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martedì 11 agosto 2015

Recensione: Glitterland

Titolo: Glitterland
Titolo originale: Glitterland
Autore: Alexis Hall
Traduttore: Chiara Messina
Lunghezza: 251 pagine
Collana: World / Rainbow
Genere: M/M
Formato: pdf, epub, mobi
Prezzo: 4,99

Descrizione:
  L’universo è una palla stroboscopica che tengo nel palmo della mano. Ash Winters, ex giovane promessa della scena letteraria britannica e ora scrittore cronicamente depresso di romanzi pulp, ha rinunciato all’amore, alla speranza, alla felicità e soprattutto a se stesso. Trascorre la vita nell’attesa della successiva ricaduta, tormentato dal fantasma delle aspettative altrui. Poi, un incontro casuale a una festa di addio al celibato lo getta tra le braccia di Darian Taylor, un aspirante modello dell’Essex che vive in un mondo fatto di gel per capelli, abbronzature artificiali e sfilate. Per sua stessa ammissione, Darian non è certo un campione d’intelligenza, ma sa preparare un eccellente pasticcio di carne e riesce a far ridere Ash, ricordandogli cosa significa travalicare gli opprimenti confini imposti dall’ansia. Ma Ash vive all’ombra di se stesso da così tanto tempo che non è capace di vedere la luce oltre lo scintillio. Può un uomo che non ha fiducia in se stesso credere nella felicità? E come può un uomo che non crede nella felicità lottare per ottenere la propria?

La mia recensione:


Vi è mai successo di affezionarvi così tanto a un personaggio da non voler finire di leggere un libro, perché alla sola idea di separarvene provate nostalgia?
A me è capitato con Darian Taylor, un ragazzo capace di brillare davvero, non solo perché ha una passione sfegatata per i lustrini e lo smalto argentato, ma perché ha un’anima e un cuore che splendono al punto di accendere chi gli sta intorno.
Il primo impatto è spiazzante. Esageratamente eccentrico, esuberante, per niente colto e tanto schietto da risultare ingenuo, sembra un concentrato di superficialità, un bellissimo involucro profumato e sbrilluccicante ma privo di qualsiasi contenuto. Un pirata glitterato che parla una strana lingua: è così che lo definisce anche lo scrittore pulp Ash Winters quando lo incontra per la prima volta a una festa di addio al celibato, ed è così che continua  a vederlo quando si lascia rimorchiare e finisce a fare sesso con lui in un luogo che sembra essere ubicato nel nulla.
La verità è che lo stravagante giovanotto potrebbe anche non esistere, per quel che ne sa Ash, giacché nel momento in cui gli appare non è del tutto padrone di sé. Innaffiare con l’alcol le medicine che assume per combattere il suo disturbo d’ansia, non è stata una buona idea, lo ha proiettato in una sorta di bolla psichedelica nella quale fatica a pensare lucidamente e gli è quasi impossibile tenere al guinzaglio i ricordi.
Quando tornerà alla realtà, ritrovandosi confuso in una strada buia, in effetti, avrà memoria delle scintille che il pirata di lustrini ha saputo fare anche fra le lenzuola, ma non sarà in grado nemmeno di ricordarne il nome.
Non che la cosa abbia molta importanza. Ash non ha nessuna intenzione di rivederlo, a dirla tutta è in una fase in cui è talmente depresso da non voler vedere nessuno. Persino il suo inseparabile amico nonché ex amante, Niall, ha preso le distanze da lui arrendendosi alle difficoltà che stare accanto a una persona con il suo disturbo comporta. Metterci una pietra sopra e provare a concentrarsi sui suoi romanzi, prima che la sua agente lo molli come tutti gli altri: questo è il suo unico programma… almeno fino a che lo sconosciuto non torna  a palesarsi sul suo cammino.
Eh già perché Darian, esiste sul serio, è un modello in carne e ossa dell’Essex, e non sembra affatto pensarla nello stesso modo; a lui Ash piace “una cifra” sicché non ha alcuna intenzione di mollarlo.
È proprio a partire da qui che la stroboscopica storia d’amore vergata da Alexis Hall ha inizio.
Ed è sempre a partire da qui che rimanere immuni alla bellezza – soprattutto interiore – di Darian diventa impossibile. Man mano che lo si conosce, tutte le barriere crollano e quelli che inizialmente possono sembrare limiti si trasformano in peculiarità che lo rendono meravigliosamente unico.
Per alcuni versi è vero che Darian  è un superficiale: tiene molto all’aspetto fisico, sfilare in passerella è la sua massima ambizione, impiega più tempo  a pettinarsi che a leggere e si  esprime in modo quasi sgrammaticato, ciò però non significa che non sia intelligente e sensibile. In realtà la sua dolcezza e la sua capacità di interagire con il prossimo sono tali da consentirgli di entrare in sintonia persino con una persona problematica come Ash.
L’idea di fronteggiare i suoi sbalzi di  umore, i suoi attacchi di panico, le sua stranezze, non lo spaventa semplicemente perché per Darian la vita e le persone non sono argomenti su cui stare a cavillare; lui vive il momento e prede tutto così come viene, affrontando i problemi di petto man mano che si presentano e, quando ama, non c’è ostacolo che possa fermarlo.
Per molti aspetti i due protagonisti sono l’uno l’opposto dell’altro: Ash è cupo mentre  Darian è solare; l’uno è sobrio e serio, l’altro è colorato e amante degli eccessi. Ash è intellettuale, Darian è dotato di senso pratico; il primo è un depresso cronico, il secondo l’incarnazione della gioia di vivere. A un primo impatto sembrerebbero non avere nulla in comune, e in fin dei conti è così, ma probabilmente è proprio questa loro complementarietà a far sì che formino una coppia in grado di funzionare.
Chiaramente non saranno tutte rose e fiori, perché la malattia di Ash è una cosa seria e la vita non è una sentiero disseminato di paillettes. La loro storia sarà un’altalena caratterizzata da alti e bassi, da momenti gioiosi e momenti tristi. Seguendo l’onda di questa bipolarità, la narrazione alterna pagine tanto briose da risultare esilaranti a pagine in cui l’atmosfera si fa più pesante, perché la minaccia di un crollo emotivo incombe e, a volte, si concretizza. Nello spazio fra gioia e dolore si inseriscono poi le scene di sesso in cui la temperatura sale e la cifra stilistica di questo autore si afferma per la capacità di affiancare un linguaggio, a tratti prosaico, a un registro altamente poetico, fitto di metafore che fanno correre i brividi sulla pelle.
Un romanzo dolcissimo, che diverte ma allo stesso tempo affronta con delicatezza un tema spinoso come quello del disturbo d’ansia e soprattutto ci regala l’opportunità di conoscere un personaggio straordinario, capace di farci innamorare e illuminarci come un bellissimo raggio di sole.










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