Buongiorno cari follower,
benvenuti al Review Party dedicato a "Armonia finale" di Hedrick R. Rose (La Ponga Edizioni), una distopia fantasy che vi farà mostrerà gli elfi in una versione davvero insolita.
Titolo: Armonia finale
Autore: Hendrik R. Rose
Editore: La Ponga
Collana: Tanto è Fantasy
Pagine: 486
Prezzo Cartaceo:
23.00€
Prezzo Ebook: 4.99€
Data di publicazione: 14 ottobre 2017
Descrizione:
Gli elfi sono tra noi, loro malgrado. In un futuro prossimo
e dolorosamente simile al presente, una razza mitica quanto misteriosa è uscita
allo scoperto solo per ritrovarsi oppressa vittima del razzismo degli umani.
Rinchiusi in quartieri ghetto ai margini della società, gli
elfi si ritroveranno sull’orlo dello sterminio totale, uccisi da ciò a cui un
tempo erano più legati: la bellezza. Il loro destino è nelle mani di Elhand,
riluttante leader di una rivolta sul punto di scoppiare.
La mia recensione:
Il diverso fa paura, combatterlo spesso sembra più facile
che accettare il confronto.
Nello stato immaginario creato da Hendrick R. Rose, accade
lo stesso. La vita scorre tranquilla fino che non si scopre che fra gli umani
si aggirano anche esseri appartenenti a una specie differente. Non hanno sembianze
particolari che li identifichino, di certo non sfoggiano orecchie a punta come
nelle favole, ma sono elfi e possiedono facoltà straordinarie che li rendono
superiori agli uomini. Non a caso, a tradire la loro esistenza è un campione
olimpionico che sbalordisce tutti proprio perché dotato di una velocità e di
una resistenza inconcepibili per un essere umano. Stupiti dalle sue capacità,
alcuni scienziati decidono di esaminarlo scoprendo così di avere a che fare con
l’esponente di una nuova razza. È l’inizio di una vera e propria persecuzione.
Sin da subito governanti e cittadini si sentono minacciati dalla presenza di
creature superiori e dunque in grado di prendere il sopravvento, cosicché
decidono di confinarle tutte in un quartiere e controllarle affinché non
acquisiscano mai potere.
È così che nasce il Distretto 50 e per gli elfi comincia un
periodo di declino. Obbligati a non esercitare più le loro abilità e a
mantenere le distanze dalla bellezza
che pare alimentare la loro forza interiore, vengono gradualmente snaturati,
oltre che ridotti in schiavitù.
La storia comincia quando nel ghetto si verifica una morte
sospetta. La dipartita di un elfo, per il governo, non è qualcosa su cui valga
la pena indagare ma il detective Wallace Flynn non è dello stesso avviso. Lui
desidera scoprire la verità, perciò, con l’aiuto dell’amica dottoressa Ariel
Scott, avvia delle indagini ufficiose. L’autopsia rivela un dato sconcertante:
pare che a uccidere l’elfo si stata la musica! Ma le stranezze non finiscono
qui, il caso infatti si complica quando nuovi decessi si verificano nello
stesso distretto, a distanza di breve tempo. Opera di un serial killer?
Suicidio di massa o… qualcuno sta tentando di sterminare un’intera razza?
Il romanzo si apre come un giallo ambientato in una
dimensione fantasy, abbiamo una serie di morti misteriose e un poliziotto che
ricerca la verità. Gli strumenti utilizzati nel processo investigativo sono prettamente
umani, mentre le vittime aprono uno spiraglio su una dimensione fantastica. Le
ricerche di Wallace Flynn ci consentono di apprendere una serie di
informazioni, di familiarizzare con questo mondo immaginario, di entrare in
confidenza con i personaggi principali e, nello stesso tempo, gettano le basi
per la seconda parte del romanzo che ci riserva una virata a sorpresa. La
soluzione del mistero, infatti, non segna la fine della storia ma scandisce
l’inizio di un nuovo capitolo, più avventuroso, più dinamico.
L’omicidio in apertura sarà solo la scintilla che innescherà
una guerriglia urbana. A dispetto di quel che sembra all’inizio, l’autrice non
si limita a imbastire una trama poliziesca ma se ne serve solo per introdurre
un racconto diverso: quello di uno scontro fra due razze, di una rivoluzione
organizzata da un gruppo di oppressi per riconquistare la libertà.
Dal mistero si passa all’azione, il ritmo diviene più
serrato e il pathos s’impossessa della narrazione.
Attraverso una prosa evocativa e ricca di figure retoriche, scandita
da una colonna sonora fittissima, che spazia da Morrissey a David Bowie,
passando per Ennio Morricone, veniamo trascinati nel cuore di un’avventura
emozionante. Discostandosi dai soliti cliché, Rose ci mostra gli elfi in una
veste insolita e originale che li rende meno fiabeschi e più credibili, meno
eterei e più passionali.
Fra i due schieramenti nemici si posizioneranno poi alcuni
umani che, a dispetto della loro natura, decideranno di allearsi con i ribelli,
dissociandosi dai progetti di un governo che sta diventando sempre più
autoritario. Assisteremo allo scontro aperto fra due fratelli che sceglieranno
di combattere dai lati opposti della barricata, vedremo nascere un amore fra un
elfo e un’umana e ci imbatteremo in personaggi ambigui che fingeranno di
parteggiare per gli uni allo scopo di favorire gli altri.
Pur caratterizzandosi a tutti gli effetti come urban
fantasy, Armonia finale non tenta di
stupirci tanto con gli effetti speciali quanto con la forza dei sentimenti e
l’attualità delle dinamiche descritte. Convincente metafora dello scontro fra
etnie diverse, pur trascinandoci in un mondo di fantasia, rispecchia un aspetto
della realtà, veicolando un bellissimo messaggio su cui penso valga la pena
riflettere: integrazione è la parola magica per costruire un futuro di pace.
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