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lunedì 26 giugno 2017

Recensione: La verità

Titolo: La verità
Autrice: Melanie Raabe
Editore: Corbaccio
Pagine: 360
Prezzo: 17,90

Descrizione: 
Da ormai sette anni, Sarah vive sola con il suo bambino: dopo essere partito per un viaggio d’affari in Sud America, suo marito Philipp è scomparso, precipitando Sarah in un incubo. Fino a quando, improvvisamente, viene annunciato il ritorno di Philipp, lasciato libero dopo essere stato per sette anni nelle mani di una banda di rapitori. La notizia diventa un caso mediatico. Sarah è incredula e frastornata, e si prepara ad accogliere il marito. Ma quando il portello dell’aereo che dovrebbe restituire Philipp alla sua famiglia si apre, accade l’impensabile: a scendere la scaletta non è Philipp. È un uomo che Sarah non ha mai visto prima. Che cos’è successo? Chi è questo estraneo che si spaccia per Philipp? E, soprattutto, che intenzioni ha? Se dello sconosciuto Sarah non sa nulla, lui invece sembra sapere tutto di lei, e la minaccia. Se si azzarderà ad aprire bocca denunciandolo alla polizia, perderà ogni cosa: suo marito, suo figlio, la sua stessa vita.Uno psicothriller elegante e inquietante, La verità insinua il dubbio nel lettore pagina dopo pagina, e conferma il grande talento di una delle migliori autrici della nuova generazione.

L'autrice:
Melanie Raabe è nata a Jena nel 1981, è cresciuta in un paesino di quattrocento anime della Turingia, ha trascorso l’adolescenza giocando a calcio e arrampicandosi sugli alberi in una cittadina della Vestfalia settentrionale e ha studiato Scienze della comunicazione e Letterature comparate a Bochum. Ha lavorato come giornalista e scritto testi teatrali e racconti. La verità  è il suo secondo romanzo dopo La trappola.

La mia recensione: 
Immaginate che un vostro caro scompaia all’improvviso: rapito durante un viaggio d’affari in Sudamerica. Immaginate di trascorrere sette lunghi anni in attesa, covando il dubbio che sia morto e non tornerà mai più, per poi ricevere una telefonata con cui vi annunciano che è stato liberato, è vivo e vegeto e sta tornando a casa. Forse gridereste al miracolo, di sicuro tirereste un gran sospiro di sollievo pensando che l’incubo sia finito. Per Sarah Petersen, invece, è appena cominciato.
Dal giorno in cui suo marito Philpp è svanito nel nulla, lasciandola sola con il figlioletto Leo, ha vissuto in un limbo fatto di paure e incertezze. Benché sia trascorso un lungo tempo ha rifiutato l’ipotesi della morte aspettando fiduciosa il suo ritorno.
Quando il suo sogno si avvera, tuttavia, le cose non vanno nel modo sperato perché l’uomo che scende dall’aereo dichiarando al mondo di essere Philipp non è affatto lui, è un impostore che gli somiglia solo vagamente.
Il problema è che, a parte Sarah, nessuno può rendersene conto: il figlio aveva un anno quando il papà è scomparso e, di certo, non può riconoscerlo; l’unica parente in vita dell’uomo è la madre malata di Alzheimer che fa fatica a riconoscere persino se stessa; c’è un solo amico di famiglia che potrebbe notare l’inganno, ma è in viaggio e non c’è modo di contattarlo.
La donna prova a denunciare l’imbroglio, chiede che l’identità dello sconosciuto sia messa alla prova, che venga fato un esame del DNA, ma l’uomo rifiuta di sottoporsi a qualsiasi test, si mostra mortificato e contrariato per la cattiva accoglienza e, a quanto pare, molto più convincente della consorte, che tutti credono in stato di shock per l’accaduto.
In sostanza per Sarah non c’è via d’uscita, è costretta a tornare a casa con un perfetto estraneo che la minaccia di farle perdere tutto, compreso il figlio, se si azzarda a rivolgersi alla polizia, sicché può contare unicamente su se stessa per scoprire la verità.
È una situazione angosciante, destabilizzante, claustrofobica quella in cui siamo proiettati. Chi è in realtà l’uomo che si spaccia per Pilipp? Perché ha preso il suo posto? Cosa vuole da Sarah?
Al principio sono queste le domande che premono, tenendoci sulla corda; andando avanti però se ne aggiungono delle altre, radicalmente diverse.
Se il quadro iniziale, per quanto misterioso, appare chiaro, fornendoci l’illusione immediata di sapere con esattezza chi sta ingannando chi, chi è il cattivo e chi il buono, addentrandoci nella storia, perdiamo ogni certezza.
E se fosse Sarah a mentire? Se fosse lei l’artefice di un gioco perverso teso a eliminare il marito per appropriarsi del suo ingente patrimonio?
Man mano che le pagine scorrono ci sentiamo sempre più ingabbiati in una trappola psicologica che sembra non ammettere via d’uscita. Una scatola infernale in cui è impossibile capire a chi credere, giacché la stabilità psichica dei vari personaggi è compromessa da una serie di eventi traumatici, al punto che nessuno può fidarsi fino in fondo nemmeno di se stesso. Ciascuno deve fare i conti con il proprio rimosso, con una rielaborazione del proprio vissuto filtrata da complessi meccanismi di difesa, tanto più perché prima che Philipp scomparisse era accaduto qualcosa di orribile. I due coniugi stavano gestendo un segreto tremendo di cui la donna non serba più memoria.
Quel segreto potrebbe essere la chiave di tutto, o forse no.
La verità è un thriller intrigante e raffinato. L’autrice, rivelandosi ottima conoscitrice dell’animo umano, ci guida con sapienza nei meandri più oscuri della mente e, nel farlo, non si limita a confezionare un giallo solido ma sconfina oltre il genere. L’enigmatica vicenda che coinvolge Sarah e lo Sconosciuto, in maniera assolutamente originale, diviene specchio del sentimento d’amore che, lungi dall’essere lineare e trasparente, è intriso a sua volta di mistero. Di chi o di cosa ci innamoriamo esattamente? Perché a un certo punto smettiamo di amare e cominciamo a percepire come aliena la persona precedentemente amata?
“Penso che l’amore non sia né una condizione, né un sentimento” afferma Sarah. “L’amore è un organismo. Che ha fame e sete. Una creatura che può crescere e avvizzire, ammalarsi e guarire, addormentarsi e morire.”
In un modo unico, sorretto da uno stile poetico e intimistico, in grado di pizzicare le corde dell’anima, Melanie Raabe ci racconta proprio di questa strana creatura, di come possa morire e poi essere riportata in vita, eclissandoci e facendoci tornare al mondo da persone nuove.






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