lunedì 12 febbraio 2018

Recensione: 83500

Titolo: 83500
Autrice: Michela Monti
Editore: Triskell
Collana: Reserve
Genere: Sci-fi
Lunghezza: 321 pagine
Prezzo Ebook: 5,99 €
Prezzo cartaceo: 12 €
Data di pubblicazione: 15 febbraio

Descrizione:
ReBurning Prison, carcere di massima sicurezza, anno 2020 circa. Melice Redding è una condannata a morte, ma non ricorda il perché. La causa dell'amnesia è la separazione da sua figlia appena partorita e per questo Mel entra in stato di shock.
Grazie a Gabriel uscirà dalla catatonia e, sempre grazie a lui, avrà la possibilità di tornare indietro, prima che il crimine per cui è condannata venga commesso.
Melice viaggia nel tempo per rivivere il suo passato senza nessun ricordo dell'arresto, senza condizionamenti. Tutto procede regolarmente, fino alla notte di Halloween.

La mia recensione:
La Zona Nera: così si chiama il braccio della morte nel carcere di massima sicurezza ReBurning Prison, ed è qui che Melice Redding, giovanissima, si appresta a trascorrere gli ultimi giorni della sua vita. Il countdown è giunto quasi al termine e non e non c’è nulla che possa fare per sfuggire alla condanna, soprattutto perché la sua memoria è una tabula rasa. Mel non sa cosa è successo, non ricorda il suo crimine, sicché non sa nemmeno se l’ha commesso davvero oppure è innocente. Non può dire nulla a sua discolpa. L’unica cosa che ricorda è di aver avuto una bimba in grembo prima di finire in prigione. Le immagini del parto e delle mani che le hanno strappato via la sua Sadie sono ancora vivide nella sua mente, e fanno male, più del pensiero dell’esecuzione imminente.
Eppure, forse, non tutto è perduto. Quando Gab, secondino bello quanto insopportabile, la preleva dalla cella, Mel scopre che non la sta conducendo al patibolo, ma la sta guidando verso una possibilità di salvezza. Nessuna fuga, solo un’opportunità legittima: i giudici hanno deciso di mandarla indietro nel tempo per farle rivivere il periodo in cui ha commesso il crimine. Prima che ciò avvenga le verrà cancellata la memoria relativa alla condanna e alla permanenza in carcere, in modo che le conseguenze del suo misfatto non possano farle da monito. In questo modo potrà replicare gli errori del passato o agire diversamente, cancellando la propria colpa e tramutando la sentenza di morte in un’assoluzione piena per non aver commesso il fatto.
La possibilità di viaggiare nel tempo e modificare il corso degli avvenimenti è l’unico indizio a farci capire che siamo in un ipotetico prossimo futuro in cui la tecnologia si è evoluta al punto di consentire ciò che oggi non è fattibile nella realtà. Purtroppo, a parte questo piccolo accenno che innesca la storia, non vi sono altri riferimenti alla società immaginata dall’autrice. Sebbene il salto in avanti sia minimo, la scoperta intorno a cui ruota la trama non può che suscitare alcuni interrogativi. La capacità di manipolare il tempo quale impatto e quali cambiamenti ha prodotto nel mondo? Ci sono altri ambiti in cui viene sfruttata? Ha migliorato la vita o ha prodotto anche dei guasti? Perché le autorità concedono ad alcuni condannati la chance di correggere il passato? Perché è un privilegio accordato solo a pochi? E ancora, perché è stata scelta proprio Mel? Tantissime sono le domande che si affastellano nella mente subito dopo aver letto l’incipit e alle quali ci si aspetterebbe di trovare qualche risposta in un romanzo proposto come fantascientifico. In effetti, un’opera ascrivibile a questo genere, si sarebbe dovuta concentrare soprattutto su simili tematiche, ma non accade. Dal momento in cui Mel viene rispedita indietro nel tempo, la trama perde qualsiasi elemento riconducibile alla sci-fi, per trasformarsi in un New Adult. Escludendo la parte introduttiva e quella finale, in cui si assiste all’esito dell’esperimento, la storia è tutta incentrata sui fatti che precedono l’arresto della protagonista. Gradualmente scopriamo il suo mondo, un mondo fatto di amicizie, studio, feste, primi amori, come quello di qualsiasi ragazza, e insieme a lei riviviamo il suo dramma, fino a scoprire la verità che la sua memoria ha cancellato a causa dello shock subito. Quella che prende forma pagina dopo pagina è un’esperienza dolorosa e intensa che, attingendo soprattutto dalla realtà, ci parla di violenza e della difficoltà di sopravvivere a certi traumi, conservando il proprio equilibrio. Non entro nel merito per evitare spoiler, lascio a voi il compito di scoprire cosa è accaduto a Mel e come questo l’abbia condotta a una condanna a morte (meritata oppure no?), anche perché la sua è una vicenda che affronta tematiche di grande attualità, merita di essere esplorata e fornisce davvero interessanti spunti su cui riflettere. Lo stile asciutto ma avvincente riesce a trasmettere emozioni senza troppi giri di parole. I vari personaggi, caratterizzati con efficacia riescono a scatenare empatia o repulsione, a seconda dei casi, coinvolgendoci come fossero persone reali. 
Per tutte queste ragioni ho apprezzato il romanzo e l’ho trovato appassionante, rimango dell’idea però che l’etichetta sia fuorviante e mi ha provocato un pizzico di delusione. Lo consiglierei senza riserve a chi ama i New adult, a chi è alla ricerca di una storia ricca di sentimenti, di dolore ma non meno di speranza e amore, ma non agli appassionati di sci-fi. Questo è indubbiamente un ottimo libro ma la fantascienza è un’altra cosa.











Nessun commento:

Posta un commento