giovedì 5 maggio 2016

Recensione: Solo tu

Titolo: Solo tu
Autrice: Allison Price
Editore: self publishing
Lunghezza stampa: 270
Prezzo: 1,99 (gratis con KU)
Disponibile su Amazon

Descrizione:
Da quando la madre è morta di cancro, Macy vive nella sua casa d’infanzia insieme a una zia apprensiva. Divisa tra il lavoro al bar e gli appuntamenti romantici con Bryant, il suo ragazzo, cerca di tenere sotto controllo il dolore e le ansie di tutti i giorni. Non sempre però ci riesce, finendo per essere sopraffatta dagli attacchi di panico. Ha il terrore di perdere le persone che ama, ha paura che possano lasciarla sola come ha fatto la madre. Tra un litigio con Bryant e i dubbi sulla loro relazione, capirà che le crisi di panico hanno un comune denominatore: la paura di perdere Jace, il suo migliore amico da cinque anni, il ragazzo che le è sempre stato accanto nei momenti più bui. E per la prima volta, deciderà di ascoltare il cuore e cogliere l’attimo più sincero e luminoso tra loro. Perché Jace è l’unico, il solo per lei. Solo lui. 


La mia recensione:
 Allison Price è una scrittrice che apprezzo tanto perché ha il dono di emozionare il lettore, raccontando con semplicità, e profondità allo stesso tempo, i sentimenti più puri. 
Solo tu è un new adult che, senza ricorrere a particolari artifici, si regge su una trama lineare, recante il sapore della familiarità – prevedibile nella sua evoluzione, eppure in grado di sospingerci su un fil di lama, di farci trattenere il fiato e di strapparci qualche lacrima.
Il filo su cui si cammina coincide con quella sottile linea di confine che può separare l’amicizia dall’amore. È questa la tematica principale intorno alla quale ruota il romanzo.
Mace e Jace sono le voci narranti, che si alternano nel racconto reso in prima persona: lei dà voce agli avvenimenti presenti, lui – compiendo un salto a ritroso di cinque anni – ricostruisce il percorso che li ha condotti al punto delicato in cui si trovano.
La loro è la storia di due adolescenti che si incontrano, si scontrano, e pian piano diventano amici, una di quelle storie, appunto, in cui facilmente potremmo riconoscerci.
L’eccezionalità, nel caso specifico, è rappresentata dal fatto che quando Mace si imbatte in Jace sta affrontando l’esperienza più drammatica della sua vita: la madre sta morendo di tumore e, non avendo mai conosciuto il padre, poiché l’ha abbandonata ancor prima che nascesse, si appresta a rimanere sola. La sua unica zia, si trasferirà dall’Australia, al momento opportuno, per prendersi cura di lei, ma una parente lontana non può sostituire una madre.
Mace è arrabbiata con il mondo intero: odia la mamma perché le aveva promesso di non abbandonarla mai e invece se ne sta andando, odia i suoi coetanei perché, a differenza sua, hanno una famiglia su cui fare affidamento, odia il destino crudele e, soprattutto, odia se stessa al punto da cedere ad atti di autolesionismo… già perché se le capita di perdere tutti quelli che ama, in lei deve esserci qualcosa che non va, evidentemente non merita amore e felicità.
Jace è un ragazzino “fuori dal coro”: occhiali enormi, camicie abbottonate fino al collo, buoni vuoti a scuola. È il classico tipo preso di mira dai bulli e messo al margine, ma anche un giovane altruista e responsabile – a volte persino troppo per la sua età.
Inizialmente si avvicina a Mace perché percepisce il suo dolore, perché lui stesso ha perso una nonna  a causa di un tumore e ha una vaga idea di cosa significhi vivere un’esperienza del genere.
Jace irrompe letteralmente nella vita della sua coetanea, quasi con prepotenza, spinto dal desiderio di aiutarla, di far breccia nella sua solitudine… del resto anche lui, sebbene per ragioni diverse, sa cosa vuol dire essere soli.
Gradualmente e fra mille difficoltà – perché Mace oppone resistenza al principio –,  i due ragazzi si legano, diventando amici inseparabili. Si aiutano reciprocamente, diventano adulti, tenendosi per mano, ma è davvero solo amicizia il sentimento che li unisce?
Se è così perché Jace non riesce a prendere una decisione importante per il suo futuro? Perché Mace ha dei veri e propri attacchi di panico quando l’amico le racconta dei suoi progetti e della possibilità di trasferirsi?
È una dolcissima storia d’amore quella narrata con delicatezza e grande sensibilità da Allison Price, la componente romance è, di sicuro,  preponderante, tuttavia non è solo questo. Solo tu è anche un romanzo di formazione che volge l’attenzione, non solo ai primi batticuore ma anche ai problemi e alle difficoltà che possono caratterizzare il mondo adolescenziale e, successivamente,  al delicato momento che segna il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. La difficoltà di accettarsi, il senso di inadeguatezza, l’incapacità di integrarsi, la paura dell’abbandono, l’elaborazione del lutto sono alcune delle tematiche che si inseriscono nella trama, fornendoci svariati spunti di riflessione.
I due protagonisti rappresentano due anelli deboli in universo giovanile in cui essere omologati, forti, vincenti è una regola. Anche se in modo diverso, sono due note stonate fra i loro simili e forse è proprio questo l’elemento che li accomuna e fa sì che possano trovare un modo per comunicare fra loro, allorquando con gli altri non ci riescono.
L’amicizia prima e l’amore poi, per Mace e Jace, saranno una cura, il mezzo attraverso cui impareranno ad amare anche se stessi e a trovare dentro di loro il coraggio di crescere, di offrirsi al mondo con i l loro limiti e le loro paure, perché quello che conta davvero non è essere perfetti, ma affrontare la vita con coraggio, sforzandosi di dare sempre il meglio di sé.
Le cicatrici che possiamo recare, nel fisico o nell’anima, non sono difetti di cui vergognarci, non segni di debolezza ma di forza,  perché sono lì a ricordarci che i momenti difficili possono essere superati
Una lettura che consiglio ai giovani e ai meno giovani, perché emoziona (io mi sono commossa fino alle lacrime) e perché veicola un messaggio stupendo.






2 commenti:

  1. Grazie mille della recensione!
    E' stupenda, meravigliosa.

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    1. Grazie a te per le emozioni che mi regali. Continua così ;)

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