martedì 31 gennaio 2012

Recensione: Dimmi chi sei Marlowe

Titolo: Dimmi chi sei, Marlowe. Cinque sensi e un'anima
Autore: Frank Spada
Editore: Robin
Pagine: 165
Prezzo: 13,00
Descrizione:
Il detective Marlowe è momentaneamente parcheggiato in una clinica di Loco Hermoso, in territorio messicano. In convalescenza dopo un intervento chirurgico, si gode le cure dell'incantevole Miranda, l'infermiera dei sogni proibiti di ogni malato. Lasciato il Messico e rientrato a casa, Marlowe riceve una telefonata dalla signorina Conchita, sorella gemella di Miranda. Ugualmente bella da mozzare il fiato, la senorita rifila alla curiosità del detective strane storie di certi amori proibiti, costringendolo a seguire un caso pieno di sorprese e soprattutto a fare i conti col suo doppio, quel gemello siamese che lui s'è trovato cucito alla coscienza. Tra molti "pollicini" e interminabili sigarette, spuntini al Minnie's bar dove oltre al cibo c'è sempre un balconcino da apprezzare, in sella alla sua Olds Marlowe segue la pista di due antichi gioielli che uniti simboleggiano la vita eterna e per i quali più di qualcuno è disposto a uccidere. equenze da film e colpi di scena, tra richiami letterari e acrobatiche metafore, non ultima quella che vede il detective con la sua baby alla tempia, mentre il jazz della West Coast si fa più acuto... 

L'autore:




Frank Spada è uno pseudonimo dietro cui si cela l'autore dei romanzi hard boiled Marlowe ti amo e Dimmi chi sei Marlowe. Suoi racconti sono stati selezionati in concorsi e premi letterari, e sono pubblicati in varie antologie e online.  

La mia recensione:


Atmosfera ovattata, quasi surreale, odore di fumo, sottofondo jazz e immagini in un bianco e nero che si declina in molteplici sfumature. 
E’ l’universo che abbiamo imparato a conoscere in “Marlowe ti amo” e che in questo secondo libro della serie, sempre più, richiama l’idea di un buon film d’annata
A supportare la suggestione le ambientazioni rese con tale efficacia da farci respirare l’aria salmastra della West Coast, e il personalissimo stile cinematografico che, arricchendosi di originali metafore, contraddistingue la scrittura di Frank Spada al pari di un marchio di qualità. 
Il tenebroso detective è alle prese con un nuovo caso. Una coppia di gemelle tanto belle da mozzare il fiato, un amore saffico e due antichi gioielli che si uniscono a simboleggiare la vita eterna ma che scatenano la furia omicida di qualcuno. Un intrigante intreccio noir in grado di tenere sulle spine e sfidare lo stesso lettore a risolvere l’enigma. Eppure il mistero più affascinante rimane la complessa personalità di Marlowe il cui carisma, sebbene unico, è paragonabile per intensità a quello dei più celebri investigatori della tradizione letteraria
Qui lo ritroviamo in sella alla sua Olds, tra sigarette, “pollicini” , confronti con il suo doppio e scambi accesi con il suo Pa’. Tutti elementi che lo connotano provocando un piacevole senso di familiarità in chi lo ha già frequentato ma insufficienti a dissipare l’enigma di un malessere che, a volte, pare sospingerlo sull’orlo della follia a dispetto di quel sense of humour che pure lo caratterizza e, a tratti, gli conferisce un’aria scanzonata. 
Questa volta l’autore ci regala nuovi tasselli atti a comporre il puzzle. Rapidi flashback ci concedono uno sguardo sul passato del detective mentre momenti di debolezza ci lasciano intravedere il suo nucleo fragile, quello in cui probabilmente si annida il vero segreto del suo fascino
Cionondimeno, a fine lettura, le zone d’ombra permangono e, risolto il caso, la figura di Marlowe rimane impressa nel nostro immaginario ad alimentare la speranza di rivederlo presto in azione.

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