giovedì 2 marzo 2017

Recensione: Una passione proibita


Titolo: Una passione proibita
Titolo originale: A Forbidden Rumspringa
Serie: Gay Amish #1
Autrice: Keira Andrews
Traduttrice: Chiara Fazzi 
Editore: Triskell
Genere: contemporaneo 
Lunghezza: 253 pagine
Formato: pdf, epub, mobi
Prezzo € 5,99 
Descrizione:
Quando due giovani uomini Amish scoprono l’amore, rischieranno di perdere tutto?
In un mondo in cui ogni dettaglio – persino l’ampiezza della tesa del cappello – è dettato da Dio e dalle onnipotenti regole della comunità, due uomini osano immaginare una vita diversa. All’età di diciotto anni, Isaac Byler conosce poco il mondo al di fuori del rigido insediamento Amish di Zebulon, Minnesota, dove non esiste alcun rumprsinga che gli permetta di varcare i limiti di quella ristretta realtà. Isaac sa che presto dovrà ufficialmente unirsi alla chiesa e trovare una moglie, ma desidera ardentemente qualcos’altro… un qualcosa che non può nominare.
Lasciato da solo a mantenere sua madre e le sue sorelle dopo un’oscura tragedia, il carpentiere David Lantz non può più rimandare la sua aggregazione alla chiesa. Ma quando prende Isaac come apprendista, la loro attrazione cresce tra il sudore e la segatura. David condivide i suoi segreti peccaminosi, e lui e Isaac faticano a riconciliare i loro scioccanti desideri col loro impegno verso la fede, la famiglia e la comunità.
Adesso che si sono incontrati, sono disposti a perdere tutto quanto?

La mia recensione:
L’omofobia, al pari di un’erba maligna, può mettere radici in qualsiasi contesto, vi sono tuttavia delle realtà in cui l’intolleranza raggiunge picchi elevati e la diversità viene identificata con il male assoluto. Una passione proibita ci parla proprio di questo, raccontandoci l’amore fra due uomini in una comunità Amish estremista. Siamo in Minnesota, nell’insediamento di Zebulon, laddove si osservano le usanze degli Swartzentruber, uno dei sottogruppi più conservatori del Vecchio Ordine.
Chi nasce in questo insediamento riceve un’educazione ferrea, basata sulla fede; cresce nel totale rifiuto del progresso, della tecnologia e di qualsiasi agiatezza, ma soprattutto viene privato della possibilità del confronto. Una delle caratteristiche distintive di questo particolare gruppo consiste, infatti, nella chiusura più completa al mondo esterno. Il rumspringa, ovvero un periodo in cui ai giovani Amish è concesso di esplorare la realtà fuori prima di scegliere se ricevere il battesimo e abbracciare definitivamente le regole della loro comunità,  qui è proibito. I ragazzi dunque si ritrovano a seguire le orme dei genitori senza sapere a cosa stanno rinunciando.
Quando il giovane Isaac Byler, crescendo, comincia a rendersi conto di essere attratto dai ragazzi è spaventato. Gli hanno insegnato che la sodomia è un peccato mortale, ovviamente non ha mai visto due uomini in coppia perché nel suo mondo è qualcosa di inaccettabile, sicché si sente sbagliato, sporco, e la cosa peggiore è che non può parlarne con nessuno… almeno fino a che non scopre che l’oggetto proibito dei suoi desideri, il falegname David Lantz, prova per lui la stessa attrazione.
Il romanzo ci narra la nascita dell’amore fra i due protagonisti, la scoperta reciproca della loro sessualità, il bisogno di esplorarla e di esplorarsi nella consapevolezza di correre un rischio tremendo.
È una passione proibita, appunto, quella che esplode fra loro ma a essere in gioco non è la banale ribellione alle regole, il gusto della trasgressione; per Isaac e David si tratta di capire chi sono in realtà, quali sono le loro vere inclinazioni, cosa vogliono nella vita e cosa può renderli felici.
Scoprire di amarsi e di desiderarsi per i due ragazzi significa mettere in discussione tutto il loro mondo. Inevitabilmente iniziano a porsi domande, a dubitare di ciò che gli hanno sempre insegnato, a chiedersi se nel mondo degli inglesi che tanto aborrono l’omosessualità è considerata ugualmente un peccato oppure rappresenta una possibilità.
Le risposte, che pian piano conquistano, anche attraverso fughe all’esterno, ovviamente provocano un senso di vertigine perché scatenano un turbine di sensi di colpa, accendono la speranza e nello stesso tempo li pongono di fronte a una scelta difficile.
Ho trovato interessante e molto coinvolgente la lettura. Sebbene lo specifico insediamento di Zebulon sia fittizio, tutta la parte inerente le regole e lo stile di vita degli Amish è sorretta da una base documentale. Il libro ci offre dunque l’occasione di approfondire la conoscenza di questo gruppo religioso, di entrare virtualmente in una comunità altrimenti chiusa per esplorarla dall’interno. Nello stesso tempo veniamo rapiti da una storia d’amore, intensa e struggente.
L’autrice rende benissimo tutta la forza, la disperazione, il conflitto scatenato dalla passione che esplode fra Isaac e David. Le scene di sesso sono un misto di rudezza e dolcezza, riescono a trasmettere  tutta l’urgenza, il brivido della scoperta, il senso di sconcerto nel provare gioia per qualcosa che gli altri reputano aberrante.
Il sogno dei due ragazzi di una vita insieme, alla luce del sole, comunica tenerezza e rabbia all’idea che qualcuno possa ostacolare il semplice diritto alla felicità di un essere umano.
Leggendo ho tremato, gioito, sofferto con i protagonisti, mi sono immedesimata  nella loro situazione e ho fatto il tifo per loro. Ho amato questo romanzo non solo perché è riuscito a commuovermi nel profondo ma perché mostra con grandissima efficacia quanto dolore inutile possa provocare l’intolleranza e quanto assurdo sia condannare l’amore, in qualsiasi forma si esprima.
Giunti all’epilogo, di certo, a rimanere impresso come qualcosa di sbagliato non è il sentimento che lega Isaac e David ma la chiusura di chi non riesce ad accettarlo, la contraddizione in cui cade chi predica il bene e nel concreto fa tanto male.




  

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