sabato 5 maggio 2018

Recensione: Widdershins

Titolo: Widdershins
Titolo originale: Widdershins
Serie: Whyborne & Griffin #1
Autrice: Jordan L. Hawk
Traduttore: Victor Millais
Editore: Triskell
Genere: Horror/Fantasy, Storico, Investigativo
Lunghezza: 272 pagine
Prezzo Ebook: € 5,99

Descrizione:
Uno studioso solitario. Un detective privato. E un libro d’incantesimi che potrebbe distruggere il mondo intero.
L’amore è pericoloso. Fin dalla tragica morte dell’adorato amico, Percival Endicott Whyborne ha spietatamente soppresso qualunque sentimento per altri uomini. Preferisce trascorrere le sue giornate a studiare lingue morte nel museo dove lavora. Così, quando l’affascinante ex-Pinkerton Griffin Flaherty lo contatta per tradurre un libro misterioso, Whyborne vuole solo finire il lavoro e sbarazzarsi del detective il più in fretta possibile.
Griffin ha lasciato la Pinkerton dopo la morte del suo partner. Si è messo in proprio, e ora deve investigare sull’assassinio di un giovane benestante. Unico indizio: un libro in codice un tempo appartenuto alla vittima.
Il progredire delle indagini fa avvicinare i due uomini, e il fascino dissoluto di Griffin rischia di far crollare il ferreo autocontrollo di Whyborne. Ma quando la coppia scopre le prove dell’esistenza di un potente culto determinato a dominare il mondo, Whyborne è costretto a scegliere: rimanere da solo e al sicuro, oppure rischiare tutto per l’uomo che ama.

La mia recensione:

Sconfiggere la morte è un sogno che accomuna molti uomini, ma se esistesse la possibilità di realizzarlo sul serio cosa potrebbe accadere? Il quesito non è di facile soluzione giacché riportare indietro qualcuno dall’aldilà potrebbe comportare delle conseguenze nefaste, del resto a tornare potrebbe non essere effettivamente la persona così come l’abbiamo conosciuta. Si tratta di una tematica affascinante e che ha ispirato spesso gli scrittori.
Widdershins prende spunto proprio da questa idea offrendocene un’interpretazione avvincente, attraverso una trama che si sviluppa in equilibrio fra l’urban fantasy e la detective story.
Tutto comincia con un omicidio. Un giovane di buona famiglia, Philip Rice, viene assassinato. L’unico indizio per poter risalire al colpevole pare essere uno strano libro, scritto in una lingua sconosciuta ai più, che la vittima ha inviato a suo padre poco prima della morte. Il detective privato Griffin Flaherty, incaricato dall’uomo delle indagini, si rivolge allora al filologo Percival Whyborne – conoscitore di ben 13 lingue – affinché lo aiuti a decifrare il contenuto del testo.
Seppure reticente all’inizio, lo studioso si lascia coinvolgere nel caso – complice anche l’attrazione che sin da subito sente per l’investigatore. Così si tuffa nella lettura del volume, che si rivela essere un grimorio, imbattendosi in un’ipotesi (o verità?) sconcertante.
Nel frattempo, strani episodi, come il furto della salma del fondatore di Widdershins e tentativi di scasso al museo per trafugare la mummia del faraone Nephren-ka, si susseguono rivelando sinistri collegamenti con lo strano libro.
Le indagini che attraversano l’intero romanzo ci trascinano su un terreno misterioso e cupo, alla scoperta di una pericolosa setta segreta, la Fratellanza, e incantesimi arcani che appunto sembrano poter riportare in vita i morti, ma a quale prezzo?
L’iter investigativo che dà corpo alla parte poliziesca dell’opera si intreccia con un filone più romantico che coinvolge i due protagonisti. L’attrazione provata da Whyborne, infatti, non è a senso unico; lavorando a stretto contatto per risolvere il caso, i due uomini avranno modo di approfondire la reciproca conoscenza e di ritrovarsi coinvolti in una storia d’amore. Chiaramente non si tratterà di una storia semplice, il loro percorso sentimentale non sarà affatto in discesa, innanzitutto perché siamo a fine Ottocento, in un’epoca storica in cui l’omosessualità era considerata alla stregua di un reato, e poi perché i due amanti hanno trascorsi difficili alle spalle. Griffin è un ex agente della Pinkerton, congedato in seguito a una missione conclusasi in modo tragico e che lo ha condotto a vivere la durissima esperienza del manicomio.
Whyborne, a causa delle sue inclinazioni sessuali e delle sue scelte, ha subito prima il rifiuto della famiglia – soprattutto del padre che lo considera una delusione – e successivamente episodi di bullismo che non lo risparmiamo del tutto neanche sul luogo di lavoro. A ciò si aggiunge la perdita,  del suo più caro amico, di cui era segretamente innamorato, morto in un tragico incidente, di cui si ritiene responsabile.
Affascinante e sicuro di sé all’apparenza, anche se rotto dentro, brillante e all’occorrenza sfacciato il detective; impacciato, timido, insicuro, ma dotato di una mente brillante e animato da un’indole passionale, il filologo. Insieme Griffin e Whyborne formano una coppia ben assortita che saprà sorprenderci e coinvolgerci emotivamente.
Degna di nota è anche Christine, unico personaggio femminile di spicco, amica di Whyborne, impiegata presso lo stesso museo per cui lui lavora. Vessata perché donna in carriera in una società maschilista, si rivela dotata di un carattere forte e di un’apertura mentale che la fanno brillare al pari di una stella nel buio.
Amore, tensione erotica, mistero, alchimia e svolte dal sapore horror, si fondono, in uno scenario gotico davvero suggestivo.
Leggendo ci si ritrova catapultati nell’azione, fra enigmi da risolvere, frasi da decriptare e mostri pronti a colpire e nello stesso tempo si viene trascinati in una liaison che fa battere il cuore.
Cupo e romantico al tempo stesso, Widdershins si rivela un bellissimo romanzo dark in grado di soddisfare tanto il lettore appassionato di storie paranormali quanto quello più romantico. Un ottimo inizio per una serie che si preannuncia molto promettente.





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