Titolo: Torino. Il Guardiano dei Cavalieri
Autore: Ivano Barbiero
Editore: Fratelli Frilli
Pagine: 224
Prezzo: 12,90
Descrizione:
Sul finire degli anni Sessanta una
nevicata eccezionale si abbatte su Torino per cinque giorni, ora nascondendo
ora evidenziando le tracce di una serie di personaggi: dietro l’apparente
normalità delle loro vite, che si intersecano in una rete di relazioni ed
eventi, si nascondono vittime e carnefici. Tutto ha inizio quando Stella riceve
l’incarico di uccidere, al suo arrivo a Porta Nuova, un professore di lettere
appassionato di scienze occulte. Qualcosa però va subito storto e le vittime
diventano due… Ma non solo: Stella diviene a sua volta il bersaglio di un
killer, un uomo solitario e anaffettivo che uccide per sentirsi vivo. In quella
stessa notte qualcun altro morirà in circostanze strane e, alle prime luci
dell’alba, in un prato attiguo al Cimitero Monumentale verranno rinvenute,
sepolte dalle neve, cinque piccole bare bianche disposte a formare un macabro
pentagono. Il commissario Aldo Piacentini, “mammone” e con il vizio di ripetere
mentalmente i sinonimi delle parole pronunciate dagli altri, si mette al lavoro
con la sua squadra per cercare di dipanare la matassa: il ritrovamento di una
strana statuetta raffigurante un monaco sarà determinante per risalire al
movente di una parte delle morti. Ma questo frate esiste realmente? Nei
sotterranei del manicomio di Collegno – particolarmente affollati nella notte
risolutiva – si svelerà l’identità del Guardiano
dei Cavalieri. Elisa e Gianna, due donne a
dir poco particolari, saranno determinanti nell’aiutare Stella a capire chi lo
voleva uccidere e per quale motivo, mentre Piacentini – turbato da una
conoscenza femminile – crederà di aver portato a termine l’indagine. Un noir
insieme d’azione serrata e riflessione su verità scomode, che trascina il
lettore sul manto bianco sporco che copre una città cupa e malinconica.
L'autore:
Ivano Barbiero è nato a San Benedetto Po
(Mantova) il 2 maggio 1952; dall’età di tre anni vive a Torino. Giornalista
professionista, ha lavorato per 35 anni per l’Editrice La Stampa (Stampa Sera,
La Stampa, Torinosette) scrivendo di Spettacoli, Cronaca, Teatro, Arte. Per
vent’anni cronista di nera, dal 1990 al 1992 è stato Presidente del Gruppo Cronisti
del Piemonte e della Valle D’Aosta. Nel 2011 ha curato la mostra storica
fotografica al Borgo Medievale del Valentino “Torino, la città che cambia
(1880-1930)”, visitata da aprile ad ottobre da oltre 180.000 visitatori.
Appassionato di gastronomia, coltiva peperoncini piccanti, oltre ad avere
numerosi esemplari di orchidee e piante grasse. Possiede una collezione di
oltre 300 esemplari di elefantini in miniatura. Da piccolo sognava di riparare
gli orologi dei campanili.
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