lunedì 9 maggio 2016

Recensione: L'amore arriva sempre al momento sbagliato


Titolo: L'amore arriva sempre al momento sbagliato
Autore: Brittany C. Cherry
Editore: Newton Compton
Pagine: 320
Prezzo cartaceo: 9,90
Prezzo eBook: 4,99

Descrizione:
Ashlyn Jennings è una studentessa modello. Ama follemente leggere, soprattutto i drammi di Shakespeare, dentro i quali, spesso, cerca risposte alle domande che la vita le pone. E adesso di punti interrogativi ne ha molti, dato che ha appena perso sua sorella gemella e, come se non fosse abbastanza, sua madre è caduta in una grave depressione. Ashlyn deve andare a vivere con suo padre e la sua nuova famiglia nel Wisconsin. La devasta anche solo l’idea di trascorrere l’ultimo anno di scuola lontana dai compagni di classe, ma non può che fare le valigie. In viaggio verso la sua nuova casa incontra per caso Daniel Daniels, un uomo distrutto. Lui ha subìto due grandi perdite nella sua vita e sta cercando di rimettersi in sesto. Pensa a tutto meno che a trovare l’amore, ma l’incontro con Ashlyn è qualcosa che va oltre le semplici leggi della chimica. Entrambi cercano di dimenticare quello che hanno provato quel giorno, finché non si “scontrano” a scuola, dove essere allieva e professore non facilita affatto le cose…

La mia recensione:

Quella di cui vi parlo oggi è una storia di amore e di abbandono. Si apre con una ferita insanabile: Ashlyn ha appena partecipato al funerale di sua sorella gemella, Gabby, che adorava. È distrutta, ma quel che ancora non sa è che sta per subire un ulteriore abbandono. La madre, alcolista, non si sente più in grado di prendersi cura di lei, così ha deciso di affidarla al padre che a malapena conosce.
Henry lo chiama per nome proprio perché non riesce nemmeno a considerarlo un papà vive nel Wisconsin e si è formato una nuova famiglia. Seguirlo, per Ashlyn, non significa solo andare a vivere con un perfetto sconosciuto, ma lasciare Chicago, i suoi amici, la sua scuola, le sue abitudini.
Insomma, una svolta radicale che mai avrebbe voluto. A darle conforto in questa situazione tanto difficile è solo un bizzarro lascito di Gabby: una lista e una pacco di lettere che ha preparato per lei quando ha compreso di non avere più molto tempo da vivere.
La lista contiene un elenco di cose da fare assolutamente, dalle più banali, come  partecipare a una festa e ubriacarsi, alle più importanti, come innamorarsi seriamente di qualcuno o trovare un amico.  Una serie di esperienze, ordinarie forse, ma alle quali Gabby, morta giovanissima, ha dovuto in parte rinunciare. Il suo, suona subito come un invito all’amata sorella a non lasciarsi andare, a non farsi sopraffare dal dolore, a non dare mai nulla per scontato e ad andare avanti, nella consapevolezza che la vita è un dono meraviglioso, un dono che non va sprecato.
Le lettere sono vincolate alla lista, perché ce n’è una per ogni voce in elenco: Ashlyn potrà leggere il contenuto di ciascuna solo dopo aver  assolto al compito impartito al punto corrispondente.
Lo strano regalo diviene una sorta di àncora per Ashlyn, qualcosa che la sprona a non cedere, che le fornisce un piccolo scopo e la fa sentire meno sola. Benché fisicamente Gabby non ci sia più, attraverso quelle lettere continua a farle sentire la sua voce e a infonderle la forza che le manca.
L’elenco di cose da fare scandisce un po’ la scaletta del romanzo, oltre a rappresentarne uno dei maggiori punti di forza. Personalmente ho trovato stupendo questo espediente narrativo che risuona per tutto il libro come un bellissimo inno alla vita.
Il conseguimento di ciascun obiettivo, ovviamente, va ad intrecciarsi con le novità che irrompono nell’esistenza di Ashlyn a partire dal trasferimento: l’arrivo in una città sconosciuta, l’ingresso nella nuova casa, il rapporto burrascoso con il padre che non c’è mai stato, la scoperta di una famiglia allargata che comprende due ragazzi della sua età Hailey e Ryan , l’approccio con la nuova scuola e… l’incontro con un ragazzo speciale, un ragazzo che sin da subito le fa battere il cuore.
Il “principe” in questione si chiama Daniel e, ben presto, la storia d’amore che lo vedrà protagonista insieme ad Ashlyn, diviene il fulcro del romanzo stesso. Benché il dialogo con la sorella defunta e l’inserimento nella nuova famiglia continuino a occupare un ruolo importante nella trama, superata una prima parte introduttiva, la componente romance prende il sopravvento. Daniel è un ragazzo con un bagaglio di esperienze molto drammatiche alle spalle, anche lui ha subito delle gravi perdite, ha sofferto e soffre. Grazie a una narrazione che procede a pov alternati quello di Ashlyn  e quello di Daniel, appunto abbiamo modo di conoscere nei dettagli i trascorsi di entrambi i protagonisti e di riconoscerli, senza grandi difficoltà, come anime affini. Daniel e Ash hanno tantissime cose in comune, dalle brutte esperienze alla passione sfegatata per la letteratura e per William Shakespeare in particolare. Purtroppo però, c’è anche qualcosa che li divide, o che minaccia di farlo: Daniel è il professore di Ashlyn, sicché la loro sarebbe una relazione proibita.
Riusciranno a rimanere, legati nonostante tutto?
Dal mio punto di vista è proprio la parte romance a togliere un po’ di mordente alla storia. Se l’idea delle lettere di Gabby e della sfida che lancia alla sorella appare originale e intrigante, altrettanto non si può dire per la relazione sconveniente fra professore e studentessa e per il modo prevedibile in cui viene gestita. Spesso i due innamorati mi sono parsi infantili nelle reazioni e nella maniera di fronteggiare le difficoltà con cui devono misurarsi per stare insieme; inoltre le parti  prettamente romantiche, si sono rivelate un po’ troppo melense per i miei gusti.
Più che dalla storia d’amore smielata e un tantino scontata mi sono sentita coinvolta dagli intrecci familiari e dai personaggi secondari. Commovente e intenso è il rapporto che gradualmente si instaura fra Ashlyn e i due fratelli acquisiti. Toccanti i vissuti che, a loro volta, Haley e Ryan portano con sé, in particolar modo quello del ragazzo che fa i conti con la sua omosessualità non accettata dai genitori.
Una lettura godibile nel complesso, anche perché l’autrice sa come pizzicare le corde più sensibili e commuoverci fino alle lacrime. Consigliata soprattutto se avete un’indole particolarmente romantica e amate le storie d’amore a lieto fine.




2 commenti:

  1. Ciao! Il libro l'ho apprezzato abbastanza, nonostante abbia trovato alcune parti troppo tragiche, in particolare un evento che poteva essere benissimo evitato...

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    1. Ciao, ho capito a quale evento ti riferisci, anch'io l'ho trovato un po' fuori luogo, non per la drammaticità ma perché trattato in maniera superficiale. Il vero punto debole, stando ai miei gusti, è che è troppo sdolcinato e poco realistico per diversi aspetti.

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