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venerdì 23 dicembre 2016

Recensione: Calcio d'inizio

Titolo: Calcio d'inizio
Autore: Amy Lane
Traduttore: Claudia Milani
Editore: Dreamspinner
Pagine: 183
Prezzo: 6,99
Disponibile qui

Descrizione:
Nonostante un’adolescenza triste e un presente solitario, Skipper Keith non ha mai desiderato altro che una famiglia. La cosa che più le si avvicina è la squadra di calcio che allena dopo il lavoro e il suo miglior giocatore, nonché migliore amico, Richie Scoggins. 
Una fredda sera di ottobre, una conversazione dopo l’allenamento si trasforma in un incontro sessuale che nessuno dei due si sarebbe mai aspettato, né intende dimenticare. In breve, Skip e Richie vivono solo per i loro fine settimana, le partite di calcio, e i giochi che fanno insieme fuori dal campo. Tra nasi rotti, decorazioni per le feste e un’influenza devastante, imparano a conoscersi come mai avrebbero creduto possibile. E ogni nuova scoperta fa loro trascendere i confini del campo di calcio catapultandoli dentro alle infinite possibilità della migliore relazione della loro vita.
Skipper non riesce a immaginare una famiglia migliore di Richie, ma il ragazzo ha dei legami familiari che lo trattengono e dai quali non può liberarsi. Skip deve quindi convincerlo a restare con lui anche dopo la fine del campionato invernale, cosicché la storia che è cominciata sul campo possa diventare un futuro felice nella vita di tutti i giorni.
La mia recensione:
Skipper Keith e Richie Scoggins sono amici inseparabili. Giocano insieme nella stessa squadra di calcio, condividono il tempo libero e le reciproche confidenze. Sanno tutto l’uno dell’altro, eccetto forse la cosa più importante: quel che provano va al di là di una comune amicizia e forse spiega il motivo per cui nessuno dei due riesce ad avere un rapporto soddisfacente con una ragazza.
La verità viene a galla una sera come tante. A fine partita, i due ragazzi si ritrovano in macchina e, quasi senza rendersene conto, si avvicinano sempre di più, fino a far saltare la barriera invisibile che impediva loro di guardare in faccia la realtà. Uno sfioramento che si trasforma in una carezza più audace, un bacio che diventa un passionale intrecciarsi di lingue. Pochi, spontanei gesti bastano perché Skip e Richie comprendano di desiderarsi e di voler stare insieme in un modo che non hanno mai considerato prima, probabilmente solo per paura.
Con semplicità e dolcezza, Calcio d’inizio racconta proprio questo: la storia di due amici che  si riscoprono innamorati e che provano a far evolvere la loro relazione, confrontandosi con una serie di ostacoli e timori facilmente comprensibili. Il momento in cui si riscoprono innamorati, infatti, coincide con la presa di coscienza della reciproca omosessualità, ponendoli di fronte a incognite che li destabilizzano.
Skip non ha più i genitori, la squadra di calcio che allena rappresenta la sua famiglia e l’idea di poter essere allontanato, se si venisse a sapere che è gay, lo terrorizza.
Richie lavora nell’officina del padre con i suoi fratellastri. Non ha un buon rapporto con nessuno di loro, ma tenta di conviverci perché sono i suoi soli parenti, e il pensiero che la sua omosessualità possa essere causa di una rottura definitiva lo rattrista.
Mentre scoprono la gioia e la meraviglia del sentimento che li unisce, i due protagonisti si confrontano così con le rispettive paure, accingendosi a giocare la partita più importante della loro vita: quella  che determinerà il futuro. Troveranno il coraggio di fare coming out e di affrontare il mondo insieme, salvaguardando la loro unione, o rinunceranno all’amore per il timore di essere discriminati?  
Quella affrontata da Amy Lane è una tematica ricorrente nella vita reale e proprio per questo suscita subito un forte senso di empatia.
A movimentare una trama, priva di effetti speciali ma comunque coinvolgente, contribuiscono una serie di accadimenti che spingono i due amanti verso la  scelta finale e i vari personaggi che gli gravitano intorno: l’anaffettivo padre di Richie, i fratelli che lo bullizzano,  Carpenter,  collega di lavoro di Skip che si rivelerà una bella scoperta, e non da ultimo un misterioso cliente stalker.
Dolcissime e passionali sono le descrizioni dei momenti condivisi da Richie e Skip. L’autrice rende benissimo l’urgenza di un desiderio a lungo represso, la vertigine della scoperta, l’intensità di un sentimento puro e profondo. Toccanti sono i momenti in cui emerge la solitudine dei due ragazzi, quando si allontanano l’uno dall’altro e si ritrovano a confrontarsi con l’ansia di non essere accettati dagli altri per quello che sono.
Innamorarsi dovrebbe essere unicamente fonte di gioia ma in alcuni casi non è così a causa della chiusura mentale di qualcuno. La storia di Richie e Skip fa riflettere su quanto ciò sia ingiusto e triste e nel contempo risuona come un invito a mettere da parte i pregiudizi.
Una lettura ideale se siete alla ricerca di una bella storia d’amore che possa scaldarvi il cuore in questi giorni di festa.









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