Titolo: L'amore arriva sempre al momento sbagliato
Autore: Brittany C. Cherry
Editore: Newton Compton
Pagine: 320
Prezzo cartaceo: 9,90
Prezzo eBook: 4,99
Descrizione:
Ashlyn Jennings è una studentessa modello. Ama follemente leggere, soprattutto i drammi di Shakespeare, dentro i quali, spesso, cerca risposte alle domande che la vita le pone. E adesso di punti interrogativi ne ha molti, dato che ha appena perso sua sorella gemella e, come se non fosse abbastanza, sua madre è caduta in una grave depressione. Ashlyn deve andare a vivere con suo padre e la sua nuova famiglia nel Wisconsin. La devasta anche solo l’idea di trascorrere l’ultimo anno di scuola lontana dai compagni di classe, ma non può che fare le valigie. In viaggio verso la sua nuova casa incontra per caso Daniel Daniels, un uomo distrutto. Lui ha subìto due grandi perdite nella sua vita e sta cercando di rimettersi in sesto. Pensa a tutto meno che a trovare l’amore, ma l’incontro con Ashlyn è qualcosa che va oltre le semplici leggi della chimica. Entrambi cercano di dimenticare quello che hanno provato quel giorno, finché non si “scontrano” a scuola, dove essere allieva e professore non facilita affatto le cose…
La mia recensione:
Quella di cui vi parlo oggi è
una storia di amore e di abbandono. Si apre con una ferita insanabile: Ashlyn
ha appena partecipato al funerale di sua sorella gemella, Gabby, che adorava. È distrutta, ma quel che
ancora non sa è che sta per subire un ulteriore abbandono. La madre, alcolista,
non si sente più in grado di prendersi cura di lei, così ha deciso di affidarla
al padre che a malapena conosce.
Henry – lo chiama per nome proprio
perché non riesce nemmeno a considerarlo un papà – vive nel Wisconsin e si è formato una nuova famiglia.
Seguirlo, per Ashlyn, non significa solo andare a vivere con un perfetto
sconosciuto, ma lasciare Chicago, i suoi amici, la sua scuola, le sue
abitudini.
Insomma, una svolta radicale
che mai avrebbe voluto. A darle conforto in questa situazione tanto difficile è
solo un bizzarro lascito di Gabby: una lista e una pacco di lettere che ha
preparato per lei quando ha compreso di non avere più molto tempo da vivere.
La lista contiene un elenco
di cose da fare assolutamente, dalle più banali, come partecipare a una festa e ubriacarsi, alle
più importanti, come innamorarsi seriamente di qualcuno o trovare un
amico. Una serie di esperienze,
ordinarie forse, ma alle quali Gabby, morta giovanissima, ha dovuto in parte
rinunciare. Il suo, suona subito come un invito all’amata sorella a non
lasciarsi andare, a non farsi sopraffare dal dolore, a non dare mai nulla per
scontato e ad andare avanti, nella consapevolezza che la vita è un dono
meraviglioso, un dono che non va sprecato.
Le lettere sono vincolate
alla lista, perché ce n’è una per ogni voce in elenco: Ashlyn potrà leggere il
contenuto di ciascuna solo dopo aver
assolto al compito impartito al punto corrispondente.
Lo strano regalo diviene una
sorta di àncora per Ashlyn, qualcosa che la sprona a non cedere, che le
fornisce un piccolo scopo e la fa sentire meno sola. Benché fisicamente Gabby
non ci sia più, attraverso quelle lettere continua a farle sentire la sua voce
e a infonderle la forza che le manca.
L’elenco di cose da fare
scandisce un po’ la scaletta del romanzo, oltre a rappresentarne uno dei
maggiori punti di forza. Personalmente ho trovato stupendo questo espediente
narrativo che risuona per tutto il libro come un bellissimo inno alla vita.
Il conseguimento di ciascun
obiettivo, ovviamente, va ad intrecciarsi con le novità che irrompono
nell’esistenza di Ashlyn a partire dal trasferimento: l’arrivo in una città
sconosciuta, l’ingresso nella nuova casa, il rapporto burrascoso con il padre
che non c’è mai stato, la scoperta di una famiglia allargata che comprende due
ragazzi della sua età – Hailey e Ryan –, l’approccio con la nuova scuola e… l’incontro con un
ragazzo speciale, un ragazzo che sin da subito le fa battere il cuore.
Il “principe” in questione si
chiama Daniel e, ben presto, la storia d’amore che lo vedrà protagonista
insieme ad Ashlyn, diviene il fulcro del romanzo stesso. Benché il dialogo con
la sorella defunta e l’inserimento nella nuova famiglia continuino a occupare
un ruolo importante nella trama, superata una prima parte introduttiva, la
componente romance prende il sopravvento. Daniel è un ragazzo con un bagaglio
di esperienze molto drammatiche alle spalle, anche lui ha subito delle gravi
perdite, ha sofferto e soffre. Grazie a una narrazione che procede a pov
alternati – quello
di Ashlyn e quello di Daniel, appunto – abbiamo modo di conoscere
nei dettagli i trascorsi di entrambi i protagonisti e di riconoscerli, senza
grandi difficoltà, come anime affini. Daniel e Ash hanno tantissime cose in
comune, dalle brutte esperienze alla passione sfegatata per la letteratura e per
William Shakespeare in particolare. Purtroppo però, c’è anche qualcosa che li
divide, o che minaccia di farlo: Daniel è il professore di Ashlyn, sicché la
loro sarebbe una relazione proibita.
Riusciranno a rimanere,
legati nonostante tutto?
Dal mio punto di vista è
proprio la parte romance a togliere un po’ di mordente alla storia. Se l’idea
delle lettere di Gabby e della sfida che lancia alla sorella appare originale e
intrigante, altrettanto non si può dire per la relazione sconveniente fra
professore e studentessa e per il modo prevedibile in cui viene gestita. Spesso
i due innamorati mi sono parsi infantili nelle reazioni e nella maniera di
fronteggiare le difficoltà con cui devono misurarsi per stare insieme; inoltre
le parti prettamente romantiche, si sono
rivelate un po’ troppo melense per i miei gusti.
Più che dalla storia d’amore – smielata e un tantino
scontata – mi
sono sentita coinvolta dagli intrecci familiari e dai personaggi secondari.
Commovente e intenso è il rapporto che gradualmente si instaura fra Ashlyn e i
due fratelli acquisiti. Toccanti i vissuti che, a loro volta, Haley e Ryan
portano con sé, in particolar modo quello del ragazzo che fa i conti con la sua
omosessualità non accettata dai genitori.
Una lettura godibile nel
complesso, anche perché l’autrice sa come pizzicare le corde più sensibili e
commuoverci fino alle lacrime. Consigliata soprattutto se avete un’indole
particolarmente romantica e amate le storie d’amore a lieto fine.
Ciao! Il libro l'ho apprezzato abbastanza, nonostante abbia trovato alcune parti troppo tragiche, in particolare un evento che poteva essere benissimo evitato...
RispondiEliminaCiao, ho capito a quale evento ti riferisci, anch'io l'ho trovato un po' fuori luogo, non per la drammaticità ma perché trattato in maniera superficiale. Il vero punto debole, stando ai miei gusti, è che è troppo sdolcinato e poco realistico per diversi aspetti.
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