Titolo: La superba illusione
Autori: Andrea Novelli, Gianpaolo Zarini
Editore: Fratelli Frilli
Pagine: 165
Prezzo: 10,90
Descrizione:
Michele Astengo lavora come investigatore privato a Genova.
Vive la sua routine sbarcando il lunario tra pedinamenti di un marito fedifrago
o dello scapestrato ragazzo di qualche famiglia bene. Lavoretti non troppo
impegnativi, tutti molto noiosi e spesso anche poco pagati. A cambiare le cose,
ci pensa una vecchia conoscenza, Matteo Barisone, suo amico di infanzia. Un
armatore, un uomo di successo, che chiede ad Astengo di saldare un vecchio debito,
legato alla loro movimentata giovinezza. Barisone gli chiede di recuperare con
massima discrezione delle foto compromettenti che lo riguardano. Il reporter
dei VIP Fabrizio Re lo sta ricattando. Astengo accetta e ben presto si trova
invischiato nel patinato mondo del gossip, tra mondanità e finzione, starlette
e agenti senza scrupoli, in una indagine che lo porterà a caro prezzo a fare i
conti con un passato che aveva messo solo da parte, ma che non aveva mai
dimenticato. Niente è quel che sembra, in questa storia a cui fa da sfondo una
Genova abulica, sonnecchiante, che si sveglia ogni giorno con nessuna voglia di
fare, proprio come Michele Astengo.
Gli autori:
Andrea Novelli e Gianpaolo Zarini dopo "Acque
torbide" ritornano con la seconda avventura del detective genovese Michele
Astengo. Hanno pubblicato tre romanzi di successo per Marsilio: Soluzione
finale – 2005, Per esclusione – 2008 (pubblicato anche ne il Giallo Mondadori)
e Il paziente zero – 2011. Hanno pubblicato per Feltrinelli la trilogia
thriller Manticora – 2015, per Araba Fenice l’antologia Gli insoliti casi del
professor Augusto Salbertrand – 2013 (editato in Germania per Chichili).
Innumerevoli i racconti per diverse antologie tra cui: Anime nere reloaded –
Oscar Mondadori, Medicina Oscura – Giallo Mondadori. Bad Prisma – Mondadori,
Nero Liguria – Perrone, Ribelli – Robin, Genova criminale – Novecento. Tra gli
ultimi lavori, la partecipazione alla saga spin-off di The Tube (creata da
Franco Forte), The tube Nomads ideata da Alan D. Altieri e considerata dagli
appassionati del genere il The Walking Dead letterario in digitale, con
l’episodio Shockwave, per Delos Books. Per Fratelli Frilli Editori hanno
pubblicato Acque torbide per l’investigatore Astengo – 2012.
La mia recensione:
Da quando ha lasciato la polizia, Michele Astengo lavora
come investigatore privato a Genova. Perlopiù si occupa di coniugi fedifraghi o
piccoli crimini, giusto il minimo indispensabile per potersi guadagnare da
vivere. Ed è proprio un caso simile quello per cui lo ingaggia l’armatore
Matteo Barisone, sua vecchia conoscenza. L’uomo desidera semplicemente che Astengo
recuperi alcune fotografie compromettenti che il paparazzo Fabrizio Re gli ha
scattato a scopo di ricatto.
Un’ottima occasione per guadagnare una cifra interessante
senza grande sforzo, almeno è quello che pensa lui nel momento in cui accetta l’incarico.
Tutto cambia la notte in cui l’uomo fa irruzione nello
studio del fotografo per recuperare le foto e scopre che è appena stato ammazzato.
Per un soffio non si imbatte nell’assassino che, forse proprio accorgendosi del
suo arrivo, fugge via lasciandolo sulla scena del crimine.
Un bel guaio non solo perché Astengo dovrà giustificare la sua
presenza accanto al cadavere e le sue scarpe insanguinate, rischiando di essere
accusato di un omicidio che non ha commesso, ma perché portare a termine il suo
compito diventerà decisamente più complicato.
Del resto, recuperare gli scatti rubati non sarà più sufficiente
a placare la sua curiosità, giunti a questo punto, vorrà scoprire che ha ucciso
Fabrizio Re e che ruolo gioca il suo cliente nella faccenda.
È un giallo più complesso e più intrigante di quel che può
sembrare al primo impatto, quello intessuto dai due autori, fornendo peraltro
un’ottima prova di scrittura a quattro mani. Visto il ruolo scomodo rivestito
dalla vittima, il primo pensiero inevitabilmente corre a una vendetta:
sicuramente a uccidere il fotografo sarà stato qualcuno che subiva i suoi
ricatti. In realtà, l’omicidio nasconde
qualcos’altro e gradualmente condurrà Astengo alla scoperta di un insolito giro
di prostituzione in cui il suo stesso cliente pare invischiato.
La storia si snoda a ritmo serrato catturando l’attenzione, tuttavia, a vivacizzare la lettura non è solo la curiosità di scoprire
come si risolverà il mistero: lo stile ironico e la particolarissima
personalità del protagonista rappresentano il vero punto di forza del romanzo
lasciando un’impronta duratura nell’immaginario del lettore.
Astengo, come egli stesso ammette, è l’incarnazione del suo
stesso nome. Deluso da alcune esperienze pregresse, fra cui il fallimento del
suo matrimonio, ma anche per semplice inclinazione caratteriale, è un uomo
emotivamente grigio. Egli appunto si astiene da qualsiasi forma di
coinvolgimento emotivo nelle relazioni umane, osserva i suoi simili con freddo
distacco risultando scorbutico, cinico, e forse anche in virtù di questo particolarmente
capace di valutare qualsiasi situazione con razionalità e trovare sempre il
bandolo della matassa. Ma la sua freddezza sarà dettata da genuino disinteresse
o è sintomo della paura inconscia di lasciarsi coinvolgere dai sentimenti e
ritrovarsi a soffrire, di sperare nel prossimo e rimanere deluso? Si tratta di
un piccolo mistero nel mistero, alimentato anche da una timida presenza
femminile che si ritaglierà uno spazio seppure in ombra nella vita dell’algido
investigatore, non mancando di solleticare ulteriormente la nostra curiosità.
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