domenica 22 settembre 2013

Atmosphere Libri: in libreria dal 25 settembre 2013

In libreria dal 25 settembre 2013

Titolo: Alla ricerca di Fatima
Autore: Ghada Karmi
Editore: Atmosphere Libri
Pagine: 420
Prezzo: 18,00 euro

Chi ha apprezzato e si è commosso leggendo Ogni mattina a Jenin di Susan Abulhawa, non può restare insensibile di fronte alla storia dei palestinesi costretti a lasciare la propria terra dopo la nascita dello stato di Israele e a vivere la triste condizione di “senza patria”. 
Pochissimi palestinesi della diaspora hanno scritto memorie così intime
come Ghada Karmi con il resoconto sincero della sua vita.
 
Descrizione:
Alla ricerca di Fatima: una storia palestinese narra la vita di Ghada Karmi, medico palestinese, che trascorre l’infanzia in un sobborgo benestante di Gerusalemme con due fratelli, i genitori e il cane Rex, affidata alle cure della domestica Fatima. Quando la famiglia è costretta a fuggire in Inghilterra a causa delle crescenti violenze degli ebrei nei confronti della popolazione araba, Ghada deve imparare a convivere con la perdita progressiva e definitiva del paese in cui è nata, sostituito da Israele. L’impatto con l’Inghilterra non è troppo traumatico: la scelta di privilegiare l’identità inglese è naturale e all’inizio risolutiva. Quando, ormai laureata in medicina, sceglie di sposare un inglese, Ghada difende il suo matrimonio agli occhi della famiglia tradizionalista e giudicante, difendendo allo stesso tempo la fittizia identità inglese che ha attribuito a se stessa e rifiutando in toto quella araba. Ma ben presto le contraddizioni di una tale decisione esplodono in tutta la loro violenza: durante la guerra dei Sei giorni Ghada farà i conti con l’indifferenza, o addirittura l’ostilità, di tutti quelli che credeva vicini, marito incluso. Consapevole di non potersi più nascondere e convinta di dover cercare se stessa scavando nel passato, Ghada si getta anima e corpo nell’impegno politico, quasi cercasse un’assoluzione per aver trascurato la storia del suo popolo: negli anni Settanta inizia a lottare per far sentire la voce dimenticata degli esuli palestinesi, si reca nei campi profughi dove lavora come medico, e alla fine va a vivere in Siria. Finché comprende che nemmeno quello è il suo posto: perché la vita in Inghilterra non può essere cancellata con un colpo di spugna. Incapace di sentirsi “a casa” dovunque provi, Ghada decide alla fine di visitare i luoghi della sua infanzia, “tornando” in Israele (e alla vecchia casa di Qatamon) utilizzando il suo passaporto inglese. Solo dopo questo viaggio capirà che non esiste per lei alcun posto dove fermarsi: che non sarà mai un’inglese, non potrà mai tornare in Palestina, e non appartiene per intero nemmeno al mondo arabo. E proprio questo senso di sradicamento, condiviso da migliaia di palestinesi, la spinge a raccontare la storia dei moltissimi uomini e donne privati, come lei, del proprio paese e del proprio futuro.

Hanno detto di questo libro:
 
«Il risultato più straordinario raggiunto da Ghada Karmi è l’umanizzazione della vicenda palestinese. L’esperienza dello sradicamento e l’esilio hanno conseguenze psicologiche durature che, come gli ebrei sanno bene, non sempre sono guarite o lenite dal tempo. Abbiamo bisogno di racconti controcorrente come questo, perché ormai sappiamo che ignorando il dolore e i diritti altrui non compiamo solo una scelta parziale, ma anche pericolosa». Independent

«Vista la situazione politica attuale, si può dire che questo libro esca con un tempismo perfetto… Leggerlo potrebbe aiutare qualcuno a sbrogliare un po’ la matassa intricata della storia mediorientale». Ahdaf Soueif - Times literary supplement

«Un’analisi acuta, coraggiosa, onesta e sempre godibile». Economist

Titolo: Là dove entra la luce
Autore: Gabriel Michael Vosgraff Moro
Editore: Atmosphere Libri
Pagine: 240
Prezzo: 16,00 euro
Una storia di lussuria, gelosia e amore sfortunato in un grande romanzo storico ambientato nella Venezia del Cinquecento.

Descrizione:
Venezia, anno 1524: il nobile e antisemita Don Gabriel Moro viene condannato a morte per sodomia e decapitato. È la storia di un triangolo amoroso tutto al maschile. La voce narrante è quella di Tadzio, un nano ormai stremato dalla malattia che, dal letto dell’enorme palazzo vuoto una volta appartenuto al suo signore Don Gabriel Moro, riporta la storia della sua vita in un diario e nello stesso tempo la recita ad alta voce, come una confessione, a una misteriosa e oscura figura che compare al suo fianco, forse la Morte stessa. Là dove entra la luce è una storia d’amore, odio, tradimento e gelosia che si svolge nella cornice storica della nascita del ghetto a Venezia nel 1516 e della questione ebraica. Don Gabriel Moro è un personaggio realmente esistito, con un ruolo di rilievo a Venezia e noto per la sua avversione alla presenza degli ebrei in città, ma nel romanzo finisce per innamorarsi proprio del giovane ebreo che ha rubato il cuore anche a Tadzio. È una cupa storia di sentimenti forti, ma anche un romanzo storico abbastanza accurato e un romanzo filosofico, che indugia sulle nuove scoperte del Cinquecento, sulle nuove concezioni del mondo che cominciano a delinearsi, sull’amore per la scienza e la conoscenza, sul potere della parola e della letteratura come creatrici di verità, ma anche sulla loro inevitabile inaffidabilità.

Hanno detto di questo libro:

«[…] dopo il debutto letterario nel 2006 con l’originale Autobahn [Gabriel Michael Vosgraff Moro] propone il suo secondo romanzo, che mi auspico rappresenterà il suo grande successo letterario. Si spera anche a livello internazionale». DAGBLADET
 
«Questa è innegabilmente Letteratura: una bella lingua, chiari riferimenti letterari in un racconto dall’apparenza tragica e sobria; un libro che ti afferra fin dal primo momento e non si sa quando lascerà la presa”. UNIVERSITAS
 
«Il romanzo combina il tradizionale racconto d’avventura, in cui la narrazione incalza pagina dopo pagina, con gli esiti più aperti del romanzo moderno. Tutto ciò ci invita a elogiare Gabriel Moro per il suo grandioso lavoro. Là dove entra la luce ha tutte le qualità per portarlo alla grande affermazione letteraria». KLASSEKAMPEN

Nessun commento:

Posta un commento