giovedì 8 novembre 2012

Recensione: Vittime del peccato

Titolo: Vittime del peccato
Sottotitolo: Un'indagine di Francesca Cahill
Autrice: Brenda Joyce
Editore: Harlequin Mondadori
Prezzo: 9,90 euro
 
Descrizione:
New York, 1902. Francesca Cahill ai tè con le dame dell'alta società newyorkese preferisce combattere il crimine. Il suo talento di investigatrice privata la porta a indagare su alcune cruente aggressioni, avvenute nei bassifondi della metropoli a danno di giovani donne. Le prime due vittime sono sopravvissute, mentre per la terza si tratta di omicidio. Sembra proprio che per le strade di New York si aggiri un serial killer e Francesca non si darà per vinta finché non lo avrà fermato. Sembra che l'unica pista da seguire non porti a niente. Che cosa hanno in comune le vittime, oltre a essere giovani e irlandesi? Il tempo stringe, la paura ormai dilaga per le strade del quartiere. C'è un pazzo da catturare.  

L'autrice:

Brenda Joyce. Autrice americana molto prolifica e leader indiscussa della Historical Fiction. Vittime del peccato fa parte della fortunata serie dedicata all'investigatrice Francesca Cahill, donna bellissima e indipendente.

 

La mia recensione:

Francesca Cahill è un personaggio ormai noto alle lettrici di Brenda Joyce, è lei infatti l’indiscussa protagonista della fortunata  serie poliziesca ambientata nella New York di inizio ‘900 che con “Vittime del peccato” giunge al suo settimo capitolo.
Per chi non la conoscesse, Francesca è una giovane ereditiera, bella, brillante, intraprendente e animata da una spiccata passione per il crimine che l’ha spinta a diventare un’investigatrice privata di successo.
Questa volta dovrà indagare su una serie di cruente aggressioni avvenute nei bassifondi della città ai danni di alcune giovani donne. Le prime due vittime hanno riportato delle ferite alla gola ma sono sopravvissute mentre la terza è  stata assassinata. Tutte hanno origini irlandesi.
Francesca è convinta che dietro gli efferati episodi si celi un serial Killer ed è determinata a stanarlo prima che torni a colpire. Ad affiancarla nelle indagini ritroveremo il commissario Rick Bragg, con cui la giovane investigatrice ha avuto una relazione amorosa, e il suo piccolo aiutante Joel, un ragazzino di soli undici anni il cui contributo sa rivelarsi prezioso quando si tratta di raccogliere informazioni.
L’intreccio che fa da fil rouge al romanzo è quello tipico della detective story ma peculiarità della Joyce è quella di aver saputo fondere abilmente l’historical crime con il romance dando vita a un delizioso connubio in grado di soddisfare tanto le appassionate di gialli quanto le lettrici più romantiche.
La caccia all’assassino si svolge in parallelo alle vicende personali della protagonista, vicende che, da un certo punto di vista, creano un diversivo ma contemporaneamente contribuiscono a caratterizzarla in maniera credibile ed esaustiva. Dopo aver concluso la sua sfortunata relazione con Rick Bragg, Francesca si è fidanzata con Calder Hart, uno degli scapoli più ambiti di New York ma tristemente noto per la sua fama di libertino. La nuova relazione farà vacillare l’investigatrice perché farà emergere il lato più debole della sua personalità. Il suo acume, la sua determinazione e il coraggio dimostrato in campo investigativo si scontrano con l’insicurezza tutta femminile che la induce a dubitare della sua avvenenza. Un uomo affascinante e corteggiato come Hart può davvero sentirsi attratto da lei? Riuscirà a mantenere la sua promessa di fedeltà o le spezzerà il cuore alla prima occasione?
A dispetto delle apparenze, anche Calder nutre qualche incertezza. Egli non è del tutto convinto che Francesca abbia davvero dimenticato Rick e saperli uniti nel lavoro gli procura qualche moto di gelosia.
Se il discusso rapporto tra Calder e Francesca è al centro della scena, non meno appassionanti risultano le vicende, amorose e non, che coinvolgono i personaggi secondari. Diverse storie si incastrano, infatti, nella storia principale trascinandoci in un gorgo di segreti, passioni, intrighi. Leggendo avremo modo di affacciarci sulla vita privata di Bragg che sta tentando disperatamente di ricucire il suo rapporto con la moglie rimasta paralizzata in seguito a un brutto incidente di cui si sente responsabile; seguiremo le vicissitudini di Evan, il fratello diseredato di Francesca, alle prese con una bella gatta da pelare e, non da ultime, le storie delle vittime su cui la bella Cahill indaga.
I vari fili narrativi si intrecciano ricamando così un disegno di insieme che ci permette anche di compenetrare la mentalità e i costumi dell’epoca. L’ambientazione storica, lungi dall’essere un puro elemento di contorno, è resa con puntualità e dovizia di particolari regalandoci la suggestione di un bel tuffo nel passato.
Azione e passione si rincorrono tra le pagine tenendo desta l’attenzione. Tanta è la curiosità di smascherare il colpevole ma altrettanta quella di scoprire come si evolveranno le varie relazioni tra i protagonisti. Il finale soddisfa in pieno la prima  ma non concede tutte le risposte creando grande attesa per un seguito che, personalmente mi auguro non tardi ad arrivare.











 










 



 

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