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mercoledì 23 maggio 2018

Recensione: For real

Titolo: For Real (edizione italiana)
Titolo originale: For Real
Autore: Alexis Hall
Traduttrice: Chiara Messina
Editore: Triskell
Genere: Contemporaneo BDSM
Lunghezza: 386 pagine
Prezzo Ebook: € 6,99

Descrizione: 
Laurence Dalziel è stanco e sfiduciato. Per lui, la scena BDSM non riserva più alcuna sorpresa. A sei anni di distanza dalla sua ultima relazione, ha quasi raggiunto i quaranta e ne ha piene le tasche del suo ruolo da sottomesso.
Poi incontra Toby Finch. Diciannove anni. Indomito, impetuoso e vulnerabile. Tutte cose che Laurence non ricorda di essere mai stato.
Toby non sa chi vuole essere né cosa vuole fare, ma sa, con tutta la sicurezza della sua gioventù, di volere Laurie. Lo vuole in ginocchio. Vuole infliggergli dolore, vuole che supplichi, vuole che si innamori di lui.
L’unico problema è che, sebbene Laurie sia disposto a concedergli il proprio corpo, lo stesso non vale per il suo cuore. Perché Toby è troppo giovane, pieno di fervore, troppo facile da ferire. E il sentimento che c’è tra loro — per quanto giusto possa sembrare — non è destinato a durare. Non può significare nulla.
Non può essere reale.

La mia recensione:

Laurie: medico di 37 anni, affermato sul lavoro e disilluso nella vita privata.
Toby: diciannovenne insicuro e ancora alla ricerca del suo posto nel mondo.
All’apparenza sono due persone agli antipodi, prive di qualsiasi punto in comune; eppure, quando si incontrano casualmente al Pervocracy, scatta subito qualcosa in loro: una forte attrazione, ma anche una sorta di riconoscimento. In effetti, c’è un elemento che, in teoria, li unisce sul piano sessuale perché Laurie è un sottomesso e Toby aspira a diventare un Dom, ma è chiaro che le cose fra loro non potrebbero mai funzionare. Sebbene si senta tentato da quel ragazzino tutto spigoli e maliziosa sfrontatezza, Laurie si rende conto che assecondare i suoi goffi tentativi di seduzione sarebbe un errore. Gli anni che li separano non rappresentano solo un ostacolo anagrafico ma corrispondono a due modi radicalmente opposti di rapportarsi alla vita e alle relazioni sentimentali. In Toby arde ancora il fuoco dell’adolescenza, la voglia di lasciarsi andare a un rapporto totalizzante e di credere nell’amore vero. In Laurie, invece, la fiamma si è spenta ormai da tempo, esattamente da quando ha chiuso una storia importante e con essa il suo cuore; è disposto a concedersi ai piaceri del sesso, ma non a tuffarsi in una nuova relazione a lungo termine, meno che mai con un giovinetto quasi imberbe. Lasciar perdere sarebbe la scelta più saggia, su questo non ha dubbi, però mettere in pratica il proposito non è per niente facile, giacché l’aspirante Dom non è d’accordo e non è disposto ad arrendersi. Seppure gracile fisicamente e privo di esperienza, si dimostra un osso duro e contrariamente a tutte le aspettative, prima che la serata sia finita, riesce a metterlo in ginocchio. Ed è così che uno strano incontro, sconveniente e fugace, finisce per trasformarsi nell’inizio di una storia più complessa e molto più profonda di quanto si potrebbe prevedere.
Ancora una volta Alexis Hall ci sorprende raccontandoci l’amore da una prospettiva insolita quanto realistica e mostrandoci come la forza di questo sentimento possa abbattere qualsiasi barriera e pregiudizio. Non solo affronta il tabù della differenza di età, ma inserisce questa tematica in un contesto, come quello del sesso sadomaso, che complica il tutto, tanto più perché i due protagonisti si offrono in ruoli che stridono con le convenzioni. Fermandosi all’apparenza, verrebbe spontaneo associare Laurie, più maturo, più alto, più muscoloso, alla figura del Dom e Toby a quella del sub, mentre in realtà è l’esatto contrario. Tuttavia, non si tratta di una provocazione gratuita, ma di una scelta che ha un senso e che diviene un po’ la cifra distintiva della componente BDSM del romanzo stesso. Discostandosi dagli altri romanzi appartenenti allo stesso genere, For real prende le distanze dall’esteriorità di certe pratiche erotiche per approfondirne gli aspetti più psicologici. Le scene di sesso esplicito non mancano, così come non sono assenti frustini e manette, però la dinamica servo/padrone che si sviluppa fra Laurie e Toby non si esprime tanto sul piano materiale quanto su quello mentale. La sottomissione cui si presta Laurie ha più a che fare con la fiducia, con la devozione, e proprio per questo funziona nonostante lo squilibrio fisico. Toby non domina con la forza, bensì con la sua dolcezza e il suo bisogno di ottenere conferme dal compagno.
Da un certo punto di vista la sua introduzione al BDSM coincide con un cammino di formazione che lo aiuta a crescere, a guardare dentro se stesso e a capire quale strada intraprendere nella vita.
Ma si tratta di un percorso evolutivo che, in maniera diversa, coinvolge anche Laurie, giacché grazie a questa relazione riuscirà a prendere le distanze dal passato e a trovare il coraggio di rimettersi in gioco, aprendosi di nuovo all’amore.
La trama è abbastanza lineare, non riserva grandi sterzate né soprese, tuttavia si rimane incollati alle pagine perché i protagonisti attraggono come calamite. In questo come negli altri suoi libri, l’autore si rivela imbattibile nel caratterizzare, in modo credibile e incisivo, i suoi personaggi. Sopra le righe eppure “ordinari”, ci conquistano per le loro peculiarità e il loro andare spesso controcorrente, ma nondimeno ci rispecchiano perché estremamente realistici; non belli, perfetti, invincibili, ma pieni di difetti, all’occorrenza deboli e fallibili, si insinuano sottopelle per la loro umanità e difficilmente si dimenticano. 





  



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