martedì 8 settembre 2015

Recensione: Falene

Titolo: Falene 
Autore: Francesco Mastinu 
Editore: Amargata 
Pagine: 298 
Prezzo Ebook: 2,49 
Prezzo cartaceo: 13 euro


Descrizione: 
Manlio pensa di aver avuto tutto: una laurea a venticinque anni e un compagno, Enrico, da cui non riesce più a distinguersi. C’è anche Mirna, la sua amica di sempre, un legame che si confonde tra le pieghe del passato. L’incontro con un Francesco, un pittore magnetico e attraente, rimescola le carte della sua esistenza, avviando per Manlio un difficile percorso alla ricerca di sé e dei desideri che pensava di aver perduto.
Sullo sfondo di una Cagliari affascinante, Manlio affronterà lo scontro tra le speranze e la dura realtà, fronteggiando con coraggio una serie di scelte destinate a cambiare la sua vita.
Inizia così “Falene”, una storia intensa della serie “Emozioni del nostro tempo”.


L'autore:
Francesco Mastinu. Nato nel 1980 sotto il segno dell’Acquario, vive a Cagliari, vicino al mare. Convive con il suo compagno e spera ancora di poterlo sposare anche se si trovano entrambi in Italia, ha sempre i 4 gatti a sovraintendere ogni sua attività quotidiana. Dopo aver pubblicato numerosi racconti in antologie collettive di alcuni editori italiani, ed essersi dilettato con il genere erotico sotto pseudonimo, ha esordito con il romanzo “Eclissi” (Lettere Animate, 2012) seguito da “Polvere” (Runa Editrice, 2014) e la raccolta di racconti brevi “Concatenazioni” (Edizioni 6Pollici, 2014). “Falene” è il suo terzo romanzo, il primo della serie “Emozioni del nostro tempo”.
Collabora con l’editore Amarganta per la collana LGBT e per la gestione del portale “Vite Arcobaleno”. Il suo blog: www.jfmastinu.wordpress.com

La mia recensione:
L’amore non sempre è una cosa meravigliosa, spesso è fonte di sofferenza e non è scevro da complicazioni. È come la fiamma per una falena: ci attrae, ma raggiungerlo, a volte, comporta il rischio di rimanere bruciati.
Falene sono Manlio, Enrico, Mirna, Francesco, invischiati in una drammatica danza di corrispondenze mancate.
Manlio ha una relazione con Enrico che dura ormai da cinque anni, lo ama e probabilmente è ricambiato, solo non nel modo che vorrebbe. Preso dal suo lavoro, Enrico appare spesso distante e scostante e, soprattutto, non ha mai pronunciato le parole “ti amo”. Una sciocchezza, probabilmente, ma non quando in coppia viene del tutto meno la dolcezza e non ci sente davvero apprezzati per ciò che si è.
Francesco fa irruzione per caso nella sua vita, e fa quasi l’effetto di un raggio di luce in un tunnel disseminato di delusioni. Bellissimo, misterioso, dolce, ha uno sguardo che sembra promettere a Manlio la felicità che con il compagno ufficiale non ha mai raggiunto, ma sarà vero o si tratta solo dell’ennesima illusione?
E infine c’è lei, Mirna, l’amica di sempre, quella con cui è cresciuto scambiando confidenze  e speranze, quella che non potrebbe mai amare in “quel modo” perché lui è gay, ma che, forse, sogna proprio l’impossibile,  coltivando in segreto un sentimento destinato a  viaggiare a senso unico.
È una storia d’amore quella che, con grandissima sensibilità e capacità d’introspezione, ci racconta Francesco Mastinu, ma non la classica storia a tinte romance.  In questo romanzo l’amore non è un sentiero disseminato di fiori, ma un labirinto che conduce al centro della propria essenza, laddove si annidano le aspirazioni più intime. Per conquistarlo non basta trovare un possibile partner e cominciare a camminare insieme, ma occorre guardare dentro se stessi e comprendere davvero ciò che si vuole.
Amare significa scegliere e le scelte, si sa, possono fare male. 
Falene ci narra appunto la difficoltà e il coraggio delle proprie scelte, coinvolgendoci in un percorso emozionale ed emozionante che coincide con un cammino di crescita interiore.
Voce narrante è Manlio, è a partire dal suo puto di vista che l’intera storia si dispiega, ma attraverso lui emergono con forza anche le personalità e i conflitti interiori degli altri personaggi che, in fin dei conti, possono essere considerati dei coprotagonisti. Manlio  rappresenta il comun denominatore fra tutti, essendo l’elemento costante nelle varie relazioni che si intrecciano o si sfaldano strada facendo, ma gli altri sono molto più che semplici comparse.
Sebbene conteso da due uomini tra cui scegliere, importantissimo sarà il legame fra Manlio e Mirna. Saranno loro in realtà a formare la coppia più solida del romanzo e non solo perché si frequentano da più lunga data. In maniera imprevista, infatti,  l’autore, ci propone una chiave di lettura dell’amicizia che va oltre i soliti schemi e la avvicina tantissimo all’amore, pur mettendo in evidenza una sottilissima linea di confine.
I conflitti, le paure, i bisogni che affiorano attraverso i protagonisti hanno il carattere dell’universalità e penso che questo sia uno dei punti di forza dell’opera. Ci si immedesima con naturalezza in loro, proprio perché la difficoltà di dover scegliere tra una relazione amorosa e la realizzazione delle proprie ambizioni personali, fra la sicurezza di un rapporto solido ma privo di slanci e l’ebrezza di un’avventura rappresentano scogli con i quali un po’ tutti, sebbene  in modo diverso, siamo chiamati a misurarci almeno una volta nella vita. La stessa labilità del confine fra amore e amicizia è una tematica sulla quale capita con facilità di interrogarsi.
Pur conservando la leggerezza d’un battito d’ali, Falene mi ha conquistata per la sua profondità, e per la delicatezza con cui inserisce fra le righe anche riflessioni attualissime sull’omosessualità e le famiglie arcobaleno.
Inoltre, ho amato particolarmente il finale che, lontano dal banalissimo “e vissero per sempre felici e contenti” riesce comunque ad alleggerirci il cuore colorandosi delle sfumature dell’alba… l’alba di un novo inizio.



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