Titolo: Alla confluenza di due fiumi
Autrice: Felicia Watson
Editore: Dreampsinner
Pagine: 343
Prezzo: 6,99
Data di uscita: 5 maggio 2015
Disponibile in preordine qui
Descrizione:
La vita di Logan Crane
è cambiata in modo drammatico il giorno in cui, accecato da un attacco d’ira,
ha ferito accidentalmente sua moglie. Anche se adesso segue un programma di
terapia per mariti violenti, Logan non può affrontare la fonte reale della sua
infelicità: è sempre stato attratto dagli uomini ma ha rifiutato di accettarlo
da quando è stato testimone di un crimine odioso.
Durante la terapia,
Logan conosce Nick Zales, che lavora come psicoterapeuta in un centro per
vittime di violenza domestica. Nick è comprensibilmente sospettoso riguardo a
Logan, nonostante si senta immediatamente attratto da lui. Logan prova la
stessa attrazione e affronta una dilaniante battaglia interiore, mentre si scopre
innamorato di quest’uomo enigmatico.
Entrambi sono
perseguitati da fantasmi e violenze inconfessate del loro passato. Come
potranno aiutarsi l’un l’altro se continuano a ignorare le proprie ferite?
La mia recensione:
Quando
la violenza si insinua fra le pareti domestiche lascia segni indelebili sulle
persone coinvolte, segni che vanno ben oltre le cicatrici sulla pelle e che
marchiano a fuoco l’anima. Trovare il coraggio di fuggire dal proprio aguzzino
non è facile, rimettere insieme i pezzi dopo averlo fatto è ancora più
complicato. L’Allegheny Crisis Center (ACC) si pone l’obiettivo di aiutare le
donne, vittime di violenza, in questo percorso di rinascita.
In
un luogo del genere nessuno si aspetterebbe mai di trovare un uomo che ha quasi
ucciso la moglie in uno scatto d’ira, eppure il programma di riabilitazione in
cui è stato inserito Logan Crane prevede proprio che presti servizio come
volontario presso l’ACC.
Se
l’idea di sensibilizzare il carnefice
ponendolo a stretto contatto con donne che somigliano alla sua vittima non fa
una grinza in teoria, nei fatti finirà per creare scompiglio e non solo fra le
ospiti del centro. La persona maggiormente turbata dalla presenza di Logan,
infatti, sarà lo psicoterapeuta Nick Zales che si ritroverà a essere combattuto
fra la forte attrazione fisica che proverà sin da subito nei suoi confronti e
la repulsione suscitata dal pensiero che si tratti di un marito violento…
probabilmente come suo padre.
Non
meno critica si rivelerà la situazione per Logan, poiché anche lui si sentirà
attratto da Nick, ma a differenza sua non ha mai preso in considerazione la
possibilità di essere gay, condannandosi a un’esistenza basta sulla menzogna,
tanto da essersi sposato e aver avuto due figlie. L’insolita terapia lo porrà
dunque di fronte a una duplice sfida: imparare a gestire la propria rabbia e
accettarsi nella sua “diversità”.
Romanzo
fortemente introspettivo, questo di Felicia Watson, affronta in maniera originale
e profonda il tema della violenza domestica, sviscerando le dinamiche
psicologiche alla base delle relazioni disfunzionali, e contemporaneamente
inserisce in questo contesto il tema dell’omosessualità.
I
protagonisti, così come i personaggi secondari, hanno tutti storie drammatiche
alle spalle e sono accomunati da una voglia di rinascita e riscatto che inevitabilmente,
passa attraverso l’accettazione di sé. Ciò vale anche per le donne del centro,
Norah, Cheryl e Tish, che per poter ricominciare a vivere in maniera libera e
indipendente devono imparare a considerarsi non più come mere appendici degli
uomini che le hanno soggiogate, ma come persone dotate di una propria
personalità, di aspirazioni e attitudini che attendono di essere espresse.
La
narrazione, alternando agli episodi in corso di svolgimento le sedute con la
terapista Trudy Gerard e numerosi flashback, ci consente di ricostruire i vari percorsi
di vita con particolare attenzione per quelli di Logan e Nick. Risaliremo così
alla radice della violenza di Logan che trae origine proprio dalla sua omosessualità
repressa, e contemporaneamente faremo incursione nell’infanzia di Nick,
compromessa dal conflitto irrisolto con il genitore violento.
L’incontro
dei due uomini e la passione che li travolgerà, contrariamente a qualsiasi
previsione, rappresenterà la loro insolita via verso il riscatto. Sarà l’amore,
infatti, a fornire a entrambi il coraggio di affrontare i fantasmi del passato
e di voltare pagina.
Appassionante
e passionale, Alla confluenza di due
fiumi è un romanzo che commuove e fa riflettere. Ci trascina senza filtri
fra gli orrori della violenza domestica, ma con altrettanta efficacia ci
cattura nell’abbraccio rassicurante dell’amore che, di certo non può cancellare
ma può lenire qualsiasi ferita.
Come
ci spiega la Watson con una bellissima metafora ‒ che ispira lo stesso titolo
del romanzo ‒ l’unione di due anime è paragonabile alla confluenza di due piccoli
fiumi che, unendosi, possono crearne un terzo, maestoso, inarrestabile.
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