Titolo: Una vita senza vita
Autrice: Anna Fioravanti
Editore: Giulio Perrone
Pagine: 450
Prezzo: 22,00
Descrizione:
«Io vivo per la gioja di vedere
nascere la vita dalle mie pagine, togliendola dal mio corpo [...]».
Così scriveva un giovanissimo
Pirandello nel 1888, appena ventenne, lontanissimo ancora dalla fama
internazionale che ebbe il suo riconoscimento massimo con l’assegnazione del
Nobel nel 1934, due anni prima della morte. Eppure tra l’ancora poco conosciuto
poeta e «novellaro», come si definì in una lettera del 1904 ad Angiolo Orvieto,
e il grande drammaturgo in lingua nazionale, il ricorso continuo alla pagina
bianca come elemento vitale rimane costante, non già nell’accezione
oggi stereotipata della scrittura
come pratica terapeutica, ma in quella più titanica di un flusso, un fiume da
alimentare senza riserve con la propria vita, anche a costo di rimanerne senza.
Così, nei cinquant’anni che vanno dal 1886 al 1936, Luigi Pirandello riversa in
centinaia di lettere la sua biografia, regalandoci un autoritratto vivissimo
delle sue vicende artistiche e familiari, dagli spostamenti giovanili tra
Palermo, Roma e Bonn agli esili volontari a Berlino prima e Parigi poi,
passando per il matrimonio tormentato con Maria Antonietta Portolano e l’amore
infelice per
la musa Marta Abba.
L'autrice:
Arianna Fioravanti si è laureata con lode in Letteratura
contemporanea presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Nel 2016 ha ottenuto
nello stesso Ateneo il Dottorato di ricerca in Italianistica discutendo una
tesi sull’epistolario di Luigi Pirandello. Oltre a interessarsi di drammaturgia
insegna italiano agli stranieri.
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