Titolo: Il Principe Prigioniero
Titolo originale: Captive Prince
Autore: C.S. Pacat
Serie: Captive Prince (#1)
Data pubblicazione: 30 Giugno 2017
Traduzione: Claudia Milani
Genere: Letteratura lgbt, storico fantastico
Editore: Triskell Edizioni (Reserve)
Pagine: 186
Prezzo: e-book € 4,99 / cartaceo € 11,00
Descrizione:
Damen è un guerriero e un eroe per il suo popolo, nonché il legittimo erede al trono di Akielos. Ma quando il fratellastro si impadronisce del potere, Damen viene catturato, privato del suo nome e spedito a servire il principe di una nazione nemica come schiavo di piacere.
Bellissimo, manipolatore e pericoloso, il suo nuovo padrone, il principe Laurent di Vere, rappresenta tutto il peggio della corte di quel paese. Ma all'interno di quella letale ragnatela politica niente è come sembra, e quando Damen si trova, suo malgrado, invischiato nelle macchinazioni per il raggiungimento del potere, è costretto a collaborare con Laurent per sopravvivere e salvare la sua casa.
Per il giovane condottiero, a quel punto vige una sola regola: non rivelare mai, in nessun caso, la propria identità, perché l’uomo da cui dipende è anche colui che, più di chiunque altro, ha motivo di odiarlo…
La mia recensione:
La perfidia umana, in certi casi, può raggiungere picchi di
estrema “raffinatezza”, soprattutto se a scatenarla è una sete irrefrenabile di
potere. Morto il re di Akielos, il suo secondogenito Castor decide di salire al
trono e, per farlo, non esita a sbarazzarsi del legittimo erede, suo fratello
Damianos. Ma la sua cattiveria è tale che non si accontenta di ucciderlo,
escogita qualcosa di più crudele, di più perverso. Lascia credere a tutti che sia
deceduto in battaglia, mentre in realtà lo invia in dono, come schiavo di
piacere, al principe di Vere, suo acerrimo nemico.
In questo modo, Damianos, che tutti conosceranno come Damen,
sarà per sempre in trappola: rivelare la sua vera identità in terra nemica
significherebbe condannarsi a morte, sicché non avrà altra scelta che accettare
il suo ruolo di schiavo.
Nello stesso tempo, l’odiato principe Laurent di Vere subirà
una grande beffa, giacché, senza saperlo, avrà al suo fianco e nutrirà
l’esponente più odiato della casata nemica.
Insomma, due uomini in trappola, uniti da un insolito
destino.
Questa è l’ingegnosa scintilla che innesca la storia. Una
storia che narra appunto di una terribile prigionia e di un rapporto d’odio che
finirà per evolversi in maniera del tutto
imprevedibile.
E l’imprevedibilità, dal mio punto di vista è uno dei
maggiori punti di forza dell’opera, nonché uno dei principali motivi per cui
l’ho amata e mi sono appassionata tanto alla lettura. C.S. Pacat non confeziona
il solito romance dalle deboli sfumature fantasy in cui due nemici giurati
vengono colti dal fuoco della passione. Fra le sue pagine non trova spazio alcuna
storia d’amore improbabile. La sua trama si sviluppa in ben altro modo, seguendo
un iter decisamente più crudo e più realistico. La tensione erotica non manca
nel racconto perché Vere è una città dai costumi molto liberi e, per molti aspetti perversa.
Gli schiavi di piacere – i prediletti come in maniera quasi ironica vengono chiamati
a Corte – sono obbligati a divertire i loro padroni con giochi osceni e sadici (qualcosa di simile ai
combattimenti fra gladiatori nell’antica Roma, in chiave sessuale). Lo stesso
Damen vi sarà coinvolto, suo malgrado. D’altra parte, il glaciale Laurent, che
ha fama di essere frigido e non mostra mai interesse per nessuno, trasuda un
oscuro fascino e persino il suo schiavo, pur detestandolo con tutta l’anima, a
tratti ne resta ammaliato.
Tuttavia, questa componente si inserisce in un contesto molto
più ampio e ricco di sfaccettature, in cui sono in moto anche altre dinamiche
che, di fatto, restano al centro della scena. Intrighi, complotti, giochi di
potere, venti di guerra, sono questi gli elementi che si agitano in un
contenitore ben costruito e curato nei minimi dettagli. L’autrice ci descrive
in maniera vivida il suo mondo immaginario, prestando particolare attenzione ai
costumi e alle regole della società veriana. Leggendo si ha davvero la sensazione
di esplorare un mondo sconosciuto, in grado di sorprenderci e di catturare la
nostra attenzione. Un luogo fitto di ombre, inquietante per molti versi, ma non
così distante dalla realtà.
Approfondita è anche la componente psicologica dei
protagonisti che ci consente di conoscerli intimamente e di immedesimarci in
loro. Damen e Laurent appaiono come due opposti inconciliabili: l’uno focoso,
l’altro algido; l’uno leale, l’altro subdolo. Eppure, seguendoli nelle loro
evoluzioni scopriremo che non tutto è come sembra.
La corte di Vere nasconde segreti che persino il principe
ignora. La corte è un covo di vipere in cui nessuno è al sicuro, al punto che,
forse, il peggior nemico può diventare il miglior alleato.
Un ottimo esordio per una serie che reca una ventata di
novità e che ha tutte le carte in regola per
conquistare gli appassionati di fantasy.
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