lunedì 18 gennaio 2016

Recensione: Solo un Penny per Lane

TITOLO: Solo un Penny per Lane - Le Cronache di Apishipa Creek vol. 2
TITOLO ORIGINALE: Penny’s Lane
AUTORE: Rain Carrington
AMBIENTAZIONE: Colorado USA
TRADUZIONE: Francesca Giraudo
COVER ARTIST: Rain Carrington
GENERE: BDSM
FORMATO: Ebook - Cartaceo
PAGINE: 380
SERIE: Le cronache di Apishipa Creek #2
PREZZO: 4,20 € su Amazon e Kobo



Descrizione:

Con il cuore spezzato e completamente perso nel suo dolore, Lonnie inizia a cercare qualcosa che possa prendere il posto di quell’amore mai corrisposto verso un uomo, ormai impegnato con un altro. La sua ricerca lo porterà verso un pendio pericoloso fatto soprattutto di alcol, ma per fortuna un inaspettato eroe lo prenderà in braccio e lo porterà verso la salvezza. Mentre la sua vita è a un punto di svolta, incontra l’amore e i suoi desideri sembrano diventare realtà, compreso uno di quei sogni che non pensava di avere.
Fare il sottomesso. Mentre è alla scoperta di questi nuovi desideri e sentimenti, che sembrano essere più intensi di quanto non pensasse, capisce che la strada che sta percorrendo non è così semplice come aveva creduto all’inizio.
Più esplosivo di “Le grida di Rebel”, “Solo un Penny per Lane” vi accompagnerà in un viaggio che vi
lascerà senza respiro, fatto di erotismo, vendette diaboliche e intense amicizie.
Questo libro contiene scene di BDSM e sesso tra due uomini consenzienti.

La mia recensione:

Proseguono Le Cronache di Apishipa Creek con Solo un Penny per Lane (seguito de Le grida di Rebel). In questo secondo volume della serie, ritroviamo Jack e Rebel, ormai impegnati a tempo pieno nella loro relazione Dom/sub, ma i riflettori si spostano su due nuovi personaggi: Lonnie e Travis, già conosciuti in precedenza.
Lonnie, dopo essersi allontanato da Apishipa Creek per smaltire la delusione causata dalla consapevolezza di aver perso Jack, e per tirarsi fuori dai guai che ha combinato, decide di tornare a casa. È ancora a pezzi e continua a rifugiarsi nell’alcol per dimenticare i suoi problemi, ma è intenzionato a concedersi una seconda chance. La ruota per lui comincia a girare quando incontra Travis – eh sì proprio lui, il bullo che nel capitolo precedente aveva avuto uno scontro con Rebel. Fra i due scatta subito la scintilla della passione. Benché siano profondamente diversi, Lonnie e Travis sembrano fortemente attratti l’uno dall’altro, tanto che faticano a tenersi a distanza. In effetti la loro diversità non fa che renderli complementari in un modo che inizialmente non possono nemmeno immaginare.
Travis nasconde un segreto: sogna di diventare un Dom e ha da poco cominciato il suo addestramento con Master Lin, gestore del Manacle, un esclusivo club BDSM.
Al pincipio teme che questa sua propensione possa essere di ostacolo alla relazione con Lonnie. Lui è così dolce, fragile, delicato e non sembra affatto predisposto al sesso kinky. Quel che entrambi ignorano, in realtà, è che Lonnie reca in sé tutte le caratteristiche per diventare un perfetto sub ed è anche questo a fare di lui il compagno perfetto per Travis. Toccherà a master Lin aiutare i due amanti a capirlo e iniziarli a quello che per tutti e due sarà un nuovo mondo tutto da scoprire.
Regalandoci una nuova bellissima e intensa storia d’amore, Rain Carrington, ci svela così nuovi aspetti dell’universo BDSM. Più ancora che il precedente, Solo un Penny per Lane può essere letto come un vero e proprio romanzo di iniziazione giacché, insieme ai due protagonisti seguiamo il percorso di formazione che introduce a questo stile di vita.
Ancora una volta l’autrice approfondisce gli aspetti psicologici e la filosofia del dolore alla base del BDSM aiutandoci a comprenderne le dinamiche e non limitandosi alla superficiale ostentazione di pratiche erotiche stravaganti (o raccapriccianti, a seconda dei punti di vista). Questo, secondo me, rappresenta un valore aggiunto e fa sì che l'opera possa essere apprezzata in pieno anche da chi è estraneo a questo universo, proprio perché a rimanere sempre al centro della scena non è il sesso fine a se stesso – di qualsiasi natura esso sia – ma il sentimento, quello più profondo, quello vero.
Lonnie è un personaggio stupendo e molto più sfaccettato di quel che appare al primo impatto. In lui convivono due aspetti contrastanti: da un lato è tenero, indifeso, bisognoso di protezione, dall’altro ha una forza d’animo sorprendente, una capacità di resistenza e una determinazione nel lottare per prendersi ciò che vuole, così forte da togliere il fiato.
D’altra parte Travis è un ragazzone che trasuda forza e aggressività, ma nel cui petto batte un cuore grandissimo
Qui emergerà la sua vera personalità che cancellerà del tutto l’immagine del bullo insensibile che lo aveva connotato agli esordi.
Se la storia fra Travis e Lonnie è il fulcro intorno a cui ruota il romanzo, Jack e Rebel non vengono dimenticati
Contemporaneamente seguiamo anche gli sviluppi della loro relazione. Inoltre, da un certo punto in poi, le strade dei vari protagonisti finiranno per intrecciarsi. Dopotutto siamo in un paese piccolo, il che rende la cosa inevitabile.
Lo sceriffo Simon Roark, chiamato a sostituire Jack temporaneamente, cercherà infatti di scalzare  il suo rivale tirando fuori un po’ di scheletri dagli armadi.
Jack e Lonnie – diventato nel frattempo vicesceriffo – si ritroveranno così a far fronte comune per difendersi dai suoi attacchi.
Rispetto al libro precedente, la trama diviene più articolata e si arricchisce di molteplici colpi di scena. Man amano che si procede nella lettura, diversi fili si annodano spingendoci, di volta in volta, su terreni inesplorati. Inoltre, nuovi intriganti personaggi si affacciano sulla scena. Senza svelarvi troppo, vi dirò solo che, tra gli altri, conosceremo Pappy Rafferty, un ex prete cattolico diventato Dom e Nathan, un bellissimo dottore completamente votato alla scienza e… al BDSM.
Una bellissima sorpresa, poi, ce la riserverà la stessa
Apishipa Creek. Ci sarà un momento in cui i cittadini saranno chiamati a votare e a confrontarsi con la verità “sconcertante” che fra loro si cela un nutrito gruppo di persone dedite al BDSM – sceriffo incluso. Ebbene laddove ci si aspetterebbe il bigottismo tipico dei piccoli centri, scopriremo un’apertura mentale e una solidarietà così invidiabili che per qualche attimo ho desiderato di correre ad Apishipa Creek e di chiedere la cittadinanza.
Se con Le grida di Rebel l’autrice era riuscita a catalizzare la mia attenzione e a suscitare il mio interesse, non senza qualche riserva, con Solo un Penny per Lane mi ha definitivamente conquistata.
Mi sono affezionata ai suoi personaggi, li ho amati pur non riuscendo a comprenderli sempre fino in fondo, mi sono appassionata incredibilmente alle loro storie e  al loro “strano” mondo al punto che, giunta all’ultima pagina, ho provato nostalgia. Dopo aver letto la piccola anticipazione sul libro successivo, riportata in coda all’ebook, poi, la mia curiosità è salita alle stelle.


































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