Pagine

mercoledì 1 febbraio 2017

Recensione: Quando Giulio tornò single

Titolo: Quando Giulio tornò single
Autore: Paolo Capponi
Genere: Contemporaneo 
Lunghezza: 260 pagine 
Editore: Triskell 
Formato: pdf, epub, mobi
Prezzo: 4,49 € 
 
Descrizione:
Giulio è tornato a casa e ha trovato una sorpresa davvero poco gradita. Matteo, il suo storico fidanzato dai tempi del liceo, è nel loro letto insieme a un altro. E non stanno giocando a Risiko i due, questo è evidente.
Come reagire? Cosa fare? È un bel problema.
Dieci anni assieme a una persona sono tanti e dimenticare le proprie abitudini per tentare di cambiare il corso di una vita prestabilita è decisamente stressante. E caotico.
Andare sui social e ricominciare? Rimanere da soli e attendere il principe azzurro? Oppure darsi alla pazza gioia e vedere cosa succede? Chissà Giulio cosa deciderà di fare, ora che è rimasto single... 
 
La mia recensione:
Un tradimento è un duro colpo da incassare. Quando Giulio sorprende il suo compagno storico, Matteo, a letto con un altro, ha la sensazione che il mondo gli crolli addosso. In pochi attimi tutte le certezze acquisite in dieci anni vanno in fumo. Che fare?
Il primo istinto sarebbe quello di urlare e disperarsi, ma non migliorerebbe le cose. Superato lo shock iniziale,  decide dunque di concentrarsi sul bicchiere mezzo pieno e provare a reinventarsi a partire da lì. Sì, perché insieme al senso di vuoto che avverte nel momento in cui realizza di essere tornato single  Giulio percepisce uno strano senso di vertigine che profuma di libertà.
Con Matteo non stava male e ne era innamorato, però d’improvviso si rende conto di essersi  tuffato in una relazione stabile da giovanissimo e senza aver fatto altre esperienze prima. Non ha mai provato l’ebbrezza di rimorchiare uno sconosciuto,  il gusto del sesso senza amore, il piacere di andare in un posto o frequentare gente senza dover dar conto a qualcuno. Perché allora non trasformare il dramma nell’occasione giusta per recuperare?
Tutto il  romanzo ruota intorno alla seconda possibilità che il protagonista decide di regalarsi. Con grandissimo brio e uno stile fortemente ironico, Paolo Capponi ci racconta di come Giulio, tornato single, provi a voltare pagina, concedendosi una parentesi spensierata che gli consenta di assaporare le gioie del sesso senza fare programmi a lungo termine né inseguire a tutti i costi l’amore vero.
Il taglio è quello di una commedia brillante. A dispetto dell’incipit in odore di tragedia, la storia si evolve all’insegna della leggerezza. Giulio ci appare quasi come un bambino che con entusiasmo e un pizzico di goffaggine si riaffaccia al mondo. Ricomincia ad andare alle feste e a flirtare con chiunque gli capiti a tiro, scopre il mondo dei social che non aveva mai considerato, cambia partner con facilità e soprattutto riscopre l’eros. Insomma  si ubriaca di vita e di sesso senza lasciarsi sfuggire alcuna possibilità.
La narrazione procede frizzante fra incontri hot e gag spiritose, giacché l’irrefrenabile smania di recupero che investe Giulio non manca di alimentare situazioni equivoche, vi basti sapere che a un certo punto uscirà con più uomini contemporaneamente.
In questa avventura non è solo, a parte i nuovi ragazzi che conosce e con cui si trastulla senza esclusione di colpi, è attorniato da alcuni amici che movimentano ulteriormente il racconto con la loro prorompente personalità o le loro vicende personali. Fra gli altri conosceremo Chiara, che si prodiga affinché l’amico incontri bei ragazzi che possano aiutarlo a dimenticare Matteo; Pino, volgare quanto sincero e affezionato; Emilia con la sua focosa ragazza; Giacomo sempre pronto a risollevare una serata andata male con un film che sappia mettere allegria.
Per i saggi consigli e una strigliata all’occorrenza, c’è poi il suo stravagante nonché onnipresente alter ego, la vocina della coscienza cui ha affibbiato le sembianze di Cher. I duetti fra i due sono davvero spassosi.
Personalmente non posso dire di aver provato molta empatia per Giulio. Mi è parso un po’ superficiale ed egoista. A dispetto del dolore che esprime all’inizio, sembra dimenticare Matteo con eccessiva facilità. Inoltre, nel momento in cui decide di reagire al tradimento subito concedendosi flirt senza impegno con altri ragazzi, lo fa senza preoccuparsi davvero dei sentimenti altrui, tanto che finisce per ferire qualcuno, e questo non mi è piaciuto. Allo stesso modo non condivido le conclusioni che trae dalla sua esperienza da single, traducibili in una sorta di apologia della coppia aperta: pur non giudicando questa formula, la sento fuori dalle mie corde.
Nonostante ciò ho trovato godibile la lettura, la consiglio se siete alla ricerca di un testo leggero e divertente, che possa tenervi compagnia strappandovi qualche sorriso.
Al di là delle opinioni che si possono avere in materia di coppie e relazioni sentimentali, penso si possa facilmente approvare l’invito di fondo a non prenderci troppo sul serio e a goderci la vita quanto più possibile.




Nessun commento:

Posta un commento