lunedì 9 giugno 2014

Recensione: Un incantevole imprevisto

Titolo: Un incantevole imprevist
Autrice: Marianne Kavanagh 
Editore: Garzanti 
Pagine: 320 
Prezzo: 16,40
Descrizione:
Tess e George non potrebbero essere più diversi, eppure sono anime gemelle. Lei è la classica brava ragazza, ordinata e per bene, lui fa il musicista, ha un'anima solitaria e qualche segreto di troppo. Eppure sono fatti l'uno per l'altro, solo che non si conoscono ancora. Vivono a Londra. Hanno frequentato la stessa università. Hanno amici in comune che cercano di farli incontrare. Ma ogni volta che stanno per conoscersi a un concerto, a un matrimonio, a una festa, una serie di imprevisti li allontana, e il fatidico momento sembra non arrivare mai. Fino al giorno in cui, per caso, finalmente le loro strade si incrociano. Non c'è bisogno di nessuna parola, di nessun gesto. Basta uno sguardo e Tess riconosce George, anche se non l'ha mai visto. In quegli occhi che la fissano immobili, c'è tutto il loro mondo, tutto il loro futuro e la certezza di stare insieme da sempre. Solo che adesso è troppo tardi. La vita li ha allontanati l'uno dall'altro e ci sono ancora molti ostacoli a dividerli. Devono affrontarli insieme, devono trovare il modo di difendere quello che hanno di più prezioso: un amore senza uguali, un amore scritto nelle stelle. Costi quel che costi.  
L'autrice:


Marianne Kavanagh vive a Londra ed è giornalista per importanti magazine e giornali inglesi. Scrive, tra gli altri, per Marie Claire, The Telegraph e The Guardian. Un incantevole imprevisto è il suo romanzo d'esordio.

La mia recensione:


Un tempo gli uomini erano esseri perfetti e non c’era distinzione tra maschi e femmine. Ma Zeus, invidioso di questa perfezione li divise in due e da allora ciascun essere umano vaga alla ricerca della sua metà, senza la quale non può sentirsi completo né felice.
Più o meno così recita il mito riferito dal commediografo Aristofane nel Simposio di Platone. Una visione dell’amore decisamente romantica e che chiama in causa il destino.
Stando alla teoria delle anime gemelle, non è possibile innamorarsi di una persona a caso. Per ciascuno di noi esiste una storia d’amore già scritta nelle stelle, dobbiamo solo pazientare e sperare che si realizzi quanto prima.
Tess, che è una sognatrice per eccellenza, in cuor suo crede che sia così, tuttavia si impone di essere razionale e di agire ignorando l’istinto. Seguire i propri sogni infatti, spesso, richiede un atto di coraggio. Crescere significa restare con i piedi per terra, privilegiare le scelte più sagge, magari scendendo a compromessi, anche a costo di farsi tarpare del tutto le ali dalla concretezza del quotidiano.
Così Tess non dà alcun peso alle parole dell’amica Kirsty che sostiene di aver scovato la sua anima gemella e di volergliela far incontrare e si ostina a portare avanti la sua relazione con Dominic, un ragazzo con cui ha ben poco in comune ma che le trasmette affidabilità e sicurezza. Allo stesso modo sigilla in un cassetto il sogno di aprire un negozio di vestiti vintage e accetta un incarico banale in un’azienda che produce carta da lettere per garantirsi una stabilità economica.
Chiusa la porta in faccia ai desideri e alle aspirazioni più intime, si spalanca un portone su un futuro lastricato di certezze. Accontentarsi di un partner affidabile piuttosto che aspettare un amore travolgente, fa parte del pacchetto.
Una certa curiosità permane ma, una serie di sfortunate coincidenze fa sì che Tess manchi sistematicamente agli appuntamenti con il destino programmati da Kirsty.
Il destino in questione si chiama George. Vorrebbe fare il musicista jazz ma, come Tess, finisce per rinunciare alle sue ambizioni in nome di un domani sereno. Si lascia convincere dalla fidanzata Sephanie che suonare in una band non potrà mai garantirgli il pane, così chiude con i concerti e le composizioni per fare il semplice insegnante di musica. 
Ma siamo sicuri che sia proprio questa la strada per la felicità?
A guardare Tess e George non si direbbe. Più gli anni passano e più sembrano spegnersi perché se è vero che i sogni non danno da mangiare, è pur vero che soffocandoli non si può essere felici.
D’altra parte, se la teoria platonica non è del tutto campata in aria, non può essere questo il finale stabilito per i due protagonisti.
Un incontro fortuito quando tutto sembrerà essere ormai perduto stravolgerà le loro esistenze. Sarà la tempesta di un attimo o l’inizio di una nuova vita, più piena, più consapevole?
Romantico come una fiaba, malinconico come una foto in bianco e nero, Un incantevole imprevisto è un romanzo che sorprende. Pur avendo la leggerezza narrativa di una commedia romantica è molto più di questo, è un romanzo, intimo, di riflessione e  formazione, per molti versi.
Non ho letto Uno splendido disastro, bestseller a cui questo libro è stato accostato in fase di lancio, ma soffermandomi sulle rispettive trame e sul target di riferimento, ho la sensazione che il paragone possa essere fuorviante. Io stessa mi aspettavo un new adult e mi sono ritrovata a leggere di due protagonisti maturi; mi aspettavo una storia piccante dal sapore tardo-adolescenziale e mi sono ritrovata immersa in una storia intimistica  e profonda che induce  a riflettere sul senso della vita, sul coraggio delle proprie scelte, sull’attesa di una seconda possibilità.
Per quel che mi riguarda è stato proprio questo l’incantevole imprevisto che mi ha fatto innamorare dell’opera della Kavanagh.
Forse perché oltrepassata una certa soglia di età è facile ritrovarsi a fare bilanci e a chiedersi cosa sarebbe potuto succedere se si fosse osato di più, forse perché il timore e il desiderio che i treni persi possano tornare, fosse anche su binari diversi o sotto mentite spoglie; forse perché condivido l’indole artistica di George, pur coltivando un’arte diversa, o perché come Tess subisco il fascino del vintage, sono letteralmente entrata nell’anima dei protagonisti, e loro sono entrati nella mia.
Uno scambio proficuo, illuminante, venato di malinconia ma anche fortemente intriso di speranza perché a fine lettura si avverte davvero la sensazione che non sia mai troppo tardi per essere felici.  






















3 commenti:

  1. Che bella recensione! La aspettavo, come sai. Il titolo e la copertina, purtroppo, traggono in inganno. Se capita, lo leggerò volentieri :) Io, di simile, o meglio del genere, ho finito da poco Le conseguenze dell'amore. Sai che non so se l'hai letto? Glissando sul titolo orrido, l'ho trovato molto intenso. Sicuramente, il miglior new adult letto fino ad oggi. Ti piacerebbe :)

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    1. Sì, la copertina e il modo in cui il libro è stato presentato traggono molto in inganno ed è un peccato, secondo me. Questo romanzo si è rivelato una bella sopresa! Non ho letto le coincidenze dell'amore e... sei pericolosissimo! Mi costringi ancora una volta ad allungare la mia wishlist!

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