Titolo: Piccoli pensieri omicidi
Autrice: Gabriella Galt
Editore: Corbaccio
Pagine: 111
Prezzo: 10,00
Descrizione:
«Perdonami»,
mi ha detto, «ho rincontrato il mio primo amore, mi sono innamorato di
nuovo di lei, è una passione folle, travolgente, più forte di me.»
Sono
un tipo accomodante, comprensivo. Ma al ritorno di fiamma, no, non ero
preparata. Neanche lui, del resto. Ha preso fuoco in un attimo. Cenere,
come la sua bionda.
Piccoli pensieri omicidiè
un’operetta a suo modo morale, a sfondo catartico-educativo, che in
poco più di settanta storie brevissime e lapidarie racconta di delitti
irresistibili, più che ragionevoli e quasi sempre dolosi,
(s)fortunatamente rimasti sulla carta.
Libero
sfogo in chiave ironica e surreale al pensiero omicida, sovrappensiero
talvolta, che quotidianamente ci sorprende e quotidianamente sublimiamo.
Legittima difesa in forma scritta per evitare di sprofondare sotto terra,
sotto il peso di fastidi, banalità, scempiaggini, soprusi, mediocrità e
altri fattori di disturbo che, molesti, ci ronzano sempre intorno.
L'autrice:
Gabriella Galt
è uno pseudonimo preso in prestito dalle pagine palermitane dell’album
di famiglia dell’autrice. Nata a Catanzaro che c’era ancora un bel po’
di Novecento, (soprav)vive a Roma dacché l’estate romana era appena
cominciata e pareva dovesse non finire mai. Sociologa del lavoro,
esperta di politiche di genere, del lavoro e sociali, una carriera varia
e a tratti brillante, è al momento ricercatrice presso un istituto di
ricerca sociale. Qui è alla sua prima pubblicazione letteraria e ai suoi primi omicidi. Ha una figlia, Gloria-di-mamma, creatura meravigliosa che svolge egregiamente anche funzioni di vanto e alleluia, della quale si affanna a esser degna.
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