Titolo: Outlander- La straniera
Autrice: Diana Gabaldon
Editore: Corbaccio
Pagine: 846
Prezzo: 16,60
Descrizione:
L’anno
è il 1945. Claire Randall, un’infermiera militare, si riunisce al
marito alla fine della guerra in una sorta di seconda luna di miele
nelle Highlands scozzesi. Durante una passeggiata, la giovane donna
attraversa uno dei cerchi di pietre antiche che si trovano da quelle
parti. All’improvviso si trova proiettata indietro nel tempo, di colpo
straniera in una Scozia dilaniata dalla guerra e dai conflitti tra i
clan… nell’anno del Signore 1743. Catapultata nel passato da forze che
non capisce, Claire viene coinvolta in intrighi e pericoli che mettono a
rischio la sua stessa vita e il suo cuore. L’incontro con il giovane e
galante cavaliere scozzese James Frazer la costringe a una scelta
radicale tra due uomini e due vite, in epoche così diverse tra loro.
Ironica, avventurosa, appassionata e molto coraggiosa, Claire è una
straordinaria eroina che conquista il cuore del lettore fin dalle prime
pagine.
L'autrice:
Diana Gabaldon
è nata in Arizona nel 1952. Ha incominciato a scrivere alla fine degli
anni Ottanta per divertimento e per vedere se ne era capace. Nel 1991 ha
pubblicato il suo primo romanzo, La straniera e ha capito che
aveva trovato un nuovo, appassionante mestiere. La saga della Straniera,
pubblicata in Italia da Corbaccio, è stata tradotta in 19 lingue ed è
venduta in 26 Paesi in tutto il mondo.
La mia recensione:
Da
tempo desideravo leggere questo romanzo, mi intrigava la trama, amo il genere e
i vari commenti di quanti già lo avevano letto non facevano che accrescere la
mia curiosità. La nuovissima edizione, proposta da Corbaccio in occasione dell’uscita
della serie TV, mi ha fornito il giusto pretesto per rompere gli indugi e
regalarmi, dunque, questo lungo viaggio nel tempo.
Vi
dirò subito che l’esperienza è stata davvero entusiasmante e che le mie aspettative
sono state più che soddisfatte. Diana Gabaldon, nella sua opera, riesce a
coniugare alla perfezione il fascino irresistibile del time travel con il
Romanticismo dalla R maiuscola ‒ un mix esplosivo per chi ama volare con la fantasia
seguendo il ritmo del cuore. A rendere ancora più vincente il suo progetto
narrativo, contribuisce poi la scelta di un periodo storico di indubbio fascino
cui si somma un’ambientazione da favola. Facendoci compiere un doppio salto
temporale, l’autrice ci trasporta, infatti, nelle Highlands scozzesi del 1743,
alla vigilia della cruenta battaglia di Culloden che vide in sogni dei ribelli giacobiti
infrangersi sullo scoglio di una dura sconfitta.
Ho
parlato di doppio salto perché il punto di partenza non è il nostro presente ma
il periodo della Seconda Guerra Mondiale. Tutto comincia quando Claire,
infermiera inglese, e il marito Frank Randall, ex ufficiale dell’esercito e
storico dell’Università di Oxford, si riuniscono al termine del conflitto, che
li ha allontanati, per concedersi una seconda luna di miele. Durante un’escursione
sulla collina di Craigh na Dun, in prossimità di un cerchio di pietre, si apre
un varco spazio-temporale che trascina la donna indietro di duecento anni.
Claire
si ritrova così, improvvisamente e inspiegabilmente, in un luogo che sembra
essere lo stesso da cui proviene ma in un tempo che, di sicuro, non è il suo. Dapprincipio
pensa di essere finita su un set cinematografico o in una specie di villaggio
in cui è in corso una rievocazione storica, poi si imbatte in un tipo in giubba
rossa che non esita a riconoscere come Jack Randall, nientemeno che l’antenato
di suo marito ‒ su cui l’uomo stava compiendo delle ricerche‒ , e la coincidenza
le fa sorgere il sospetto di essere vittima di uno scherzo o di una potente
allucinazione. Ben presto tuttavia, Claire dovrà arrendersi all’evidenza per
quanto incredibile possa essere: non c’è nessun travestimento e nessuna
messinscena, si trova davvero nel 1743 e non sa come poter tornare indietro.
Da
qui comincia l’avventura, giacché l’apparizione di Claire nel contesto
sbagliato non mancherà di spiazzare anche i legittimi abitanti del loro tempo.
Piombata nel bel mezzo di un inseguimento fra giubbe rosse inglesi e un
manipolo di ribelli scozzesi, la donna verrà sospettata di essere una spia. Prestando
i suoi soccorsi a un ferito, tuttavia, si conquisterà la simpatia e la
momentanea fiducia degli scozzesi che la prenderanno con loro per salvarla dalla
grinfie di Randall. E questo sancirà l’inizio della sua seconda vita.
Impossibilitata
a tornare nel suo mondo, Claire dovrà fare del suo meglio per integrarsi nel
clan che l’ha salvata. Non sarà un’impresa facile perché, se da una parte le
sue conoscenze infermieristiche le consentiranno di ritagliarsi un ruolo come guaritrice
nella comunità conquistandosi la stima di quanti beneficiano del suo operato,
dall’altra alimenteranno il sospetto che sia una strega, ponendola a più
riprese in una situazione di pericolo.
Ma
a marchiare a fuoco il suo soggiorno forzato nel passato sarà l’incontro con un
uomo che diventerà un tassello imprescindibile del suo stesso destino. Si
tratta si Jamie, un ragazzo ribelle su cui pende una grossa taglia, lo stesso
che Cliare ha curato al suo arrivo. Sin da subito il giovane diventerà per lei
un punto di riferimento, poiché per spirito di riconoscenza si assumerà il compito
di proteggerla. Strada facendo però diventeranno molto di più l’uno per l’altra,
al punto che quando Claire avrà l’opportunità di tentare un ritorno al suo
presente, la scelta non sarà più così facile.
Come
accennavo all’inizio, La straniera è
un romanzo ricchissimo di avventura ma che si connota anche per la sua forte
componente romance.
Da
un certo punto, in poi il vero perno su cui ruoterà il plot sarà la travolgente
storia d’amore fra Claire e Jamie, un amore in grado di abbattere qualsiasi
barriera, dalla distanza temporale a quella culturale, e di accogliere
qualsiasi sfida.
La
lettura procede all’insegna di un intenso coinvolgimento emotivo. Prestando
particolare cura alla ricostruzione storica, tanto da farci rivivere in pieno
il fascino dell’epoca, l’autrice dosa con maestria i momenti drammatici e
quelli ironici, quelli passionali e quelli romantici arricchendo la narrazione
di moltissime sfumature, compresa quella erotica che occupa un ruolo tutt’altro
che marginale nell’economia della trama. La caratterizzazione a trecentosessanta
gradi dei personaggi ‒ di quelli secondari quanto dei protagonisti‒ rappresenta
poi un ulteriore punto di forza perché facilita un’immediata empatia.
Se
Claire conquista per la sua prontezza di spirito, per la sua vivacità, per il
suo coraggio e la sua passionalità, proponendosi come una vera e propria eroina moderna, Jamie non può che
stregare le lettrici più romantiche poiché rappresenta un po’ l’incarnazione
dell’eroe da fiaba. Bello, coraggioso, ribelle, fedele… sa essere invincibile
in battaglia quanto tenero nei momenti di intimità.
L’unico
punto di debolezza, dal mio punto di vista, è rappresentato dall’eccessiva
prolissità; spesso la Gabaldon indugia in particolari e descrizioni che
sembrano allungare inutilmente il testo rallentandone il ritmo. Penso che nel
complesso, l’opera avrebbe potuto trarre giovamento da qualche taglio, ciononostante
le digressioni non sono mai tali da suscitare noia. Pur trattandosi di un
volume di oltre ottocento pagine, si lascia divorare con rapidità lasciando
alla fine l’impellente desiderio di leggere anche il seguito.
Ammetto
che il mio primo pensiero a lettura ultimata è stato quello di correre a
comprare il volume successivo per poter riprendere il viaggio e continuare a
sognare con due protagonisti che mi sono entrati nel cuore.
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