Titolo: L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
Autrice: Alice Basso
Editore: Garzanti
Pagine: 280
Prezzo: 14,90
Descrizione:
Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani
nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del
mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano.
Perché Vani ha un dono speciale: coglie l'essenza di una persona da
piccoli indizi e riesce a pensare e reagire come avrebbe fatto lei.
Un'empatia profonda e un intuito raffinato sono le sue caratteristiche. E
di queste caratteristiche ha fatto il suo mestiere: Vani è una
ghostwriter per un'importante casa editrice. Scrive libri per altri.
L'autore le consegna la sua idea, e lei riempie le pagine delle stesse
parole che lui avrebbe utilizzato. Un lavoro svolto nell'ombra. E a Vani
sta bene così. Anzi, preferisce non incontrare gli scrittori per cui
lavora.
Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway, Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva più possibile con nessuno. Per questo sa di doversi proteggere, perché, dopo aver creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei.
E quando il destino fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che le relazioni, come i libri, spesso nascondono retroscena insospettabili. Proprio ora che ha bisogno di tutta la sua concentrazione. Perché un'autrice per cui sta lavorando è stata rapita e la polizia vuole la sua collaborazione. C'è un commissario che ha riconosciuto il suo talento unico e sa che solo lei può entrare nella mente del sequestratore.
Come nel più classico dei romanzi, Vani ha davanti a sé molti ostacoli. E non c'è nessuno a scrivere la storia della sua vita al posto suo: dovrà scegliere da sola ogni singola parola, gesto ed emozione.
L' imprevedibile piano della scrittrice senza nome è il sorprendente esordio di Alice Basso. Una voce nuova, unica, esilarante. Un tributo al mondo dei libri, all'amore che non ha regole e ai misteri che solo l'intuito può risolvere. Una protagonista indimenticabile che vi dispiacerà lasciare alla fine del romanzo.
Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway, Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva più possibile con nessuno. Per questo sa di doversi proteggere, perché, dopo aver creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei.
E quando il destino fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che le relazioni, come i libri, spesso nascondono retroscena insospettabili. Proprio ora che ha bisogno di tutta la sua concentrazione. Perché un'autrice per cui sta lavorando è stata rapita e la polizia vuole la sua collaborazione. C'è un commissario che ha riconosciuto il suo talento unico e sa che solo lei può entrare nella mente del sequestratore.
Come nel più classico dei romanzi, Vani ha davanti a sé molti ostacoli. E non c'è nessuno a scrivere la storia della sua vita al posto suo: dovrà scegliere da sola ogni singola parola, gesto ed emozione.
L' imprevedibile piano della scrittrice senza nome è il sorprendente esordio di Alice Basso. Una voce nuova, unica, esilarante. Un tributo al mondo dei libri, all'amore che non ha regole e ai misteri che solo l'intuito può risolvere. Una protagonista indimenticabile che vi dispiacerà lasciare alla fine del romanzo.
L'autrice:
Alice Basso è nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo
medievale fuori Torino. Lavora in una casa editrice. Nel tempo libero
finge di avere ancora vent'anni e canta in una band di rock acustico per
cui scrive anche i testi delle canzoni. Suona il sassofono, ama
disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a
parlarne.
La mia recensione:
Il
mondo editoriale, non meno della nostra psiche, può essere paragonato a un iceberg:
in cima svettano i bestseller e sotto si celano le fatiche e il duro lavoro di
squadra indispensabili per arrivare al successo, ma scendendo più giù c’è
ancora molto da scoprire. A volte, sul fondo, si annidano oscure caverne in cui strisciano complotti, giochi sleali e
libri costruiti a tavolino ed è là che aleggia anche lo spettro del
ghostwriting.
Se
siete lettori impressionabili, non abbiate timore, non è un horror quello di
cui sto per parlarvi, ma un originalissimo mistery che vi condurrà alla
scoperta di una professione molto particolare, sfidandovi, nel contempo, a
risolvere un giallo davvero insolito, in compagnia di personaggi assolutamente realistici,
eppure incredibilmente bizzarri.
Vani
Sarca, a dispetto del look appariscente che la fa somigliare a Lisbeth Salander,
è una donna ombra. Ghost writer di professione, ha il compito di produrre
bestseller, appunto, che recheranno la firma di qualcun altro. Nessuno deve
sapere che esiste e cosa fa; per il mondo esterno deve restare un fantasma.
Niente di più facile per una persona cinica, sociopatica e camaleontica come lei. Studiare i suoi
clienti, imitarne lo stile e riprodurne le logiche di pensiero, eludendo il
dramma del blocco dello scrittore, per Vani è un gioco da ragazzi; per Enrico
Fuschi una manna dal cielo, giacché grazie alla sua discreta collaborazione le
Edizioni L’Erica realizzano un fatturato da capogiro.
Il
loro sembra essere un sodalizio perfetto e, di fatto lo è, fino a che non si
verificano un paio di incidenti di percorso destinati a creare scompiglio in
redazione, quanto nelle vite stesse di coloro che ci lavorano.
Il
primo incidente si chiama Riccardo
Randi, è il noto scrittore per cui Vani ha scritto il capolavoro Più dritta di una corda di chitarra, ma
che a rigare dritto di suo non ci pensa per niente giacché inizia a flirtare proprio con la sua ghost
writer.
Il
secondo incidente si chiama Bianca
Dell’Arte Cantavilla, ed è la simpatica vecchietta che ha costruito il suo
successo e la sua fortuna economica su Le
cronache angeliche. In effetti lei di Vani non ha avuto bisogno finché gli
angeli le hanno parlato, ma quando la comunicazione con i cieli si è
interrotta, Enrico Fuschi non ha potuto che chiamare in soccorso la sua scrittrice fantasma. In realtà si tratta di un impegno particolarmente gravoso
per la Sarca, forse il primo a metterla seriamente in difficoltà , giacché impiega
un nanosecondo a capire che Bianca non dialoga proprio con nessuno e, pur
avendo edificato la sua stessa carriera sull’imbroglio, non nutre alcuna
simpatia per i venditori di fumo. Questa volta vorrebbe rifiutare, ma il suo
datore di lavoro non è affatto ragionevole quando in ballo ci sono contratti a
parecchi zeri.
Il
tutto sembra risolversi spontaneamente quando la Cantavilla scompare nel nulla,
invece, è proprio a questo punto che la storia comincia. È qui che il destino
della ghost writer si incrocia con quello di Berganza. Cosa possono mai avere da spartire il clone
di Lisbeth Salander e un commissario che sembra saltato fuori da un romanzo di
Chandler?
Ovviamente
lascerò a voi il piacere di scoprirlo. Mi limito solo ad anticiparvi che vi ritroverete
catapultati fra le pieghe di un giallo sui generis che riuscirà a sorprendervi
e incollarvi alla pagina.
Nonostante
l’inizio un po’ lento (ma è una lentezza funzionale alla trama), ho adorato
questo romanzo. L’ho amato tanto perché l’ho trovato originale e coraggioso al
tempo stesso. Rifuggendo i soliti cliché, infatti, l’autrice ci propone una
storia che elude le mode del momento e si pone al di fuori delle logiche
commerciali, avvalendosi di uno stile ricercato ma non ostico, che fa leva sulla
sagacia e valorizza la parola scritta. Una protagonista tanto cinica e antipatica
da entrarci nel cuore e mettere radici; una carrellata di personaggi
decisamente sopra le righe; un’ambientazione marcatamente italiana; una duplice
tematica di cui poco si parla ma che
scotta; una trama rocambolesca, a tratti
surreale, in cui l’happy end non manca, ma non è affidato allo scontato successo
di una liason romantica... sono alcuni degli elementi di cui Alice Basso si
avvale per orchestrare il plot, imprevedibili proprio come il piano della sua
scrittrice senza nome e, a mio parere, perfetti per fare centro e
regalarci una sana ventata di novità.
Ciao!! Non conoscevo questo romanzo, sembra essere davvero carino!
RispondiEliminaUn bacione,
Stefania
http://spiritolibro.blogspot.it
E' bellissimo e davvero diverso dal solito. Grazie per la visita!
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