In libreria a asettembre 2015
IL NUOVO ROMANZO DEL VINCITORE DEL
PREMIO NAZIONALE DI LETTERATURA NERI POZZA 2013
Titolo: Un solo essere
Autore: Marco MOntemarano
Editore: Neri Pozza
Pagine: 256
Prezzo: 17 euro
Descrizione:
In una
mite sera d’autunno, Natalia e Martin tornano in bicicletta da una cena al loro
solito ristorante greco di Erlangen, in Germania. Ha piovuto e la strada è
bagnata e buia. La ciclabile è troppo stretta per viaggiare affiancati. Martin,
che ha bevuto tre ouzo, pedala forte e ogni tanto si mette a cantare.
Natalia resta indietro, impacciata sulla bicicletta dell’ex fidanzata di Martin,
troppo grande per lei, piccola ragazza italiana.
Nel
buio, nota una sagoma scura sulla sua destra, un uomo incappucciato, avvolto in
un cappotto nero, che saltella sul marciapiede. Continuando a saltellare, l’uomo
la raggiunge, le taglia la strada e si allontana. Poco prima di frenare e
poggiare i piedi per terra, Natalia si rende conto di avere una sostanza
appiccicosa sulla faccia: uno sputo.
Ore
dopo, sotto shock, la ragazza ricorda agli inquirenti il tragico succedersi
degli eventi: lei che urla a Martin di raggiungerla e, indignata, lo ragguaglia
sull’offesa ricevuta, Martin che si lancia rabbiosamente all’inseguimento
dell’uomo nero, Martin e l’incappucciato che lottano, Martin che si accascia al
suolo, colpito mortalmente da numerose coltellate, l’incappucciato che
fugge.
Articoli
a pagina piena sui giornali, servizi in tv, con i residenti della zona che
piangono o mostrano flaconi di spray al pepe, e cani che annusano il punto in
cui è avvenuto il crimine, il caso desta uno scalpore enorme in Germania. La
polizia indaga innanzi tutto nel luogo di lavoro di Natalia, l’istituto
universitario dove la ragazza figura tra i collaboratori di un noto cattedratico
di storia antica e tardo- antica, Alexander, un professore il cui cognome suona
italiano – anzi meridionale, campano, pugliese o lucano – ma le cui origini
risultano ignote alla sua stessa cerchia di assistenti e collaboratori. Nella
scarsità degli indizi, gli inquirenti cercano in primo luogo di venire a capo
di singolari lettere anonime in cui l’autore prova a entrare nella mente
dell’assassino. Una volta viene presentato un nazista, un’altra volta un
tossicodipendente che frequenta concerti rock, oppure un cittadino
insospettabile che fa amicizia con il suo coltello da
cucina...
Toccato
personalmente dall’omicidio di un ragazzo italiano avvenuto il 28 maggio 2013 a
Monaco di Baviera e tuttora irrisolto (il delitto avvenne a trecento metri da
casa sua e la fidanzata del ragazzo era una sua studentessa), Marco Montemarano
– vincitore della prima edizione del Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza
con La ricchezza – ha
scritto un romanzo che ripercorre una storia vera per non consegnarla all’oblio
e, insieme, un’opera in cui i temi propri della sua scrittura, l’estraneità al
mondo e la faticosa ricerca della propria identità, si danno mirabilmente
appuntamento.
L'autore:
HANNO SCRITTO DE “LA RICCHEZZA” (Neri
Pozza 2013)
‹‹La fugacità della
giovinezza, l’inganno della memoria e di un’identità ritenuta inattaccabile.
Sono queste le tematiche di Montemarano,
affrontate in uno stile
portato all’essenzialità. ››
Paolo Di Stefano, Corriere della
Sera
‹‹È l’effimero del
passato il sale del romanzo di Marco Montemarano (…) un racconto asciutto e
sagace di un pezzo della meglio gioventù dei tardi anni ’70, senza i drammi e le
passioni di quei tempi turbolenti, capace di svelare il doppio registro dei
ricordi.
››
Silvana Mazzocchi, La
Repubblica
‹‹Montemarano ha
compilato un romanzo solidissimo e avvincente, un capo d’opera che onora le
sempre più stringenti regole della corporazione degli scrittori, ma trova
ugualmente il modo di regalare al lettore pagine intense.››
Fabrizio Ottaviani, Il
Giornale
“Un romanzo i cui personaggi restano a
lungo nel ricordo del lettore. Costruito narrativamente in maniera magnifica,
dal quale è impossibile staccarsi fino alla fine.”
Giuseppe Russo, ideatore del Premio e
Direttore editoriale Neri Pozza.
‹‹Fra i cinque
finalisti, La ricchezza è sembrato il più risolto, in grado di
uscire subito in libreria a novembre come voleva l’editore. Io ne ho amato la
scrittura calma e sicura, direi classica, la vicenda complessa di rapporti
difficili fra fratelli, fra amici, fra innamorati in anni lunghi che vanno dai
Settanta a oggi in una bella prospettiva di evoluzione e svelamenti dalla
giovinezza all’età adulta.››
Sandra Petrignani, scrittrice e giurata
del premio Neri Pozza
Ma per quale motivo i romanzi Neri Pozza mi attirano sempre terribilmente? :)
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