Titolo: Doppio Marlowe. Liscio e senza ghiaccio
Autore: Frank Spada
Editore: Robin
Pagine: 189
Prezzo: 13,00
Descrizione:
Il tempo che non muore è quello che ritorna? Pare di sì, se questa volta, mentre presenzia al funerale di un amico, Marlowe Incontra un Irlandese conosciuto da bambino, che gli lascia una busta con il mistero del passato, e un tesoro, per poi svanire dalla scena Inghiottito nel ventre di una nave di Cape Town. Dopo Marlowe ti amo e Dimmi chi sei, Marlowe, Frank Spada tesse nuovamente la sceneggiatura di un film d'epoca, dove gli indizi si configurano come misteri ai quali solo il tempo può dare soluzione. L'incarico di svolgere un'indagine sul fratello di una "lady in passerella", accusato di omicidio, porta Marlowe a varcare una linea di confine parallela all'Oceano Pacifico, costringendolo a far ruotare gli assi della Olds a Las Mesas e a contabilizzare la strada percorsa da un'automobile che è un mito con gli squillanti dollari di un libretto al portatore. Neppure chi comanda il "caso" può sottrarsi al gioco, e rischia di trovarsi messo a nudo per i suoi rapporti con gli agenti federali. Per Marlowe, e per il suo inseparabile doppio Impegnato a esercitarsi con lo spirito, non sarà difficile capire che un tesoro maschera un traffico pesante e che l'Identità di un morto non può essere provata da un cadavere con qualche dito in meno.
Il tempo che non muore è quello che ritorna? Pare di sì, se questa volta, mentre presenzia al funerale di un amico, Marlowe Incontra un Irlandese conosciuto da bambino, che gli lascia una busta con il mistero del passato, e un tesoro, per poi svanire dalla scena Inghiottito nel ventre di una nave di Cape Town. Dopo Marlowe ti amo e Dimmi chi sei, Marlowe, Frank Spada tesse nuovamente la sceneggiatura di un film d'epoca, dove gli indizi si configurano come misteri ai quali solo il tempo può dare soluzione. L'incarico di svolgere un'indagine sul fratello di una "lady in passerella", accusato di omicidio, porta Marlowe a varcare una linea di confine parallela all'Oceano Pacifico, costringendolo a far ruotare gli assi della Olds a Las Mesas e a contabilizzare la strada percorsa da un'automobile che è un mito con gli squillanti dollari di un libretto al portatore. Neppure chi comanda il "caso" può sottrarsi al gioco, e rischia di trovarsi messo a nudo per i suoi rapporti con gli agenti federali. Per Marlowe, e per il suo inseparabile doppio Impegnato a esercitarsi con lo spirito, non sarà difficile capire che un tesoro maschera un traffico pesante e che l'Identità di un morto non può essere provata da un cadavere con qualche dito in meno.
L'autore:
Frank Spada è uno pseudonimo dietro cui si cela l'autore dei romanzi
hard boiled Marlowe ti amo e Dimmi chi sei Marlowe. Suoi racconti sono
stati selezionati in concorsi e premi letterari, e sono pubblicati in
varie antologie e online.
La mia recensione:
Siamo al terzo capitolo della fortunata serie dedicata a
Marlowe, il detective sopra le righe che in sella alla sua Olds ci scarrozza
lungo la West Coast accompagnandoci con un costante sottofondo jazz.
Sarà la conturbante Camille Lepardieu ad affidargli un nuovo
incarico: dimostrare l’innocenza del fratello Claude accusato di un omicidio
che giura di non aver commesso. Un’indagine che reca un forte profumo di
dollari, quelli depositati su un misterioso libretto al portatore e che,
insieme a loschi traffici farà salire a galla il passato. Quasi uno scherzo del
destino, infatti, trasformerà questo caso in una sorta di questione personale
per Marlowe, non solo perché la “lady in
passerella” è una sua vecchia fiamma ma perché la vittima sembra essere il suo amico
Connie.
Se la suspense e i colpi di scena che caratterizzano il
racconto ci tengono con le orecchie drizzate e il fiato sospeso, le sequenze da
film in bianco e nero a cui l’autore ci ha piacevolmente abituati, si
arricchiscono di flashback e riflessioni che, a tratti, sospingono il caso
sullo sfondo alimentando il mistero che avvolge la figura del protagonista.
L’autore ci fornisce così nuovi elementi che, se collocati nel quadro d’insieme
dell’opera, possono essere letti come indizi tesi a configurare e risolvere il
giallo che ammanta la complessa personalità di Marlowe.
Questa volta ci apparirà particolarmente malinconico. Mentre
sporadiche puntatine al Minnie’s ci regaleranno il sentore di una nascente
storia d’amore, attraverso gli irrinunciabili duetti con il suo doppio, il
detective svelerà brevi stralci della sua infanzia, lascerà riaffiorare il
ricordo legato alla perdita del padre e si abbandonerà a riflessioni dal sapore
filosofico che la dicono lunga sul suo “male di vivere”.
“Indosseremo ancora
panni stretti, dunque, camuffando sentimenti per compiacere agli altri. ‘Saremo
burattini di noi stessi’ dico turbato stringendo i pugni nel silenzio, con
l’istintività di emozioni non superficiali e per motivi che non sembrerebbero
profondi, se non fosse che ho appena asciugato un velo umido sul palmo delle
mani: bere, dimenticare per la via più breve, riportare le cose nella finta
consapevolezza di dove stavano prima, sentirmi libero di agire senza tener conto
di chi mi sta appiccicato, anzi, inchiodato addosso da una vita, e giocare con
lui a rimpiattino in sicurezza, senza paura di sfregarci l’anima” (pag. 89).
Tra queste pagine, più che mai, il personalissimo stile
narrativo di Frank Spada, intessuto su una fitta rete di metafore, ci apparirà
tutt’uno con la voce narrante, espressione di un personaggio che si rivela
sempre più complesso e affascinante proprio come una melodia jazz.
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