Titolo: Quando tutto il mondo
dorme
Titolo originale: When all the world sleeps
Autore: J.A. Rock & Lisa
Henry
Traduttrice: Raffaella Arnaldi
Editore: Triskell
Genere: Bdsm, Contemporaneo
Lunghezza: 381 pagine
Prezzo: € 6,99
Descrizione:
Daniel Whitlock è terrorizzato
all’idea di addormentarsi. E non senza motivo: è sonnambulo, e non ha coscienza
o memoria delle proprie azioni. Incluso l’aver incendiato la casa di Kenny
Cooper, con lui dentro, dopo che Kenny lo ha pestato brutalmente solo perché
gay. Tornato nella piccola cittadina di Logan dopo aver scontato la sua pena in
carcere, Daniel si isola in una casa nel bosco e ogni sera si incatena al
letto.
Come gli altri abitanti di Logan,
il poliziotto Joe Belman non crede all’assurda linea difensiva di Daniel. Ma
dopo averlo salvato da un incendio di rappresaglia, scopre che il giovane
potrebbe non essere quello che tutti pensano, ovvero un assassino, un bugiardo,
un pazzo drogato. Bel si impegna a tenere sotto controllo Daniel ogni notte,
per il bene della popolazione. Lo trova affascinante, ma cerca di ignorare
questi sentimenti.
Eppure, a mano a mano che Bel
viene attirato nel mondo oscuro di Daniel, scopre che gli piace avere il
controllo. E abbandonarsi a Bel dona a Daniel la sola pace che abbia mai
conosciuto. Ma i demoni non lo lasciano stare, e avrà bisogno che il poliziotto
li uccida una volta per tutte. Sempre che lui sia disposto a rischiare ogni
cosa per stare al suo fianco.
La mia recensione:
I brutti sogni hanno un vantaggio: ci si può svegliare. Ma
se l’incubo, invece, non avesse fine? Se non ci fosse più modo di distinguere
il sonno dalla veglia?
Daniel convive con questo problema da una vita. Affetto da
una grave forma di sonnambulismo, quando si addormenta compie azioni di cui non
ha memoria al suo risveglio: si alza, disegna, esce di casa, incontra persone…
tutto senza esserne consapevole. Il problema è che quando versa in questo
particolare stato di incoscienza non compie solo azioni innocue, è capace anche
di fare del male, a se stesso e agli altri. Dormendo Daniel ha ucciso un uomo,
ovviamente nessuno ha creduto al fatto che non fosse padrone delle proprie
azioni al momento dell’accaduto ed è stato giudicato colpevole. Pur avendo
scontato la sua condanna, è rimasto segnato dal suo gesto. La comunità di Logan
ormai lo addita come uno squilibrato, un criminale, tanto che vive relegato ai
margini.
Kenny, questo il nome della sua vittima, non era un santo, era
un bullo e lo aveva sottoposto a ripetute violenze. Daniel aveva una buona
ragione per odiarlo ma, da sveglio, non sarebbe mai arrivato al punto di ammazzare
qualcuno. Egli stesso è terrorizzato da quello che ha fatto e teme
costantemente di poter commettere altre azioni orribili nel sonno, per questa
ragione si lega quando va a dormire, ricorrendo a mille stratagemmi per
impedirsi di liberarsi. Allo scopo di placare le sue paure e rendersi innocuo,
ricorre anche al dolore, suo irrinunciabile alleato. La sofferenza fisica lo
spossa, gli consente di lasciarsi andare e riposare, cosicché se la provoca o
tenta di procurarsela attraverso relazioni sado-maso.
Bel è un poliziotto, come tutti a Logan considera Daniel un
criminale, seppure molto attraente, e da quando è tornato in libertà lo
sorveglia per evitare che commetta altri reati. Una notte salvandolo da un
incendio, probabilmente appiccato dagli amici di Kenny desiderosi di vendetta, tuttavia
scopre il suo segreto e comincia ad acquisire una nuova prospettiva sull’intera
situazione. Forse Daniel non ha mai mentito sul suo sonnambulismo e sul fatto
di aver ucciso senza esserne cosciente. Probabilmente non è un mostro ma solo
un ragazzo bisognoso di aiuto e l’agente decide appunto di tendergli la mano.
Sarà l’inizio di un percorso lungo e irto di difficoltà ma
che segnerà nel contempo la nascita di una bella amicizia destinata a sfociare
in un’intensa storia d’amore.
Amare significa aprirsi all’altro, comprendere, ascoltare,
sostenere. In questa caso sarà vero più che mai perché Bel dovrà sfidare l’ignoto
rappresentato dal particolarissimo disturbo di Daniel, dovrà imparare a
conoscerlo e a gestirlo, il che significherà anche scendere a patti e accettare
il complesso rapporto che il ragazzo ha con il dolore.
La componente sado-maso gioca un ruolo fondamentale ma, di
fatto, il romanzo si connota come un BDSM insolito giacché qui non siamo in
presenza di una coppia che trae piacere da certe pratiche sessuali. Daniel non
ricerca la sofferenza per godere, in realtà non è qualcosa che lo eccita e
nemmeno gli piace, semplicemente la utilizza per lenire il suo disagio, per
tenere sotto controllo il Mr. Hyde
che alberga nella sua psiche e che gli fa paura; lo utilizza “per trovare un
centro, per andare avanti. Per prendere e dare, e non essere solo in trappola”.
Attraverso una trama appassionante e per molti aspetti originale,
le autrici affrontano tematiche delicate come il bullismo, l’emarginazione, il
disturbo psichico, individuando nell’amore uno strumento di catarsi, di cura,
una porta attraverso cui dischiudere una gabbia fatta di solitudine e tristezza
e conquistare la libertà.
A dispetto del taglio dark romance con cui si annuncia
questa storia, a prevalere sono sensualità e dolcezza. Dolcissimo e fragile
appare Daniel una volta che si penetra nel suo mondo e ci comincia a
comprendere il suo calvario, ma sensibile e tenero si rivela pure Bel, capace a
differenza di tutti gli altri di non lasciarsi condizionare dal pregiudizio e
di arrischiarsi oltre le apparenze.
Bellissimo è poi il finale che, pur regalando ai due
protagonisti un meritato happy end, rimane molto realistico e, lungi dall’apparire
come il definitivo coronamento di una fiaba, si preannuncia come un nuovo
inizio.
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