domenica 5 agosto 2012

Anteprima: Follia profonda

In libreria ad Agosto 2012
Titolo: Follia profonda
Autore: Wulf Dorn
Editore: Corbaccio
Pagine: 450
Prezzo: 17,60
La stessa clinica in cui è ambientata La psichiatra, 120.000 copie vendute
Lei è una stalker. Ama. Attende. uccide

Descrizione:
Un mazzo di rose rosse senza biglietto. Regali sulla porta di casa. Lettere sotto il tergicristallo…Lo psichiatra Jan Forstner è oggetto delle attenzioni insistenti di una sconosciuta. All’inizio pensa si tratti dei sentimenti innocui di una paziente. Ma quando un amico giornalista, che stava per fargli delle rivelazioni sconvolgenti che lo riguardano da vicino, viene trovato barbaramente ucciso, Forstner capisce di essere il bersaglio finale di una pazza omicida. Una stalker che non si ferma davanti a nulla pur di ottenere ciò che vuole…
L'autore:
Wulf Dorn è nato nel 1969. Ha studiato lingue e per anni ha lavorato come logopedista per la riabilitazione del linguaggio in pazienti psichiatrici. Vive con la moglie e il gatto vicino a Ulm, in Germania. Dopo aver scritto alcuni racconti si è dedicato alla stesura del suo primo romanzo, La psichiatra, che è diventato un bestseller da centoventimila copie grazie al passaparola dei lettori (www.lapsichiatra.it)
Hanno scritto de La psichiatra:
«L’esordiente Dorn, best seller da oltre 100mila copie in Germania, mostra di conoscere la paura»
[Maurizio Bono – La Repubblica]

«Dorn è un profondo conoscitore di sindromi e stati emotivi devianti»
[Piero Soria – TTL]

«Un lungo viaggio nei territori del disagio mentale, un’esplorazione dei luoghi più oscuri, torbidi e perturbati dell’animo umano»
[Francesco Fantasia – Il Messaggero]

«Dorn è bravissimo a farci vivere l’incubo della protagonista con colpi di scena che ribaltano le convinzioni del lettore per condurlo a un finale scioccante»
[Antonella Fiori – Metro]

«Un’indagine tra gli abissi della psiche, tra atmosfere che ricordano i videoclip del David Bowie più decadente, lo Stephen King di Misery non deve morire e il più ossessivo David Lynch»
[Gian Paolo Serino – D La Repubblica delle donne]

 

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