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lunedì 21 agosto 2017

Recensione: Lezioni di vita

Titolo: Lezioni di vita
Titolo originale: Life Lessons
Autore: Kaje Harper
Serie: Lezioni di vita #1
Traduttrice: Cristina Bruni
Editore: Triskell
Genere: Contemporaneo, mistero
Pagine: 288
Prezzo: € 5,99

Descrizione:
La vita di Tony Hart, nell’ultimo periodo, si è svolta all’insegna della tranquillità: buoni amici e un impiego gratificante come professore. Ma dopo che il cadavere di un collega gli cade addosso in ascensore la sua esistenza prende una piega un po’ troppo imprevedibile.
Jared MacLean incarna tanti ruoli: detective della Omicidi, padre vedovo e gay non dichiarato. Ma dopo essersi trovato faccia a faccia con gli occhi blu di Tony nel corridoio di una scuola superiore, desidera che quel ragazzo faccia parte della sua vita. Disgraziatamente, non è il solo ad aver notato Tony. Mentre l’assassino cerca di coprire le sue tracce, Mac deve agire in fretta se non vuole perdere Tony per sempre.

La mia recensione: 
Il cadavere di un docente viene ritrovato nell’ascensore della Roosvet High School. A fare la macabra scoperta è il collega Tony Hart che, in questo modo, si ritrova a essere, oltre che unico testimone oculare, il principale sospettato dell’omicidio. Ma non è ancora il peggio che possa capitargli, infatti, poco dopo aver finalmente convinto il detective MacLean, incaricato delle indagini, della sua innocenza, comincia a ricevere delle strane lettere minatorie. Che l’assassino abbia preso di mira anche lui?
Questo il delitto intorno a cui ruota il romanzo e che rimane sempre al centro della scena, anche se strada facendo l’amore non manca di ritagliarsi un suo spazio fra le pagine. Fra Tony e Mac, infatti, scatterà sin da subito una forte attrazione e i due finiranno per legare pure nella vita privata.
Mi capita spesso di leggere romanzi proposti come polizieschi ma che in realtà si rivelano romance con una pallida sfumatura mistery; in questo caso invece siamo in presenza di un’autentica detective story in cui il caso è costruito con perizia e il processo investigativo occupa un ruolo preponderante nell’economia della trama. La relazione amorosa c’è, viene descritta in modo esaustivo e intrigante, senza eludere le scene di sesso, tuttavia non prevarica mai il giallo. Essendo un’appassionata del genere, questo è uno dei motivi per cui ho apprezzato particolarmente questo romanzo.
Mi sono appassionata alle indagini e mi sono divertita provando a capire chi potesse essere il colpevole, senza peraltro riuscirci, giacché Kaje Harper ha saputo a confezionare un bel finale con effetto sorpresa. La suspense la fa da padrona mentre il racconto si sviluppa in un crescendo sempre più adrenalinico. La soluzione finale sarà tutta all’insegna dell’azione e ci terrà con il fiato sospeso.
Pur rimanendo in secondo piano, la relazione fra i due protagonisti si rivela coinvolgente e tocca un argomento delicato: quello del coming out, che nel caso specifico rappresenterà un problema.
Mentre Tony è un gay dichiarato, Mac ha sempre nascosto il suo orientamento perché teme possa compromettere la sua carriera o quanto meno rendergli irrespirabile l’aria sul luogo di lavoro. Inoltre in passato è stato sposato, ha una figlia piccola che è all’oscuro della sua omosessualità e ha paura che se la cosa venisse allo scoperto potrebbe causare problemi anche in tal senso.  Nel momento in cui si rende conto di essersi innamorato, Mac inizia a desiderare un rapporto alla luce del sole, a sognare di creare una famiglia, ma sente di non poterselo permettere. Ciò crea qualche momento di tensione fra i due amanti ma non minaccia seriamente il loro rapporto. Tony si rivela comprensivo e conciliante al punto che gli uomini riescono a raggiungere un equilibrio e a trovare un modo per esprimere il loro amore nonostante gli ostacoli.  
Sebbene la coppia ricalchi il modello abbondantemente sfruttato del poliziotto non dichiarato che s’innamora del sospettato gay (basti pensare agli indimenticabili Adrien English e Jake Riordan di Josh Lanyon), interessante è la particolare interpretazione che qui ne viene data unitamente al realismo che impregna la componente romance. Non c’è nulla di fiabesco o sdolcinato nel rapporto fra Tony e Mac, non ci sono facili soluzioni né tanto meno uno scontato happy end (anche se forse è solo rinviato, essendo previsto un seguito).
Una lettura avvincente consigliata soprattutto a chi ama i gialli, un ottimo esordio per una serie ricca di belle promesse.



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