Titolo: Cacia alla marmotta
Autore: Ulrich Becher
Editore: Baldini & Castoldi
Pagine: 704
Prezzo: 20,00
Descrizione:
È il giugno 1938 e in seguito all’annessione dell’Austria da
parte della Germania nazista il giornalista viennese Albert Trebla fugge verso
i Grigioni insieme alla moglie Roxane. Sono giorni carichi di angoscia e alle
notizie inquietanti che arrivano dall’estero si aggiungono gli eventi luttuosi
che agitano la tranquillità dei paesini attorno a Saint Moritz, tra morti
improvvise e misteriosi suicidi.
L’assunzione di efedrina, necessaria per contenere gli
effetti della febbre da fieno di cui soffre, unita ai ricordi della Prima
guerra mondiale, costantemente richiamati da una ferita al volto che pulsa come
«un cuore in fronte», mettono Trebla in una situazione di fluttuante
allucinazione. Il giornalista si convince che due giovani austriaci giunti
nella località alpina appena dopo di lui, sedicenti cacciatori di marmotte,
siano stati mandati dai tedeschi per liquidarlo. Realtà e immaginazione, prove
e sospetti, passato e presente si mescolano allora in una caccia all’uomo che
da preda, più o meno presunta, si trasforma in cacciatore. Ma di cosa?Di
nazisti, di donne, di storie o di ombre del passato?
Titolo: Uno zaino, un orso e otto casse di vodka
Autore: Lev Golinkin
Editore: Baldini & Castoldi
Pagine: 336
Prezzo: 18,00
Descrizione:
Lev Golinkin nasce a Char’kov, in Ucraina, nel 1980. La Guerra
Fredda e l’Unione Sovietica sono al tramonto. Era un’epoca di macchinoni neri e
di sparizioni notturne, informatori del KGB appostati a ogni finestra,
umiliazioni, paura e violento antisemitismo. I genitori di Lev desideravano per
lui e sua sorella, Lina, una vita migliore, ma le frontiere erano ancora
sigillate e il sogno dell’America lontanissimo. Poi, alla fine del 1989, si
aprì uno spiraglio per la fuga – una fuga definitiva – e i Golinkin, insieme a
centinaia di migliaia di ebrei sovietici, rischiarono tutto per riuscirci. Ma
dovevano fare in fretta: girava voce che a partire dal 31 dicembre l’America
non avrebbe accolto più nessuno. Vivace, emozionante, venato di humour nero,
Uno zaino, un orso, e otto casse di vodka è un viaggio nella follia totalitaria
che snatura la vita e le coscienze di adulti e dell’infanzia, visto dalla
prospettiva personale di un bambino vulnerabile ma ostinato, costretto a vivere
in un Paese che non lo vuole. Ma è anche la storia dell’uomo Golinkin diventato
americano, che torna in cerca delle tante persone che avevano reso possibile la
sua fuga, per ritrovare il senso di quella solidarietà umana, unica superstite
di un’epoca di grandi macerie.
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