sabato 26 novembre 2016

Recensione: La colpa di Dre

Titolo: La colpa di Dre
Autore: C. K. Harp
Editore: Triskell
Lunghezza: 176 pagine
Genere: Contemporaneo, Giallo/Suspense
Formato: epub, pdf, mobi
Prezzo: €4,49
 
Descrizione:
La solitudine sembra, per Dre Walker, l'unica valvola di sfogo possibile dopo la fuga da Alberta, avvenuta tre anni or sono. Non si tratta né di amore, né di voglia di ricominciare da zero, per lui, ma solo di bisogno di dimenticare. Una vita tranquilla come editor in una casa editrice. Una vita che viene sconvolta da uno stalker, che lo ossessiona con manoscritti intrisi di violenza e inquietanti bigliettini sullo zerbino di casa. Ed è proprio questa minaccia a fargli incontrare di nuovo il poliziotto Clancy Sower, col quale aveva avuto un incontro veloce nel bagno di un locale gay.


La mia recensione: 
 Ricevere un pessimo manoscritto, di sicuro, è un’eventualità spiacevole per un editor. Ricevere lo stesso pessimo manoscritto per parecchi giorni di fila è un vero e proprio incubo. È quanto da un po’ di tempo sta accadendo a Dre. Dopo aver ricevuto il suo rifiuto, un anonimo scrittore sembra averlo preso di mira, cosicché ogni giorno gli recapita l’identico orribile romanzo. Più l’editor lo cestina, più lui insiste nel mandarlo in valutazione.
Ma le disgrazie, si sa, non vengono mai sole. In effetti, questo non è l’unico problema con cui Dre si ritrova a fare i conti. Qualcuno ha cominciato a fargli scherzi di cattivo gusto anche quando è a casa: bussa con insistenza alla sua porta, rendendo isterico il suo cane Billy, e scompare prima che lui possa aprire, premurandosi però di lasciargli sulla soglia dei bigliettini dai toni omofobi… già, l’omofobia. Giusto per restare in tema, ci sarebbe un altro “dettaglio” che contribuisce a complicare le sue giornate: Dre è gay ma non ha avuto ancora il coraggio di dichiararsi ai suoi colleghi perché teme la loro reazione, in particolare quella di Brendan, per cui ha una cotta, che è evidentemente etero e non sembra nutrire particolare simpatia per gli omosessuali.
Peggio di così non potrebbe andare… o forse sì?
Provate a immaginare che tutti questi spiacevoli inghippi comincino a intrecciarsi fra loro, creando un’inquietante rete di connessioni. Immaginate un indizio che leghi lo scrittore assillante allo stalker omofobo, ammantando nel contempo il collega etero di luce sinistra. Immaginate ancora che a investigare sul caso venga chiamato un poliziotto super sexy e gay con cui il pover editor, ignaro della sua identità, ha avuto di recente un incontro focoso nel bagno di un pub. Sembra un pasticcio di dimensioni colossali, vero? In realtà è solo un piccolo assaggio di un plot esplosivo, avvincente e, vi garantisco, orchestrato con la massima coerenza.
La colpa di Dre è un giallo intrigante, in cui nulla è lasciato al caso, ma anche un romance in grado di fondere alla perfezione dolcezza e ironia.
Lo stile, scoppiettante come un fuoco d’artificio, marca un ritmo vivace, in grado di alternare momenti di alta tensione a momenti scanzonati o carichi di erotismo.
L’autrice riesce benissimo a confonderci e depistarci, avvolgendo tutti i personaggi in una sorta di patina ambigua, per cui non si riesce mai a capire fino in fondo chi sta giocando a viso scoperto e chi ha qualcosa da nascondere, chi è innocuo e chi pericoloso. Lo stalker, a ben guardare, potrebbe essere chiunque. Brendan è un amico, oltre che un collega, non farebbe mai de male a Dre, eppure spesso calca la mano quando esprime la sua opinione negativa sugli omosessuali; lui sostiene di scherzare ma se covasse un odio autentico? Stessa cosa potrebbe dirsi per gli altri colleghi: tutti si mostrano aperti nei confronti dei gay e si dichiarano solidali nei suoi confronti, almeno in fase iniziale, ma la manifesta empatia sarà sincera? E che dire di Clancy, il detective tanto bello da mozzare il fiato? In teoria lui è un insospettabile perché si offre subito di aiutare Dre e non si limita a entrare nella sua vita in veste professionale. La scintilla scattata nella toilette si rinnova e si trasforma in un rogo di autentica passione, però anche il poliziotto ha qualche scheletro nell’armadio e, sin da subito, si mostra tanto possessivo da rasentare egli stesso lo stalking. E se l’aguzzino fosse proprio lui sotto mentite spoglie?
La componente poliziesca rappresenta una bella sfida e ha tutte le carte in regola per conquistare gli appassionati del genere. Quella romance, tuttavia, non è da meno perché ci offre una bella storia d’amore, scevra dai soliti cliché, infarcita di una buona dose di erotismo (che non guasta mai) e per nulla banale. C.K. Harp non si limita a giocare con le ambiguità dei suoi protagonisti al fine di alimentare la suspense, pone sul piatto i loro vissuti e scava nella loro psicologia. Sia Dre che Clancy hanno un bagaglio di esperienze difficili alle spalle, hanno superato – e in parte lottano ancora per superarli definitivamente – dei grossi ostacoli e nel presente tentano di ritrovare il giusto equilibrio per affrontare la vita a testa alta.
Non si tratta di due personaggi completamente positivi, entrambi hanno dei difetti che, a tratti, li rendono addirittura antipatici. Dre ha la tendenza a piangersi addosso e a mettere la testa sotto la sabbia nei momenti critici, Clancy spesso si mostra troppo appiccicoso, diffidente, burbero, ma sono proprio queste caratteristiche a renderli credibili e vivi, giacché nessuno è perfetto nella vita reale e proprio come accade con le persone in carne e ossa, si finisce per affezionarsi a loro.
In perfetto equilibrio anche l’epilogo che chiude il caso con un bell’effetto sorpresa ma poi prosegue, lanciandosi in corsa verso un romanticissimo happy end.





3 commenti:

  1. Miriam!!! Stupenda davvero! Sono contenta, e tanto, di queste parole. Grazie di cuore! (Avevo un po' paura del tuo giudizio ;) )

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    1. Sono io che ti ringrazio. Leggere questo romanzo mi ha reso felice perché finalmente ho ritrovato l'autrice che tanto amavo in perfetta forma!;)

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