In uscita il 23 gennaio
Titolo: Il bambino del treno
Autore: Paolo Casadio
Editore: Piemme
Pagine: 250
Prezzo: 17,50
Descrizione:
Il casellante Giovanni Tini è tra i
vincitori del concorso da capostazione, dopo essersi finalmente iscritto al
PNF. Un’adesione tardiva, provocata più dal desiderio di migliorare lo
stipendio che di condividere ideali. Ma l’avanzamento ottenuto ha il sapore
della beffa, come l’uomo comprende nell’istante in cui giunge alla stazione di
Fornello, nel giugno 1935, insieme alla moglie incinta e a un cane d’incerta
razza; perché attorno ai binari e all’edificio che sarà biglietteria e casa
non c’è nulla. Mulattiere, montagne, torrenti, castagneti e rari edifici di
arenaria sperduti in quella valle appenninica: questo è ciò che il destino ha
in serbo per lui. Tre mesi più tardi, in quella stessa stazione, nasce Romeo,
l’unico figlio di Giovanni e Lucia, e quel luogo che ai coniugi Tini pareva
così sperduto e solitario si riempie di vita. Romeo cresce così, gli orari
scanditi dai radi passaggi dei convogli, i ritmi immutabili delle stagioni, i
giochi con il cane Pipito, l’antica lentezza di un paese che il mondo e le
nuove leggi che lo governano sembrano aver dimenticato. Una sera del dicembre
1943, però, tutto cambia, e la vita che Giovanni, Lucia e Romeo hanno
conosciuto e amato viene spazzata via. Quando un convoglio diverso dagli altri
cancella l’isolamento. Trasporta uomini, donne, bambini, ed è diretto in
Germania. Per Giovanni è lo scontro con le scelte che ha fatto, forse con
troppa leggerezza, le cui conseguenze non ha mai voluto guardare da vicino. Per
Romeo è l’incontro con una realtà di cui non è in grado di concepire
l’esistenza. Per entrambi, quell’unico treno tra i molti che hanno visto
passare segnerà un punto di non ritorno.
L'autore:
Paolo Casadio. Nato a Ravenna nel 1955,
s’interessa da anni alla lingua, ai racconti e alla storia della sua terra.
Esordisce come coautore con il romanzo Alan Sagrot (Il Maestrale, 2012). La
quarta estate, pubblicata da Piemme, ambientato a Marina di Ravenna nel 1943,
il suo primo romanzo come autore singolo, ha riscosso grande successo di
critica ed è stato insignito di numerosi premi: premio “Ravenna e le sue
pagine 2015”, premio “Il Delfino - Marina di Pisa 2015”, premio letterario
internazionale “Montefiore 2015”, premio speciale opera prima “Cinque
Terre-Golfo dei Poeti 2016”, premio della giuria al concorso internazionale
“Città di Pontremoli 2016”, premio speciale “Cattolica 2016”, premio
letterario “Massarosa” per opera prima, Contropremio “Carver” 2017, Premio
“Francesco Serantini” 2017.
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