lunedì 4 marzo 2013

Anteprima: Una principessa in fuga

In libreria dal 7 marzo 2013
Titolo: Una principessa in fuga
Autrice: Elizabeth von Arnim
Editore: Bollati Boringhieri
Collana: Varianti
Pagine: 256
Prezzo: 16,50 euro

Una fuga dalle convenzioni, lontano dagli obblighi di corte e da un matrimonio combinato,
in cerca della vera felicità

Descrizione:
La giovane principessa Priscilla è stanca, stanca morta della vita di corte, del protocollo, delle dame di compagnia e di tutti gli obblighi cui deve sottostare per il solo fatto di essere figlia del granduca Lothen-Kunitz. Così progetta la fuga da palazzo, una fuga inesorabilmente e frettolosamente anticipata non appena il granduca decide di dare Priscilla in moglie a un cugino. Accompagnano Priscilla il bibliotecario Fritzing e la cameriera Annelise, ignara del fatto che la principessa abbia deciso di trasferirsi in un piccolo cottage della campagna inglese soffocato dai rampicanti, senza servitù, per condurre finalmente una vita del tutto normale. Neanche a dirlo, presto i sogni si infrangono: i soldi finiscono, la cameriera avvilita tesse un ricatto ai danni di Priscilla, le famiglie del villaggio mal tollerano lo scompiglio che l’arrivo della principessa ha portato con sé.
Ma come in ogni fiaba che si rispetti, non manca il lieto fine. O quasi.

L'autrice: 
 
Elizabeth von Arnim (Mary Annette Beauchamp 1866-1941), nata a Sydney e cresciuta in Inghilterra, fu cugina di Katherine Mansfield e amica di E.M. Forster. In seguito al matrimonio con il conte H.A. von Arnim, figlio adottivo di Cosima Wagner, visse diciotto anni in Pomerania. Rimasta vedova, tornò in Inghilterra. H.G. Wells nell’autobiografia la descrisse come «la donna più intelligente della sua epoca». Visse tra Inghilterra, Svizzera, Francia e morì negli Stati Uniti. Tutti i suoi romanzi sono pubblicati da Bollati Boringhieri. 

Hanno detto di questo libro:

«Una folla di raffinati lettori ha scoperto a poco a poco i romanzi di questa scrittrice ironica, spregiudicata, fuori da ogni corrente letteraria, spesso crudelissima nel descrivere una società boriosa, superficiale, vecchia, ingiusta, soprattutto verso le donne».
[Natalia Aspesi, La Repubblica]


«La donna più intelligente della sua epoca, capace di configgere, attraverso il dono di una grazia urticante, con il durissimo velluto della società che la circonda».
[Mirella Appiotti, TTL – La Stampa]


«Cattiva, spiritosa, anticonvenzionale, lungimirante, Elizabeth von Arnim…racconta con verve e con un acuto occhio sociale i tic e i tabù della buona società».
[Irene Bignardi, Vanity fair]





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