venerdì 31 marzo 2017

Recensione: Deserto di sangue

Titolo: Deserto di sangue
Serie: Sanguis Noctis #2
Autori: Robin Saxon, Alex Kidwell
Traduttore: Fabrizio Vivoli
Editore: Dreamspinner
Pagine: 339
Prezzo: 6,99
Disponibile qui

Descrizione: 
Quando Jed viene ingaggiato da David, suo vecchio contatto e qualche volta amico, per indagare su una serie di sparizioni al Cairo, coglie al volo l’occasione per mostrare un po’ di mondo al compagno, Redford Reed. Anche il ragazzo di David, Victor Rathbone, esperto del sovrannaturale e professore un po’ antiquato, si unisce al gruppo. Quel viaggio in Egitto, però, riserva molti più pericoli e misteri di quanto Jed si aspettasse. Quello che sembra un caso semplice si rivela tutt’altro: nature nascoste emergono alla luce, le relazioni si complicano e il controllo sugli istinti si assottiglia fino a spezzarsi. 
Nonostante sia stato proprio lui a chiedere aiuto, David nutre già dei sospetti su chi sia la mente dietro ai rapimenti, ma il suo atteggiamento e i continui scontri tra personalità forti rendono difficile arrivare alla soluzione del mistero. Mentre la relazione tra Jed e Redford diventa ancora più intima e profonda a ogni ostacolo che incontrano sul loro cammino, David e Victor lottano per non perdere la fiducia reciproca quando devono affrontare le loro differenze. Man mano che i quattro si avvicinano ai rapitori, David è costretto a fare i conti con qualcosa di più pericoloso dell’eminenza grigia che sta dietro ai rapimenti: se stesso.


La mia recensione: 
Dopo averlo salvato da Filtairn, Jed ha portato Redford a vivere con sé. Nonostante il giovane licantropo abbia qualche difficoltà a gestire la sua parte lupesca – tanto che è in terapia per questo –, la convivenza sembra procedere a gonfie vele e i due amanti sembrano aver raggiunto un loro equilibrio. Non solo continuano ad avere una perfetta intesa erotica e sentimentale, ma sono diventati soci in affari. Non lasciatevi ingannare dalla dolcezza di Red e dalla sua aria da cucciolone indifeso perché, se è vero che con la pistola è a completo disagio, i suoi sensi acuiti quando si trasforma possono fornire un supporto prezioso a Jed nello stanare i suoi bersagli, e fornirgli indizi preziosi.
Quando David, vecchia conoscenza del mercenario, lo ingaggia perché lo aiuti a risolvere un caso di sparizioni sospette in Egitto, accetta con entusiasmo, a patto di essere affiancato dal suo compagno. In effetti, l’occasione sembra essere ghiotta, perfetta per unire l’utile al dilettevole. Vista la bellissima meta, il viaggio di lavoro potrebbe trasformarsi anche in una sorta di luna di miele… decisamente sui generis ma non per questo meno promettente, soprattutto perché il committente non si crea problemi ad aggiungere al lauto compenso offerto, una sistemazione di superlusso.
Inizia così una nuova esplosiva avventura che nel caldo torrido del deserto egiziano, fra piramidi, cammelli e vecchie leggende, ci farà respirare anche il gelo di un mistero che ci trascina in una cornice horror. Già, perché i rapimenti con cui i due amanti avranno a che fare saranno fuori dal comune. Dopo aver scoperto ed essere sceso a patti con  l’esistenza dei mannari, il pragmatico Jed dovrà accettare l’idea che esistano sul serio anche  altre creature soprannaturali, come i vampiri, e il suo stesso  cliente ne è la prova tangibile.
Il giallo in sé, seppure intrigante e ben congegnato, non è originalissimo, tuttavia Robin Saxon, e Alex Kidwell riescono ad aggirare l’ostacolo in maniera magistrale, compensando con il fascino irresistibile dei loro personaggi e il brio di uno stile narrativo prorompente come un fuoco d’artificio.
Se  il primo libro della saga mi aveva fatto innamorare della strana coppia formata da Jed e Redford, questo ha amplificato il mio sentimento. Jed è uno spasso, un concentrato di falso cinismo e ironia che travolge come uno tsunami. A dispetto delle situazioni difficili in cui si trova coinvolto, della crudezza del suo lavoro e dei pericoli con cui si destreggia, ha sempre la battuta pronta, un sorriso malandrino a fior di labbra e la straordinaria capacità di trarre qualcosa di buono anche dalle esperienze più negative. Nonostante sia un killer preciso e spietato, è capace di amare e prendersi cura del suo uomo in un modo che scatena davvero le farfalle nello stomaco.
Redford, di contro, è un tenerone, un animo delicato e sensibile racchiuso in una corazza che, in barba a zanne e artigli, suscita un’incontrastabile voglia di coccole.
Ma questa volta non sono soli, ad affiancarli scopriamo due coprotagonisti all’altezza: una nuova coppia ben assortita e molto, molto interessante. Parlo di David, il vampiro che commissiona il lavoro a Jed, e del suo compagno Victor, un professore di linguistica un po’ logorroico ma sexy che non mancherà di sorprenderci con un segreto da non sottovalutare.
Mentre procedono le investigazioni, si sviluppano le vicende personali delle due coppie: da un lato procede la liaison amorosa fra Jed e Redford, dall’altro si delinea la relazione fra David e Victor. Nel loro caso non si può parlare di una storia d’amore canonica, giacché il vampiro, per sua natura, non è capace di amare ma solo di concedersi ai piaceri della carne – peraltro innescando un pericoloso connubio fra amore e morte; Victor ne è consapevole, sembra accettare questo dato di fatto ma la sensazione che si ha, almeno questo è ciò che io ho percepito, è che dentro di sé covi un sentimento più profondo. Non vi nascondo che, amando le storie d’amore travagliate, mi sono affezionata particolarmente a questi due personaggi, mi hanno commossa e ho fatto il tifo per loro.
Un romanzo effervescente, in grado di mescolare in maniera perfetta azione, mistero, eros e tanto divertimento. Consigliatissimo se siete alla ricerca di una storia che possa incuriosirvi, farvi ridere e innamorare allo stesso tempo.





2 commenti:

  1. Ciao, ho inviato una mail con oggetto segnalazione made in italy, potresti verificare di averla ricevuta? Grazie!

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