giovedì 2 agosto 2018

Recensione: La Prova

Titolo: La prova
Autore: Joelle Charbonneau
Editore: Fanucci
Prezzo ebook: 4,99
Prezzo cartaceo: 14,90

Descrizione:

Dopo che guerre nucleari e successivi stravolgimenti hanno devastato gran parte del pianeta, quel che resta dell’umanità si occupa di rivitalizzarlo in piccole colonie sparse nella Federazione Unita, un tempo Nord America. Il futuro adesso è nelle mani di pochi eletti della nuova generazione che avranno il compito di ricostruirlo. Ma per entrare a far parte di questa élite, accedere a un’istruzione universitaria e diventare i futuri leader della Federazione, i candidati devono superare la Prova. Malencia Vale, onorata di essere stata selezionata per i test, non vede l’ora di dimostrare il proprio valore. Quando, però, da Five Lakes parte con tre compagni alla volta della capitale, Tosu City, il consiglio sibillino di suo padre getta un’ombra sul suo entusiasmo: “Non fidarti di nessuno, Malencia!” E in effetti capirà presto che i test non sono innocui come sembrano e che per raggiungere il suo scopo dovrà fare affidamento solo sulle proprie forze. Potrà almeno fidarsi di Tomas, il suo amico d’infanzia che le propone un’alleanza e che sembra riempirla di attenzioni? Per sopravvivere, Malencia dovrà scegliere: amare senza certezze o vivere senza fiducia?

La mia recensione:

È il giorno delle cerimonia dei diplomi nella Federazione Unita (ex Nord America) e gli studenti sono in fibrillazione perché per loro è anche il giorno in cui si deciderà del loro destino: si scoprirà chi dovrà andare subito a lavorare, accontentandosi di svolgere un compito umile, e chi invece potrà godere del privilegio di frequentare l’Università, aspirando a divenire un Leader. Dopo i sette Stadi di guerra che hanno devastato il pianeta, infatti, l’intera popolazione ha dovuto impegnarsi per ricostruirlo e il governo ha elaborato un piano allo scopo che non ammette errori né sprechi. Il massimo grado di istruzione non è per tutti, è concesso solo ai ragazzi particolarmente dotati, idonei a divenire i futuri capi della società. Dimostrare il proprio valore sui banchi di scuola, tuttavia, non basta, i neodiplomati scelti, per essere ammessi all’Università, devono superare una Prova misteriosa. Nessuno sa in cosa consista perché tutti coloro che la superano vengono poi sottoposti a un processo di cancellazione della memoria (dettaglio già di per sé sospetto).
Quando Malencia Vale viene selezionata, si sente al settimo cielo perché sa di aver raggiunto un traguardo importante ed è certa di poter rendere orgoglioso suo padre, che in passato ha superato la Prova accedendo all’istruzione universitaria. Il genitore, in realtà, non sembra condividere il suo entusiasmo. Pur non ricordando nulla dei test a cui è stato sottoposto, dopo averli superati non è più stato lo stesso, i suoi sogni sono popolati da incubi ed è convinto che qualcosa di terribile sia avvenuto in quei giorni. Probabilmente la memoria viene azzerata proprio perché la Prova non è innocua come si vuol far credere.
Sarà davvero così?
Lo scopriremo seguendo Malencia in un’avventura che a più riprese strizza l’occhio ad Hunger Games e Divergent. La dimensione in cui la protagonista si ritrova catapultata e la Prova da affrontare, in effetti, richiamo molto le due distopie citate, al punto che questo particolare rappresenta al contempo il punto di forza e di debolezza del libro. Di sicuro, se avete apprezzato gli altri due romanzi, avrete piacere di immergervi in una storia che ne ricalca le orme e le atmosfere; ma se sperate in una ventata di novità rischiate di rimanere delusi. Così è stato per me. Adorando i distopici e amando la serie della Collins decisamente meno quella della Roth che già mi era parsa un po’ ripetitiva rispetto agli Hunger Games –, inevitabilmente ho subito il fascino dell’ambientazione e del mistero che ammanta la Prova, ma non ne sono stata conquistata in pieno perché leggendo ho provato una costante sensazione di déjà vu, che ha stemperato parecchio la mia curiosità e il mio entusiasmo.
Il copione e gli elementi in gioco sono più o meno gli stessi: la Prova si rivela ben più che un banale esame, i test da superare chiamano in gioco la sopravvivenza stessa dei candidati. Fallire significa morire in quello che si rivela una sorta di gioco perverso in cui solo i più forti possono andare avanti e il proprio successo può dipendere dal fallimento degli altri. In questo contesto, da cui chiaramente non è possibile tirarsi indietro, Malencia (come Katniss) tenterà di fare la differenza, garantendosi la sopravvivenza, e possibilmente la vittoria, senza però perdere se stessa e ribellandosi alle manipolazioni di un governo che ufficialmente opera per il bene comune, ma nella realtà cura unicamente gli interessi di chi comanda. In tutto questo, come facilmente si può presagire, anche l’amore svolgerà un suo ruolo, giacché nel corso della Prova Malencia si ritroverà a legare con un ragazzo che, in teoria dovrebbe essere solo un rivale da eliminare per raggiugere il traguardo.
Lento nella prima parte, il ritmo diviene sempre più incalzante man mano che si va avanti e la trama si arricchisce di avventura e pathos. Una lettura godibile nel complesso, anche se non brilla per originalità.   

   



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