Titolo: La scelta decisiva
Autrice: Charlotte Link
Editore: Corbaccio
Pagine: 432
Prezzo: 18,60
Descrizione:
Voleva solo essere d’aiuto.Non sapeva che la sua decisione gli avrebbe cambiato la vita.
Simon
sceglie di passare le vacanze di Natale con i figli, nella casa al mare
del padre, cedendo ancora una volta all’ennesima richiesta della ex
moglie e mettendo alla prova per l’ennesima volta la pazienza della sua
nuova compagna. Non solo: i piani all’ultimo momento saltano, e lui si
ritrova da solo in un paese nel Sud della Francia, vuoto, triste e
piovoso. Incerto sulle prossime mosse, Simon passeggia sulla spiaggia
sotto l’acqua quando si imbatte in un alterco fra due uomini e una
giovane donna, Nathalie: disperata, senza soldi, senza documenti non sa
dove andare e Simon, quasi suo malgrado, le offre ospitalità. Non sa che
questa sua decisione lo farà precipitare in un incubo da cui cercherà
di uscire seguendo le tracce, macchiate di sangue che conducono fino a
Sofia e a un’altra ragazza: Selina. Sullo sfondo di una Francia ferita,
in cui si respira ancora l’odore acre della paura degli attentati, le
storie di persone apparentemente lontanissime fra loro, per un
incredibile inanellarsi di eventi, si intrecceranno in modo drammatico e
inaspettato ai destini di Simon e Nathalie a mille chilometri di
distanza, in una Bulgaria povera e disperata.
Avvincente, inquietante, sorprendente, La scelta decisiva è la riconferma dell'indiscusso talento di una delle maggiori autrici di thriller contemporanee.
L'autrice:
Charlotte Link, nata nel 1963, è una delle scrittrici tedesche più affermate. In Italia Corbaccio ha pubblicato La casa delle sorelle, La donna delle rose, Alla fine del silenzio, L’uomo che amava troppo, La doppia vita, L’ospite sconosciuto, Nemico senza volto; la trilogia Venti di tempesta, Profumi perduti, Una difficile eredità; L’isola, L’ultima traccia, Nobody, Quando l’amore non finisce, Il peccato dell’angelo, Oltre le apparenze, L’ultima volta che l’ho vista, Giochi d’ombra, L’inganno (tutti anche in edizione TEA) e il memoir Sei nelle mie parole.
La mia recensione:
Fare del bene non sempre è la scelta ideale, a volte le
buone azioni possono produrre effetti collaterali indesiderati. Quando Simon si
imbatte in Nathalie non esita a tenderle una mano. Lei è giovanissima, è uno
scricciolo, è visibilmente affamata, infreddolita, impaurita. Un uomo minaccia
di rivolgersi alla Polizia perché si è intrufolata abusivamente in uno stabile
alla ricerca di un riparo e lui avverte l’istinto di tirarla fuori dai guai. L’idea
è quella di blandire il suo aggressore, farle mangiare un boccone e poi
lasciarla andare per la sua strada. Nulla di eccezionale, insomma, niente che
una persona dotata di buon senso e un minimo di sensibilità non farebbe. I problemi cominciano quando
giunge il momento del congedo, perché la ragazza non sembra ben disposta a separarsi
dal suo benefattore; rivela di essere davvero nei pasticci e insiste affinché
lui la aiuti ancora un po’. È così che, quasi senza rendersene conto, Simon si
ritrova invischiato in una storia che ha dell’assurdo, ma quando lo capisce è
già tropo tardi per tirarsi indietro.
Nathalie è braccata da ignoti. Lei giura di non sapere chi
siano i tipi che le danno la caccia, né perché la inseguono, sa solo che il suo
ragazzo, un bel giorno, l’ha chiamata anziché rientrare a casa e le ha
suggerito di fuggire in tutta fretta. Quel che appare sempre più chiaro è che
si tratta di persone molto pericolose, in effetti, hanno già seminato un
cadavere sul loro cammino e adesso hanno preso di mira anche Simon.
I due estranei finiscono dunque per ritrovarsi legati a
doppio filo, costretti a fuggire e a nascondersi insieme, nonché a tentare di
far luce sulla verità, giacché sembra essere l’unico modo per poter porre fine
all’incubo.
L’avvincente plot che pian piano si delinea esula dal
classico schema dell’indagine poliziesca. A un certo punto la Polizia sarà
tirata in ballo e giocherà il suo ruolo nella vicenda, ma il percorso che seguiremo
per giungere alla risoluzione dell’enigma è alternativo. L’autrice ci guida
nella ricomposizione del puzzle alternando
la descrizione di quello che accade a Simon e Nathalie al racconto di una
storia, all’apparenza, parallela ma strettamente connessa alla loro.
La narrazione procede per quadri e la chiave per comprendere
il tutto è da ricercarsi proprio nel collegamento fra l’uno e l’altro.
La Francia e la Bulgaria sono i due poli geografici di riferimento, a
unirli una terribile realtà: quella della tratta di esseri umani.
L’attualità e il realismo dei temi affrontati sono fra gli aspetti
più coinvolgenti e più inquietanti di questo thriller mozzafiato. La storia si
svolge ai giorni nostri e le atmosfere che si respirano rispecchiano in pieno
il presente. Da un lato ci ritroviamo per le strade di una Parigi scossa dai recenti
attentati terroristici, una Parigi che
spogliatasi momentaneamente della sua aura romantica e sognatrice tenta di
vincere la paura e guardare al futuro; dall’altro
esploriamo i quartieri poveri di Sofia, laddove la disoccupazione e la fame
spingono i giovani a guardare all’occidente come a una terra promessa, una via
di salvezza per poter realizzare i propri sogni o quantomeno garantirsi un
avvenire dignitoso.
Trascinandoci nelle spire di un giallo che ci inchioda alla
pagina, Charlotte link ci parla di compravendita di schiave del sesso, svelandoci
i retroscena agghiaccianti di una rete internazionale, ben organizzata e
spietata, che affonda le radici ben al di fuori della fiction.
Nello stesso tempo ci racconta il vissuto dei vari
protagonisti, cosicché il noir si tinge di molteplici sfumature, abbracciando la
sfera dei sentimenti. La psicologia di Simon e Nathalie, tratteggiata a fondo
attraverso la ricostruzione dei rispettivi background, è determinante per
comprendere le loro azioni e il significato che l’avventura condivisa acquisirà
nella loro esistenza. Simon è un buono ma è soprattutto un debole. Si lascia
sopraffare dalle persone che lo circondano, lasciando che siano gli altri a
decidere per lui. Reduce da una separazione, continua a essere succube della ex moglie che gli
organizza il tempo e detta le regole nella gestione del suo rapporto con i
figli. Da Nathalie si fa coinvolgere proprio perché incapace di dire di no, tuttavia
la brutta esperienza che dovrà affrontare si tradurrà per lui anche in un’occasione
di crescita e di cambiamento.
Nathalie ha un passato drammatico alle spalle: un padre che l’ha
abbandonata, una madre alcolizzata, una lunga storia di affidamenti e rifiuti, e
il calvario dell’anoressia. Il ragazzo che l’ha trascinata nei guai, per lei, è
tutto poiché in lui vede l’unica persona al mondo che l’abbia mai accettata e
desiderata. Anche nel suo caso, la situazione estrema di pericolo le fornirà l’occasione
giusta per riconsiderare la sua rete di relazioni, il suo modo di rapportarsi
al mondo, e la aiuterà a svoltare.
Drammatica e ancor più toccante sarà poi la storia che si
profilerà sul fronte bulgaro, laddove toccheremo con mano la miseria, la
disperazione ma soprattutto la forza e l’amore di una madre coraggio.
Non solo un ottimo thriller ma un romanzo attuale e
realistico, in grado di esplorare il lato oscuro della nostra società, andando
oltre i confini di genere.
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