venerdì 8 settembre 2017

Recensione: La strada verso casa

Titolo: La strada verso casa
Titolo originale: A Way Home
Serie: Gay Amish #3
Autrice: Keira Andrews
Traduttrice: Chiara Fazzi
Editore: Triskell
Lunghezza: 250 pagine
Genere: Contemporaneo
Prezzo: € 5,99

Descrizione:
Tornare alle loro radici Amish li aiuterà a ritrovare la fiducia l’uno nell’altro? 
Isaac e David non credevano che sarebbero mai tornati al mondo degli Amish. Ma quando il fratello minore di Isaac si ammala di cancro, i due non esitano a tornare a casa. Dopo che insicurezza e paura si sono insinuate tra loro, a San Francisco, la loro relazione è in crisi e David è deciso a sistemare le cose. Se pensavano che destreggiarsi nella vita "Inglese" fosse difficile, tornare a Zebulon sarà ancor più complicato.
Le loro famiglie vogliono disperatamente riportarli all'ovile e le pressioni della comunità aumentano. Isaac e David desiderano un futuro insieme ma, giorno dopo giorno, nascondere la verità sulla loro vera natura si fa sempre più difficile. Sono intrappolati fra due mondi e, se non fanno attenzione, questo rischierà di dividerli ancora di più.
Riusciranno Isaac e David a tornare l'uno dall'altro e a trovare un posto da chiamare casa?

La mia recensione:
Isaac e David sono a un punto cruciale della loro tormentata storia d’amore. Dopo aver lasciato Zebulon, stanno tentando di abituarsi alla vita in città.  Sebbene la libertà abbia un sapore dolcissimo e la possibilità di amarsi alla luce del giorno sia inebriante, la loro strada resta comunque in salita. Tante le tentazioni, le insicurezze, le novità con cui i due ragazzi, cresciuti in un microcosmo per certi versi ovattato, devono confrontarsi. Il loro sentimento sarà forte abbastanza da resistere all’impatto col mondo fuori o è destinato a scoppiare come una bolla di sapone?
L’interrogativo che ci aveva lasciati col fiato sospeso al termine del secondo volume torna a farsi pressante nel capitolo conclusivo della serie.
Il rapporto fra i protagonisti è in crisi quando vengono chiamati ad affrontare una nuova prova: Isaac viene informato dai genitori che il fratello, Nathan, è malato di cancro; solo un trapianto di midollo osseo potrebbe salvarlo, così chiedono a lui e al fratello Aaron (ugualmente bandito dalla comunità Amish), di raggiungerli per effettuare i test di compatibilità.
I due fratelli non esitano a rispondere all’appello e partono. Dal suo canto, David decide di seguire il compagno, non solo perché desidera essergli vicino in un momento difficile, ma perché, poco prima della partenza, hanno avuto un momento di incomprensione e avverte l’esigenza di fare chiarezza.
In un certo senso è come se il nastro si riavvolgesse e la storia tornasse al punto di partenza, giacché Isaac e David, loro malgrado, dovranno ritornare a casa e affrontare le rispettive famiglie.
Cosa succederà ora che hanno avuto un assaggio di quella che può essere la vita fra gli Inglesi?
Prevarrà la nostalgia per quel che si sono lasciati alle spalle o la voglia di mettersi in gioco e proseguire su un cammino, indubbiamente irto di difficoltà ma libero dalle assurde imposizioni dell’Ordnung?
Di certo, i loro genitori sono determinati a convincerli di aver commesso un terribile peccato e sono pronti a far di tutto perché i due giovani si pentano e tornino sulla retta via.
Mantenendo lo stesso livello qualitativo dei libri precedenti e rinnovando le emozioni che ne avevano scandito la lettura, l’autrice, di nuovo, ci accompagna alla scoperta della comunità Amish, delle sue regole, dei suoi valori, ma nondimeno della sua intolleranza verso il diverso, narrandoci le difficoltà di un amore impossibile. In questa fase il confronto è aperto: Isaac e David, dopo aver trascorso un periodo in città, osservano il loro vecchio mondo con occhi nuovi. La semplicità della vita Amish, l’aria pulita, la tranquillità della campagna, unitamente agli affetti cui hanno dovuto rinunciare, rappresentano un forte elemento di richiamo. Tuttavia, ora riescono a vedere con chiarezza anche i limiti che vivere secondo certi precetti comporta. Riescono a dare un senso di concretezza a quel che può significare la rinuncia agli studi, il rifiuto ostinato di qualsiasi strumento tecnologico e persino dei vantaggi che il progresso scientifico in campo medico può garantire. Da questo punto di vista, il caso di Nathan sarà emblematico poiché le opportunità offerte dalla medicina per curarlo e regalargli una chance di sopravvivenza si scontreranno a muso duro con le restrizioni imposte dal credo religioso.
Ritrovandosi uniti ad affrontare il muro di ostilità eretto dai loro familiari, Isaac e David avranno altresì occasione di guardare con maggior lucidità dentro se stessi, di analizzare i motivi di crisi della loro relazione e di ricondurli alla giusta dimensione, capendo finalmente quello che davvero vogliono e fino a che punto sono disposti a lottare per ottenerlo.
Seguendo una trama avvincente, in cui trovano spazio anche alcuni colpi di scena, tocchiamo con mano, ancora una volta, la sofferenza causata dall’intolleranza, la contraddizione insita nel fanatismo religioso che in nome di un dio e del massimo bene finisce per causare tanto male e per dividere persone che si amano.
Leggendo si prova rabbia e dolore, vedendo due ragazzi lacerati, costretti a compiere una scelta impossibile: quella fra la persona amata e la famiglia. Ma allo stesso modo, si prova un senso di trionfo nel vederli affrontare la situazione con grande maturità e difendere con coraggio il loro sentimento.
Guidandoci lungo un percorso disseminato di angoscia e tenerezza, Keira Andrews ci sospinge verso un finale dolceamaro in cui l’amore vince, senza tuttavia cedere all’inverosimiglianza di un lieto fine senza macchia. L’epilogo perfetto per una storia che commuove e fa riflettere.  


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