In libreria dal 27 marzo 2014
Titolo: Tu mi guardi
Autrice: Laura Lauzzana
Editore: Edizioni Anordest
Collana: Linea controcorrente
Pagine: 256
Prezzo: 13,90
Descrizione:
Un vuoto pieno di senso. A metà anni Novanta si
dipanano le vicende di un gruppo di giovani appena usciti dall’università e che
devono affrontare il mondo “adulto” delle relazioni di lavoro e di potere. Un
continuo contraddittorio tra questi ragazzi, cresciuti negli anni Ottanta, e
alcuni loro amici che invece hanno vissuto gli anni di piombo, è sostanziato da
dialoghi serrati, nel corpo a corpo con una città, Padova, che porta i segni
fisici e umani di una profonda trasformazione sociale, che ha interessato
l’Italia dal sogno degli anni Sessanta in poi.
Laura Lauzzana usa un tratto netto e denso, fortemente letterario e senza compromessi di facile trama, per tracciare un confronto non solo tra generazioni ma anche
tra miti giovanili, visioni del mondo che si oppongono e si attraggono, e questo si compie soprattutto attraverso la figura della giovane protagonista, Alice, che cerca una sintesi tra elucubrazioni mentali e vicende sentimentali tormentate. Alice, nell’inconsistenza di qualsiasi punto di riferimento, si ritrova in un disagio errante che non favorisce nessun approdo e le fa attraversare i mondi dell’arte contemporanea, e dei suoi mercanti, della moda e del marketing. Da contrappunto è la ricerca di senso di questi giovani inattuali che, insieme agli amici più adulti, tentano di difendersi dall’assedio di una società dello spettacolo invasiva. Un romanzo che descrive come una spettacolarizzazione della vita abbia dato forma a un nuovo tipo antropologico, sempre più distante dal reale e suggestionato dall’artificio.
Un narrare che non pretende verità, ma che trasuda il tragico errore di chi ha smesso di lottare. Una pacificazione sembra possibile solo quando l’anima è stata esposta al travaglio. Una pace che non potrà mai essere omologazione.
Laura Lauzzana usa un tratto netto e denso, fortemente letterario e senza compromessi di facile trama, per tracciare un confronto non solo tra generazioni ma anche
tra miti giovanili, visioni del mondo che si oppongono e si attraggono, e questo si compie soprattutto attraverso la figura della giovane protagonista, Alice, che cerca una sintesi tra elucubrazioni mentali e vicende sentimentali tormentate. Alice, nell’inconsistenza di qualsiasi punto di riferimento, si ritrova in un disagio errante che non favorisce nessun approdo e le fa attraversare i mondi dell’arte contemporanea, e dei suoi mercanti, della moda e del marketing. Da contrappunto è la ricerca di senso di questi giovani inattuali che, insieme agli amici più adulti, tentano di difendersi dall’assedio di una società dello spettacolo invasiva. Un romanzo che descrive come una spettacolarizzazione della vita abbia dato forma a un nuovo tipo antropologico, sempre più distante dal reale e suggestionato dall’artificio.
Un narrare che non pretende verità, ma che trasuda il tragico errore di chi ha smesso di lottare. Una pacificazione sembra possibile solo quando l’anima è stata esposta al travaglio. Una pace che non potrà mai essere omologazione.
L'autrice:
Laura Lauzzana, nata a Udine, dopo la
laurea in Filosofia, lavora come giornalista in Italia e a New York. Vince il
Primo Premio Nazionale “Grinzane Cavour” organizzato in collaborazione con la
Rai, per l’ideazione di una trasmissione culturale.
Si specializza nel campo dell’antropologia sociale, con un Master presso la SOAS, Università di Londra, e un Ph.D. presso l’Università del Sussex (UK), con ricerca di un anno sul campo in Tanzania. Qui svolge anche uno studio per conto della FAO. Ha pubblicato sui temi dell’immigrazione e della cooperazione. Il suo romanzo d’esordio Il resto del giorno (Aliberti 2009) ha vinto il Premio Letterario Nazionale “Le Muse Pisa 2000” XI edizione.
Si specializza nel campo dell’antropologia sociale, con un Master presso la SOAS, Università di Londra, e un Ph.D. presso l’Università del Sussex (UK), con ricerca di un anno sul campo in Tanzania. Qui svolge anche uno studio per conto della FAO. Ha pubblicato sui temi dell’immigrazione e della cooperazione. Il suo romanzo d’esordio Il resto del giorno (Aliberti 2009) ha vinto il Premio Letterario Nazionale “Le Muse Pisa 2000” XI edizione.
Hanno detto di questo libro:
“Romanzo d’iniziazione più
che di formazione, un viaggio orfico, una viscerale attrazione esoterica e
sensuale per la natura”.
Corriere
della Sera
“Con una scrittura ricca e a tratti sontuosa,
Laura Lauzzana ci offre una storia esemplare,
tessuta di emozioni e sentimenti e in cui ciascuno
può ritrovare quell’elemento misterioso e
contraddittorio che segna la vita di tutti”.
La repubblica
“Romanzo di formazione, impianto
classico e solido, dallo stile asciutto
che nulla cede alla retorica, è come un
rosario da scorrere, lentamente”.
Corriere del Veneto
“Romanzo di formazione, impianto
classico e solido, dallo stile asciutto
che nulla cede alla retorica, è come un
rosario da scorrere, lentamente”.
Corriere del Veneto
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