In libreria dal 24 ottobre 2013
Titolo: Mai troppo brava
Autrice: Céline Raphaël
Editore: Cavallo di Ferro
Pagine: 396
Prezzo: 16,00
Suo
padre esigeva la perfezione.
E lei
ha pagato caro l’indifferenza degli adulti.
Descrizione:
Il padre di
Céline è direttore in una fabbrica e, quando la figlia arriva ai due anni, si
mette in testa che la bambina diventerà una piccola pianista prodigio. Così la
sottopone subito a un duro programma di lavoro, tanto che già a otto anni lei
vincerà il suo primo concorso internazionale. Ma qual è il prezzo per tutto
questo?
Sotto gli occhi
della madre che preferisce non vedere, Céline viene maltrattata ad ogni singolo
errore, per quanto insignificante: frustate con la cintura sulla pelle nuda,
capelli strappati, privazione del cibo e di qualunque forma di divertimento,
ore e ore di reclusione in cantina. La ragazzina è costretta a provare al
pianoforte fino a 40 ore a settimana.
Eppure,
nonostante i segni dell’abuso siano evidenti, sembra che nessuno si renda
veramente conto della sua condizione: medico di famiglia, insegnanti, compagni
di scuola, tutti ignorano o sottovalutano la sua sofferenza. Finché
un’infermiera non prende in mano la situazione.
Un diario duro e
violento, che vorremmo relegare solo alla letteratura ma che invade con la sua
forza la nostra realtà quotidiana.
Dottoressa in
Scienze e medico, Céline Raphaël ha
28 anni e combatte la sua battaglia politica per la protezione dell’infanzia. È
impegnata anche nella formazione dei professionisti della Sanità e
dell’Istruzione per il recupero dei bambini che subiscono abusi.
L'autrice:
Hanno detto di questo libro:
«Una strada tutta nuova
per parlare degli abusi sui minori»
Le
Monde
«Un libro aspro che turba nel profondo
e spezza la legge del silenzio»
L’Express
«Un racconto sconvolgente eppure pieno di
dignità,
che sfata il mito per cui i maltrattamenti
infantili
riguardano solo gli indignati»
Marianne
«Le parole della giovane autrice somigliano
alle sinfonie che suonava da piccola»
Paris
Match
«La martire Céline Raphaël ha avuto il
coraggio
di battersi in prima persona, ha iniziato
la sua guerra
per i bambini senza isterie»
Libération
Nessun commento:
Posta un commento