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venerdì 4 dicembre 2015

Recensione: Catene di Ametista

Titolo: Catene di Ametista
Autore: Enedhil
Editore: Triskell
Lunghezza: 317 pagine
Collana: Rainbow
Genere: M/M
Formato: pdf, epub, mobi
Prezzo: 5,99


Descrizione: 
In una Terra in cui la sopravvivenza di ogni individuo è legata ai mutevoli capricci del Fato, il giovane Íron si trova costretto, a causa di una grave ferita, ad abbandonare la sua vita da guerriero per divenire uno dei Maeldir, gli Amatori che dimorano nei Giardini Oltre la Cascata.
In questa nuova dimora, Íron apprenderà ogni arte di seduzione per diventare degno di essere scelto dalle Dame Infinite, ma dovrà anche imparare a non ascoltare il cuore.
E sarà proprio lì che incontrerà ciò che ha sempre desiderato: l’amore.


La mia recensione:

La bellezza è un valore effimero ma in certi casi aiuta. Nel mondo immaginario in cui ci trasporta Enedhil può addirittura fare la differenza fra la vita e la morte.
Il mondo in questione sembra tendere alla perfezione, almeno nella sua facciata, tanto che le persone povere o prive di qualità riconosciute  – gli Eglanor – vengono allontanate e costrette al confine, laddove vanno incontro a morte sicura. Solo i ricchi, i perfetti, gli utili hanno diritto a un posto in società.
Quando il giovane Íron, dopo aver prestato per anni servizio come Nodon (guerriero preposto alla difesa del regno), rimane ferito in battaglia perdendo la possibilità di continuare a combattere, a salvarlo dall’esilio è proprio la sua bellezza. Il suo aspetto fisico, infatti, lo rende idoneo a divenire un Maeldir, ovvero un Amatore esperto.
Gli Amatori sono ragazzi addestrati nelle arti erotiche al fine di divenire compagni delle Aeneth, le Dame Infinite che sono a capo della società. Il loro compito ha uno scopo puramente riproduttivo, sicché l’unione con una Dama esclude qualsiasi coinvolgimento affettivo. In effetti, quasi paradossalmente, diventare un Amatore significa negarsi l’amore, non per una per una ma bensì per cinque vite! Eh sì, perché le Aeneth sono particolarmente longeve e  i loro compagni, attraverso l’unione carnale con loro, ricevono un dono molto speciale: la loro aspettativa di vita diviene cinque volte più lunga rispetto a quella di un comune mortale.
Essere Maeldir, però, non significa diventare automaticamente il compagno di una Dama Infinita, si ha solo l’opportunità di allenarsi e di candidarsi nella speranza di essere scelti. Nel caso in cui ciò non avvenga, la minaccia del confine è sempre lì che incombe.
Requisito base per intraprendere questo percorso è appunto la bellezza di cui gli Amatori devono essere necessariamente dotati.
Un viso stupendo illuminato da due occhi di ametista e un fisico scultoreo, seppur segnato da qualche cicatrice, sono dunque il lasciapassare di Íron alla Corte di Namîr, sono le virtù che lo salvano dal divenire un Eglanor, almeno temporaneamente.
La storia che si incastona in questa originalissima quanto affascinante cornice ci narra del duro addestramento e dell’esperienza di vita di Íron nei Giardini oltre la Cascata (è lì che i Maeldir dimorano) nell’attesa che una scelta, o una mancata scelta, decreti il suo destino.
La vera difficoltà per l’ex guerriero non consisterà tanto nell’acquisire le abilità amatorie che non possiede affatto, non avendo mai avuto esperienze sessuali prima, quanto nel rassegnarsi all’idea di rinunciare all’amore senza averlo mai nemmeno provato. Difficoltà che diverrà quasi insormontabile quando, proprio fra le mura in cui apprende l’arte di dare piacere a una donna, incontrerà un uomo in grado di fargli battere il cuore…
Amore e sesso scissi con la forza da regole sociali discutibili: sono questi i due poli intorno a cui ruota Catene di Ametista, un fantasy ricchissimo di raffinate sfumature erotiche che ci trascina in un universo davvero ammaliante.
Una storia che parla di catene invisibili eppure impossibili da spezzare, di privazioni e sogni infranti ma anche, e soprattutto, del coraggio di ribellarsi alle regole e di lottare per la propria libertà.
Alla storia personale di Íron, strada facendo, si uniranno le vicende di altri giovani Maeldir che con lui condivideranno non solo la sorte ma anche la voglia di non arrendersi, di non rinunciare all’amore. Conosceremo così altri personaggi indimenticabili come Duvain, Cínir, ma anche il contadino Hethuin e la dolce Saineth, senza tralasciare il maestro Adasser. Ognuno di loro avrà un proprio bagaglio di esperienze, ricordi, speranze da condividere e il tempo trascorso insieme nei Giardini oltre la Cascata alimenterà fra alcuni di loro anche un altro forte sentimento: quello dell’amicizia. 
Varcando la soglia della Corte di Namîr ci si ritrova dunque in un luogo pregno di lussuria da cui il sentimento dovrebbe essere bandito ma in cui, a maggior ragione per questo, mette radici e con prepotenza fiorisce.
Sebbene apertissimo, il finale non delude, tuttavia crea forti aspettative per un seguito che spero tanto non tardi ad arrivare.





















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