martedì 21 giugno 2016

Recensione: Un uomo nel mirino

TITOLO: Un uomo nel mirino
TITOLO ORIGINALE: A Marked Man
AUTORE: Sandrine Gasq-Dion
AMBIENTAZIONE: Arizona- Colorado USA
TRADUZIONE: Francesca Giraudo
GENERE: Romance
FORMATO: Ebook
PAGINE: 150
PREZZO: € 3,56 su Amazon
SERIE: The Assassins Shifters – 1° Romanzo



Descrizione:
Mateo Esposito ama il suo lavoro. Killer su commissione per conto del governo degli Stati Uniti, toglie vite e prende la gente a calci in culo senza pietà. Quando gli arriva tra capo e collo un incarico che sembra non quadrare, per la prima volta nella sua carriera, Mateo si ritrova a interrogarsi sugli ordini ricevuti. Chi avrebbe mai immaginato che a mandare all'aria le sue convinzioni sarebbe stato un ippopotamo viola...
Riley Flynn è il Presidente della Flynn Electronics. Assolutamente non dichiarato, si chiede come sarebbe stare con un uomo e nel momento in cui la sua strada incrocia quella di Mateo, le loro vite non saranno più
le stesse.
Perché Riley è il prossimo bersaglio di Mateo...


La mia recensione:

Uccidere è il mestiere di Mateo Esposito, killer al soldo del governo. Lo fa senza fallire un colpo e senza nutrire sensi di colpa, giacché a entrare nel suo mirino sono solo uomini senza scrupoli, criminali, pedofili, venditori di morte… veri e propri mostri, insomma, ma potenti al punto da sfuggire ai consueti ingranaggi della giustizia.  
Tuttavia, quando gli viene commissionato l’omicidio di Ryley Flynn le sue sicurezze vacillano tanto da impedirgli di premere il grilletto. Il giovane imprenditore non sembra affatto un essere crudele, invischiato in loschi traffici, non somiglia nemmeno lontanamente alla feccia con cui di solito il cecchino ha a che fare. 
I suoi dubbi si trasformano in certezze, quando qualcuno tenta di fare il lavoro sporco al posto suo. D’improvviso Mateo scopre che qualcun altro ha interesse a far fuori il suo bersaglio; Ryley, a quanto pare, è una vittima e non  un carnefice. A quel punto decide di contravvenire all’ordine ricevuto e, anziché ucciderlo, prende il ragazzo sotto la sua ala protettiva, determinato a difenderlo da chi gli dà la caccia. 
Inizia così una convivenza forzata durante la quale i due uomini cominciano inevitabilmente a conoscersi e a svelarsi. A conferma di quanto fiutato da Mateo, Ryley si rivela un ragazzo fragile, insicuro, infantile per alcuni versi (basti vedere il suo forte attaccamento a un ippopotamo viola); manovrato e condizionato dal padre che è un imprenditore navigato e di dubbia onestà, oltre che un genitore autoritario. 
Mateo, che è un omosessuale dichiarato, si sente attratto da lui. 
Il ragazzo, dal canto suo, si professa etero e inizialmente lo respinge, ma la sua resistenza ha breve durata poiché la verità è che Ryley ha davvero qualcosa da nascondere, ma lungi dall’essere qualcosa di criminale, si tratta proprio del suo orientamento sessuale.
Dopo un incipit all’insegna dell’azione e del thrilling, il romanzo vira così verso il romance, accogliendo nelle sue maglie la storia d’amore che sboccerà fra i due protagonisti. La componente avventurosa della trama  non si perde strada facendo, perché Ryley continua a essere braccato e Mateo seguita a investigare per scoprire la verità e trarlo definitivamente in salvo, nonostante ciò scivola gradualmente sullo sfondo lasciando emergere in maniera sempre più preponderante la componente romantica ed erotica… eh sì perché, rotti gli indugi, Mateo e Ryley cominceranno ad amarsi senza freni e a concedersi lunghe sessioni di sesso con cui riempiranno e alleggeriranno le pause fra un agguato e l’altro.
La rapidità e l’ingenuità con cui Ryley si lascia andare all’amore mi è sembrata un po’ troppo romanzesca. Visto il contesto, la situazione ad alta tensione che entrambi vivono e i particolarissimi ruoli che rivestono, mi sarei aspettata una maggior conflittualità fra i due, almeno in fase iniziale.  Il sentimento, invece, esplode repentino, facendo cadere in un soffio tutti gli ostacoli. In fin dei conti Ryley pare più preoccupato dall’ipotesi che la sua omosessualità venga alla luce che dal discutibile mestiere di Mateo. Sebbene abbia rischiato di essere ucciso da lui, non impiega molto tempo a cessare di averne paura e a passare da una comprensibilissima diffidenza a una fiducia cieca. 
D’altra parte, lo stesso Mateo, sembra lasciarsi travolgere con troppa facilità dalle emozioni; se è vero che la sua freddezza è una maschera dettata dal suo particolare ruolo, giacché sotto la dura scorza dell’assassino si cela un cuore buono, è pur vero che da un tipo come lui ci si aspetterebbe un maggior autocontrollo.   
Nonostante ciò la storia appassiona, e si lascia leggere tutta d’un fiato. A dispetto dei dubbi che può suscitare, la coppia rimane ben assortita, Ryley conquista con la sua dolcezza e Meteo sprigiona l’incontestabile fascino del “cattivo” dall’animo nobile. 
Il giusto equilibrio fra eros e adrenalina, inoltre, mantiene alta l’attenzione fino all’ultima pagina.
Una lettura piacevole nel complesso, anche se avrei preferito un po’ meno sesso e un po’ più di pathos.













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