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venerdì 24 febbraio 2017

Recensione: Prima della fine

Titolo: Prima della fine
Autore: C.K. Harp
Editore: self publishing
Pagine: 216
Prezzo: 3,49
Disponibile su Amazon

Descrizione:
Dieci vittime e una ragazza rapita da pochi giorni. Un killer efferato che filma i propri omicidi beffandosi della polizia e dell’FBI, senza alcuna rivendicazione, senza alcun apparente motivo se non quello di essere uno psicopatico che gode dei propri crimini.
È questo il caso che sta facendo impazzire il detective Jaxon Davis, sezione omicidi di Minnetonka, a pochi giorni dal Natale. E c’è un ricordo, fra tutti, che lo spezza e lo fa vacillare, che crea nel suo cuore un’ombra mortale che rende difficile ogni pensiero coerente. Ancora di più, l’amore sbagliato che prova nei confronti di Landon Green, giovane informatico piombato nella sua vita e pronto, sembra, a cambiare radicalmente ogni certezza, ogni muro costruito nel tempo. Il tempo, che sembra scorrere troppo velocemente, senza pietà, come se non ce ne fosse mai abbastanza, come se giungesse sempre nel momento sbagliato. Come se l’amore chiedesse il permesso di entrare quando decide di farlo…

La mia recensione: 
Certe esperienze non si dimenticano. I traumi si superano ma il dolore rimane lì, come una ferita aperta. Dopo aver perso la gemella di nove anni – assassinata in modo brutale – Jaxon Davis è andato avanti. Pian piano ha rimesso insieme i pezzi e in qualche modo ha sublimato la rabbia covata  a lungo per un crimine rimasto irrisolto; da adulto, infatti, è diventato detective della Omicidi. Certo, niente e nessuno potrà mai restituirgli Karin ma potrà fare del suo meglio perché altri delitti non rimangano insoluti. Quando un efferato serial killer comincia a mietere vittime nella cittadina di Minnetonka, incastrarlo diviene il suo obiettivo prioritario. Snuff killer: questo è il soprannome con cui viene identificato, poiché si diverte a torturare e uccidere le sue vittime, tutte giovani donne, davanti a una telecamera.
Ben presto, tuttavia, Jaxon scopre di avere a che fare con un caso diverso da tutti gli altri, e non solo per i suoi macabri risvolti. Questa volta a essere in gioco non sono solo il suo bisogno di giustizia e il senso del dovere, ma c’è molto di più, giacché l’assassino sembra conoscerlo bene e avergli lanciato una sfida. L’assassino ha risvegliato i fantasmi del passato, poiché ha lasciato un indizio che rimanda proprio a Karin e non è escluso che il responsabile della sua morte rimasta impunita sia proprio lui.
Una prova difficile per Davis, destinata a complicarsi ulteriormente quando i sospetti dei colleghi si concentreranno su Landon Green: il ragazzo di cui è innamorato.
Prima della fine è un romanzo in cui la componente poliziesca e quella romance si legano formando un nodo indissolubile.  La complicata storia d’amore che prende vita pagina dopo pagina non fa da semplice cornice ma diviene parte integrante del giallo. D’altra parte, l’autrice segue un percorso che devia un po’ dai soliti binari perché, a dispetto del ruolo istituzionale di uno dei suoi protagonisti, non si concentra tanto sulle indagini poliziesche condotte  per incastrare il killer, quanto sulle ripercussioni che il caso ha sulla vita delle persone coinvolte, sui conflitti interiori, sulle emozioni in ballo.  Leggendo non assistiamo ai canonici interrogatori, alla raccolta delle prove, all’analisi dei referti autoptici. I riflettori non sono puntati sul profilo psicologico dell’assassino, come solitamente accade, bensì sulla psicologia e sui sentimenti del detective e del principale indiziato.
Fra Jaxon e Landon ci sono parecchi anni di differenza. Quest’ultimo, inoltre, è affetto da DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), il che lo pone in una condizione di fragilità, almeno apparente. Confessarsi la reciproca attrazione per loro non è semplice, soprattutto non lo è per Jaxon che era amico della madre di Landon e, alla sua morte, ha promesso di prendersi cura del  ragazzo. Riscoprirsi innamorato e attratto sessualmente da lui, per ovvie ragioni, gli scatena un forte conflitto. La possibilità che la loro relazione diventi di dominio pubblico, poi, implica una serie di altre difficoltà, oltre a mettere a repentaglio la sua stessa carriera.
Insomma, il loro amore deve fare i conti con tantissimi ostacoli, sicché alla sfida rappresentata dal giallo – peraltro intrigante e ben congegnato – si aggiunge quella personale di due uomini costretti a lottare per affermare il loro diritto di amarsi liberamente.
La narrazione procede a doppio POV, si alternano capitoli narrati dal punto di vista di Jaxon e Landon, tutti in prima persona, che di volta in volta ci fanno entrare nella loro psiche e respirare il loro stato d’animo. Percepiamo con chiarezza il tormento di Jaxon misto alla voglia di accogliere un sentimento nella sua vita che possa bilanciare la sofferenza subita e, nel contempo, tutta la sua determinazione nel risolvere il mistero, non solo per incastrare un pericoloso criminale ma anche per scagionare il suo amante, nella cui innocenza crede fermamente. Allo stesso modo tocchiamo con mano lo smarrimento, la paura di Landon, schiacciato da accuse pesanti, insieme alla sua voglia di riscatto e alla fame d’amore.
Interessante è l’attenzione posta sulla comunità e sul modo in cui i cittadini di Minnetonka reagiscono a quello che accade. Da questo punto di vista C.K. Harp apre una finestra che rimanda a un tema attualissimo: quello della gogna mediatica e del voyerismo che immancabilmente si scatena intorno ai casi di cronaca più scabrosi, e al modo in cui tutto si amplifica nel mondo dei social.
Una storia coinvolgente, che unisce suspense e passione in un mix appetibile tanto per gli amanti del thriller quanto per i lettori più inclini al sentimento.
Le note finali lasciano intendere che il percorso di Jaxon e Landon non si conclude qui ma potremo ritrovarli in una nuova avventura. Visto l’esordio così brillante, mi auguro che accada presto.





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