A un anno dalla morte di una delle più grandi icone
rock,
torna in libreria l'autobiografia di Lemmy
Titolo: La sottile linea bianca
Autore: Lemmy e
Janiss Garza
Editore: Baldini & Castoldi
Pagine: 352
Prezzo cartaceo: 17,00
Prezzo eBook: 7,99
Descrizione:
Lemmy è sinonimo di eccesso, e questa è la storia del più incredibile
bevitore, del più entusiasta malato di sesso e suoni estremi che sia mai
salito su un palcoscenico. Cresciuto troppo in fretta e troppo per
potersi accontentare del piccolo giro delle band amatoriali gallesi,
Lemmy lanciò la sua prima band, i Rocking Vicars, in un incredibile tour
in supporto a Jimi Hendrix. Non pago, nel 1975, si inventò un genere
musicale, lo speedmetal, e fondò i leggendari Motörhead. In più di
trent’anni di storia e concerti, i Motörhead hanno realizzato 23 album,
vinto un Grammy Award e dominato le scene del rock con successi come Ace
of Spades, Bomber e Overkill. Nel corso di tutti questi anni il gruppo
ha subìto diversi scossoni e cambiamenti, ma Lemmy è sempre rimasto in
sella, col suo cappello in testa e una bottiglia di Jack Daniel’s tra le
mani. La sottile linea bianca è il suo furioso viaggio attraverso gli
eccessi, il percorso di un uomo coerente solo nell’amore per la sua
musica e il piacere. Una cavalcata divertente e oltraggiosa, in linea
con lo stile inconfondibile del più ruvido e rumoroso cantante del
mondo.
L'autore:
Kilmister Frazer Ian. Detto Lemmy (1945-2015), fondatore e leader dei Motörhead, aveva un
aspetto inconfondibile, con i suoi due grandi nei sul viso e
l’acconciatura ottocentesca con cui univa le basette ai baffi, nota ai
fan come The Lemmy. Questi aspetti del suo look, insieme alla voce grave
e roca e alla particolare maniera di suonare il basso elettrico,
l’hanno reso una figura mitica del rock’n’roll. Lo stile sul palco fu
altrettanto riconoscibile, sia per il suo abbigliamento abituale
(occhiali da sole, cappello da cowboy, stivali, capelli lunghi, medaglie
e simboli prussiani e tedeschi), sia per il suo modo di esibirsi sempre
con la testa protesa verso l’alto a raggiungere il microfono: raramente
guardava il pubblico o il basso con cui suonava.
Nessun commento:
Posta un commento