Titolo: La ragazza con la pistola
Autore: Amy Stewart
Editore: Baldini+Castoldi
Pagine: 400
Prezzo: 18,50
Descrizione:
New Jersey. 1914. Constance Kopp
non è esattamente la tipica donna del suo tempo. È più alta di quasi tutti gli
uomini che incontra, non è attratta dal matrimonio né dalle faccende
domestiche, e vive isolata dal mondo da quindici anni – da quando, cioè, un
segreto inconfessabile aveva spinto lei e le sue sorelle a lasciare la città
per rintanarsi in una fattoria in campagna. Un giorno, in un incidente
stradale, Henry Kaufman, un uomo potente e senza scrupoli, proprietario di una
fabbrica per la colorazione dei tessuti, distrugge il loro calesse, e la
disputa sui danni presto si trasforma in una guerra dove volano mattoni,
proiettili e minacce.
Quando lo sceriffo la convince a
dargli una mano per obbligare Kaufman ad ammettere le sue responsabilità, si
scopre che Constance ha un vero talento sia nel maneggiare le armi sia nel dare
la caccia ai criminali, tanto che questa sua dote potrebbe aprirle una nuova
strada nella vita: diventare la prima donna vicesceriffo della storia.
Grazie alla sua prosa effervescente
Amy Stewart, partendo da un episodio storico dimenticato, ci fa scoprire
un’indimenticabile eroina: una donna in anticipo non solo sul suo tempo, ma a
volte anche sul nostro.
L’autrice:
Amy Stewart è nata in Texas.
Attualmente vive a Portland con suo marito, Scott Brown, libraio antiquario.
Sono proprietari di Eureka Books, una libreria talmente indipendente da essere
in California mentre loro vivono in Oregon. Appassionata di giardinaggio ha una
predilezione per le piante velenose: il suo giardino è stato incluso tra i
diciotto più strani al mondo. La ragazza con la pistola è il primo libro di una
trilogia con protagonista Constance Kopp e le sue sorelle e diventerà una serie
Tv prodotta da Amazon.
La mia recensione:
Tre sorelle si stanno recando in
città con il loro calesse, per una commissione, quando una macchina sopraggiunge
a tutta velocità mandandole fuori strada. Fortunatamente se la cavano senza subire
gravi danni, ma lo stesso non può dirsi per il loro mezzo di trasporto che
viene completamente distrutto. Nulla di irrimediabile, in ogni caso: l’uomo
alla guida dell’auto è Henry Kaufman, ricco proprietario di una tintoria, ed
essendo colpevole dell’incidente di sicuro non avrà problemi a risarcire i
danni. Almeno questo è ciò che le ragazze pensano, non immaginando di avere a
che fare con un uomo arrogante, scorretto e altamente pericoloso. Non solo
Kaufman nega le sue responsabilità, ma quando Constance Kopp, la maggiore delle
sorelle, gli invia una lettera per sollecitare il pagamento, lui replica con un
messaggio intimidatorio.
Siamo nel New Jersey, nel 1914, ma
alcune dinamiche rimangono invariate nel tempo: i potenti hanno il coltello
dalla parte del manico e se sono loro a macchiarsi di qualche reato ottenere
giustizia non è affatto semplice. Quando le sorelle Kopp, contrariate e
spaventate dall’accaduto, si rivolgono allo sceriffo per risolvere la faccenda,
scoprono che non è per niente semplice: occorrono prove su prove e, soprattutto,
mettere dietro le sbarre una persona facoltosa e temuta – si sospetta che Kaufman sia invischiato nella Mano Nera, una
sorta di cosca mafiosa dell’epoca –
è quasi un’impresa impossibile. Gli uomini come lui, di solito, possono agire
impunemente perché nessuno ha interesse ad averli come nemici.
Constance, tuttavia, è un osso duro
e non si lascia intimorire facilmente. Al suo aspetto imponente – è alta più della
maggiorparte degli uomini che la circondano – corrisponde un temperamento forte e mascolino.
Cresciuta senza un padre e rimasta di recente anche orfana di madre, è abituata
a prendersi cura delle sorelle, con le quali vive in campagna, quasi isolata
dal mondo. Subire in silenzio non le si addice, perciò lungi dal farla desistere
dai suoi propositi, le minacce di Kaufman la istigano a non mollare e far di
tutto per ottenere ciò che le spetta.
Ha inizio così un vero e proprio braccio di ferro che
rappresenterà il fulcro del romanzo e, nello stesso tempo, fornirà l’input per
una svolta imprevista.
La giovane donna comincia a
indagare per proprio conto, allo scopo di fornire allo sceriffo le prove di cui
necessita. Più lei investiga più le lettere minatorie e le azioni si
moltiplicano. La situazione poi si complica quando, indagando, si imbatte in
Lucy Blake, una ragazza impiegata nella fabbrica di Kaufman che le rivela un
orribile segreto. A quel punto Constance comprende di non essere la sola
vittima di quel prepotente e ciò le fornisce una motivazione in più per portare
avanti la sua battaglia.
Ispirato a una storia vera, sebbene
romanzata, La ragazza con la pistola
ricostruisce un fatto giudiziario che, ai tempi ha fatto scalpore, raccontandoci
nel contempo la nascita della prima donna vicesceriffo della storia.
Le indagini di Constance, scaturite
da esigenze personali, le forniranno infatti l’occasione per testare le sue
doti investigative, aiutandola in maniera del tutto inaspettata a scoprire la
sua vera aspirazione e a capire quale strada professionale intraprendere nella
vita.
Sebbene lei sia il personaggio
chiave, le sorelle Norma e Fleurette svolgono un ruolo determinante nella
storia, non mancando di supportare e motivare la sorella nel suo percorso.
Molto diverse fra loro –
Norma è quasi un maschiaccio, indossa gonne pantalone, cavalca e alleva
piccioni, mentre Fleurette è vezzosa, a tratti capricciosa, e ha una grande
passione per la moda –
insieme alla più grande, le sorelle Kopp
formano un trio ben assortito, ricordando a momenti le sorelle March di Piccole donne.
Avventuroso e frizzante, grazie
anche allo stile ironico e alle personalità dirompenti delle protagoniste
femminili, il romanzo riesce subito a catturare l’attenzione e a coinvolgere,
stupendoci per la sua modernità. Se la trama dall’impronta poliziesca stuzzica
la nostra curiosità, il vissuto delle tre donne ricostruisce un interessante
ritratto della condizione femminile ai primi del Novecento, non mancando di rivelare
aspetti e toccare tematiche che rimangono di grande attualità.
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