mercoledì 31 ottobre 2012

Recensione: Fragili e preziose

Titolo: Fragili e preziose
Autrice: Megan Hart
Editore: Harlequin Mondadori
Prezzo: 9,90 euro

Descrizione:
Fragili e preziose, le rose hanno bisogno di cura e attenzione per crescere. Nel giardino di Gilly le rose non fioriscono mai, lei non ha tempo per loro né per se stessa, sovrastata dalle esigenze della propria famiglia, dai pianti ininterrotti dei figli, dalle aspettative degli altri che la soffocano lentamente, togliendole un po' d'aria ogni giorno. Ma proprio nel momento in cui crede di non farcela più, si ritrova con un coltello alla gola. Il suo primo pensiero è che finalmente potrà avere un po' di tregua. Ora qualcuno dovrà salvare lei. Segregata in una casupola circondata solo da neve, con un rapitore sempre meno folle e sempre più umano, le ci vorranno forza e coraggio per non dimenticare che quest'uomo è sull'orlo di un baratro, e che se non starà attenta potrebbe cadere insieme a lui, come una rosa nella neve.

L'autrice:
Megan Hart. Ama scrivere storie che spaziano dal genere romantico all'erotico per arrivare al suspense. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e riscontra allo stesso tempo un grande successo tra il pubblico dei lettori.

La mia recensione:

Una bella casa con il giardino, un marito innamorato, due bambini sani e meravigliosi. È tutto ciò che Gill ha sempre sognato ma adesso che il sogno è diventato realtà non riesce a sentirsi completamente felice. Soffocata nel ruolo di moglie e di madre avverte il peso delle mille incombenze quotidiane. Il bucato da fare, i pianti dei figli che non cessano mai di reclamare attenzioni, la cena da preparare, le bollette da pagare… le giornate sembrano tutte uguali, frenetiche e troppo corte, non le concedono mai qualche minuto da dedicare a se stessa. Pur amando immensamente la sua famiglia, sempre più spesso, Gill si sorprende ad agognare una tregua.
E quella tregua giunge anche se in maniera del tutto inaspettata.
È un giorno come tutti gli altri. Gill è in giro a bordo della sua auto per sbrigare le solite faccende quando uno sconosciuto si intrufola nell’abitacolo e le pianta un coltello alla gola.
Dovrebbe urlare, tentare di scappare, invece rimane irretita. La cosa più strana però è che non è solo il terrore a paralizzarla. Una volta messi in salvo i suoi bambini e rimasta sola con il suo sequestratore, la donna prova un inspiegabile senso di sollievo.
Non sa dove è diretta né cosa la aspetta ma comprende che la mattina seguente non dovrà alzarsi in preda all’ansia di soddisfare i continui bisogni dei suoi figli e le pressanti richieste del marito. Questa volta toccherà a qualcun altro preoccuparsi per lei.
È una follia, eppure Gill si sente leggera tanto da rinunciare alle ben due opportunità di fuga che le si presentano.
Di lì a poco si ritroverà segregata in una casetta sperduta nei boschi in compagnia di un uomo che ha tutta l’aria di essere uno psicolabile. Todd, è così che si chiama il sequestratore, non sembra avere intenzione di farle del male. Si mostra gentile con lei, le procura abiti puliti e persino uno spazzolino. Non la lega, non la imbavaglia, si limita a privarla delle scarpe perché non possa fuggire. Stando a quel che dice, non era sua intenzione rapirla, voleva solo rubarle la macchina ma la situazione gli è sfuggita di mano. Ora la donna lo ha visto, sa come si chiama e non può più lasciarla andare. Se ciò non bastasse, una fitta nevicata sta rendendo la zona impraticabile. In breve entrambi saranno bloccati in quel rifugio che per tutti e due si trasformerà in una prigione. Imparare a conoscersi e confrontarsi diventerà inevitabile. 
Sebbene le premesse possano lasciare presagire un certo sviluppo, a partire da qui la storia si evolve in modo inatteso e niente affatto banale. Il romanzo si rivela un’autentica sorpresa, gradualmente  cattura il lettore nelle sue spire e lo travolge in un turbine di emozioni contrastanti.
La prigionia costringe la protagonista all’introspezione. Libera da oneri e responsabilità, Gill comincia a guardare dentro se stessa. Attinge i ricordi dal pozzo della sua memoria ripercorrendo il filo della sua esistenza. Rivive il rapporto conflittuale con la madre, le sue angosce, le sue paure, ridisegna i confini dei suoi bisogni e delle sue aspettative.
Contemporaneamente impara a conoscere Todd, scopre i segreti e gli orrori che si annidano nel suo vissuto e, pian piano lo riscopre sempre meno folle e sempre più umano. 
Non c’è spazio per le favole tra queste pagine. Non ci sono svolte romaniche né soluzioni improbabili. La vicenda coinvolge per il suo realismo e per lo stesso motivo colpisce come un pugno allo stomaco.
Man mano che conosce Todd, Gill si rende conto di non riuscire a odiarlo ma nonostante ciò non può nemmeno nutrire buoni sentimenti nei suoi confronti. Vorrebbe tornare alla sua vita senza fargli del male e allo stesso modo l’uomo vorrebbe poter lasciare andare lei senza subire terribili conseguenze ma, entrambi sanno che è impossibile.
La trappola in cui sono caduti non è solo fisica, è mentale, è una morsa che stritola i sentimenti, che aggredisce con le contraddizioni e la ruvidezza della realtà e cionondimeno lascia fluire strani rivoli di delicatezza.
Immedesimarsi in Gill è un atto immediato. Penso che qualsiasi donna possa facilmente identificarsi in lei riuscendo a comprenderne persino la follia. Non più difficile, tuttavia, è provare empatia per Todd al punto che si finisce per soffrire, per piangere e sorridere con lui, per affezionarglisi nonostante tutto.
Leggere questo libro è come compiere un viaggio nei recessi dell’animo umano e arricchirsi, strada facendo, di suggestioni che non svaniscono con l’ultima pagina.
Fragili e preziose sono le rose, come le piccole-grandi gioie che la vita ci offre ogni giorno, come le cose semplici che spesso diamo per scontate, come le stesse spine che ci rendono più consapevoli e più forti.
Fragili e preziose sono le parole che compongono questo romanzo nel ricordarci quanto importante sia prenderci cura di quello che amiamo anche se fa sanguinare.











 

2 commenti:

  1. Miriam, recensione straordinaria :) Lo devo leggere da qualche settimana ed ero in cerca di un input!

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    1. Grazie! Sono curiosa di sapere poi cosa ne pensi, io l'ho trovato davvero coinvolgente!

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