Titolo: Dimmi chi sei, Marlowe. Cinque sensi e un'anima
Autore: Frank Spada
Editore: Robin
Pagine: 165
Prezzo: 13,00
Descrizione:
Il detective Marlowe è momentaneamente
parcheggiato in una clinica di Loco Hermoso, in territorio messicano. In
convalescenza dopo un intervento chirurgico, si gode le cure
dell'incantevole Miranda, l'infermiera dei sogni proibiti di ogni
malato. Lasciato il Messico e rientrato a casa, Marlowe riceve una
telefonata dalla signorina Conchita, sorella gemella di Miranda.
Ugualmente bella da mozzare il fiato, la senorita rifila alla curiosità
del detective strane storie di certi amori proibiti, costringendolo a
seguire un caso pieno di sorprese e soprattutto a fare i conti col suo
doppio, quel gemello siamese che lui s'è trovato cucito alla coscienza.
Tra molti "pollicini" e interminabili sigarette, spuntini al Minnie's
bar dove oltre al cibo c'è sempre un balconcino da apprezzare, in sella
alla sua Olds Marlowe segue la pista di due antichi gioielli che uniti
simboleggiano la vita eterna e per i quali più di qualcuno è disposto a
uccidere. equenze da film e colpi di scena, tra richiami letterari e
acrobatiche metafore, non ultima quella che vede il detective con la sua
baby alla tempia, mentre il jazz della West Coast si fa più acuto...
L'autore:
Frank Spada è uno pseudonimo dietro cui si cela l'autore dei romanzi
hard boiled Marlowe ti amo e Dimmi chi sei Marlowe. Suoi racconti sono
stati selezionati in concorsi e premi letterari, e sono pubblicati in
varie antologie e online.
La mia recensione:
Atmosfera ovattata, quasi surreale, odore di fumo,
sottofondo jazz e immagini in un bianco e nero che si declina in molteplici
sfumature.
E’ l’universo che abbiamo imparato a conoscere in “Marlowe
ti amo” e che in questo secondo libro della serie, sempre più, richiama l’idea
di un buon film d’annata
A supportare la suggestione le ambientazioni rese con tale
efficacia da farci respirare l’aria salmastra della West Coast, e il personalissimo
stile cinematografico che, arricchendosi di originali metafore, contraddistingue
la scrittura di Frank Spada al pari di un marchio di qualità.
Il tenebroso detective è alle prese con un nuovo caso. Una
coppia di gemelle tanto belle da mozzare il fiato, un amore saffico e due
antichi gioielli che si uniscono a simboleggiare la vita eterna ma che scatenano
la furia omicida di qualcuno. Un intrigante intreccio noir in grado di tenere
sulle spine e sfidare lo stesso lettore a risolvere l’enigma. Eppure il mistero
più affascinante rimane la complessa personalità di Marlowe il cui carisma,
sebbene unico, è paragonabile per intensità a quello dei più celebri
investigatori della tradizione letteraria
Qui lo ritroviamo in sella alla sua Olds, tra sigarette,
“pollicini” , confronti con il suo doppio e scambi accesi con il suo Pa’. Tutti
elementi che lo connotano provocando un piacevole senso di familiarità in chi lo
ha già frequentato ma insufficienti a dissipare l’enigma di un malessere che, a
volte, pare sospingerlo sull’orlo della follia a dispetto di quel sense of
humour che pure lo caratterizza e, a tratti, gli conferisce un’aria scanzonata.
Questa volta l’autore ci regala nuovi tasselli atti a
comporre il puzzle. Rapidi flashback ci concedono uno sguardo sul passato del
detective mentre momenti di debolezza ci lasciano intravedere il suo nucleo
fragile, quello in cui probabilmente si annida il vero segreto del suo fascino
Cionondimeno, a fine lettura, le zone d’ombra permangono e, risolto il caso, la
figura di Marlowe rimane impressa nel nostro immaginario ad alimentare la
speranza di rivederlo presto in azione.
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