Titolo: Omicidio d'inverno
Autore: Josh Lanyon
Editore: JustJoshin Publishing,
Inc.
Traduttore: Chiara Messina
Lunghezza stampa: 225 pagine
Prezzo: 3,72
Descrizione:
Intelligente e ambizioso,
l’agente speciale Adam Darling è in procinto di ottenere il successo
professionale che desidera, quando un fatale errore nella gestione di un caso
di alto profilo porta alla morte di un innocente, infrangendo i suoi sogni di
gloria.
Ora Adam ha un nuovo compagno, un
nuovo caso e l’opportunità di ricominciare da zero dando la caccia a un astuto
e brutale serial killer in un remoto villaggio tra le montagne dell’Oregon.
Il vicesceriffo Robert Haskell
potrà anche sembrare tranquillo e flemmatico, ma è un poliziotto tenace ed
efficiente, e non è affatto contento di trovarsi i federali tra i piedi, anche
se uno degli agenti è arguto, attraente e probabilmente gay. Ma il rinvenimento
di un corpo martoriato nel museo locale dedicato ai nativi d’America è al di
fuori della portata del Dipartimento di polizia di una piccola città. Del
resto, anche il glaciale e rigido Adam Darling è al di fuori della portata di
Rob, ma il giovane vicesceriffo non è tipo da gettare la spugna senza prima
aver tentato il tutto per tutto.
La mia recensione:
Nearby è un posticino tranquillo, un piccolo paese arroccato
nelle montagne dell’Oregon in cui tutti conoscono tutti e la vita scorre senza
grandi sorprese. Proprio per questo, quando viene rinvenuto uno scheletro,
sommariamente sepolto lungo la I-5, la polizia rimane spiazzata. Visto il luogo
del ritrovamento, il pensiero corre subito allo Squartatore dell’Interstatale, un serial killer che ha già mietuto
ventuno vittime cui l’FBI sta dando la caccia, tanto che lo sceriffo Frankie
McLellan chiede l’intervento di due agenti federali.
Adam Darling giunge allora sul posto con la collega Jonnie
Gould.
Nonostante il loro contributo alle indagini, il caso rimane
irrisolto poiché le ossa ritrovate risalgono a ben trent’anni prima e pare
improbabile ricollegarle agli omicidi in corso. Tuttavia, l’agente Darling non
torna a casa del tutto a mani vuote. La brevissima escursione a Nearby,
infatti, gli offre l’occasione di conoscere il vicesceriffo Rob Haskell e di
trascorrere con lui una notte di passione che difficilmente potrà dimenticare.
I due uomini, sebbene fortemente attratti l’uno dall’altro,
sono certi di non incontrarsi più, ma il destino ha in serbo ben altro per
loro.
Di lì a poco, il paesino sonnolento subisce un nuovo
scossone perché viene ritrovato un nuovo cadavere: questa volta si tratta di
una donna brutalmente assassinata nel museo locale.
Ancor più che nel caso precedente, lo sceriffo si sente
impreparato a gestire la situazione sicché torna a chiedere l’intervento
dell’FBI.
È così che Josh Lanyon prepara il terreno per una storia che,
seguendo un schema già consolidato nelle altre sue opere, affianca la
componente poliziesca a quella romance. Da un lato si snodano le indagini tese
a risolvere il mistero degli omicidi, che a partire dal primo iniziano a
moltiplicarsi nella cittadina dell’Oregon, mentre dall’altro si avvia una
relazione fra Adam e Rob che, contrariamente alle loro previsioni, si
rincontrano e si ritrovano a collaborare anche sul piano lavorativo.
L’autrice ha uno stile che cattura e la capacità di
intessere trame in grado di appassionare e stuzzicare la curiosità, è un’abile
giallista e, nel contempo, un’ottima narratrice di sentimenti, questo è
innegabile e in Omicidio d’inverno
non si smentisce. Proprio perché sono una sua grande estimatrice e ho amato
tantissimo la serie di Adrien English,
devo ammettere però che questo romanzo mi ha un po’ delusa. L’ho letto con
piacere, l’ho trovato godibilissimo ma non mi ha entusiasmata quanto gli altri.
La parte poliziesca, seppure ben congegnata, non fornisce al lettore indizi che
lo guidino nella scoperta della verità. La soluzione del giallo giunge inattesa
e gli stessi agenti ci arrivano non tanto legando prove e ragionando sugli
elementi a loro disposizione quanto
per una serie di concomitanze che
li guidano fra le braccia dell’assassino.
La storia d’amore, d’altro canto, non riesce a coinvolgere
fino in fondo, probabilmente perché si sviluppa troppo in fretta. Adam e Rob
hanno pochissimo tempo per conoscersi e per stare insieme, di fatto anche i
loro incontri a sfondo sessuale sono esigui. Si percepisce l’attrazione, la
tensione erotica che aleggia fra loro ma non si riesce a cogliere il
sentimento, tanto che alla fine si rimane spiazzati quando uno dei due prende
una decisione importante in maniera poco razionale.
Nulla che non si possa perdonare, visto che le pagine
scorrono rapidamente garantendo comunque qualche ora di piacevolissima
evasione, ma da una fuoriclasse come la Lanyon mi aspettavo qualcosa di più.
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