martedì 19 febbraio 2013

Recensione: Fondente come il cioccolato

Titolo: Fondente come il cioccolato
Autrice: Megan Hart
Editore: Halequin Mndadori
Pagine: 340
Prezzo: 9,90 euro

Descrizione:
L'ho incontrato in un negozio di dolciumi e lui ha fatto una battuta sul mio sacchetto di praline al cioccolato. Da allora non faccio altro che pensare a lui, sta diventando un'ossessione. Mi è capitato un sacco di volte di lasciarmi sedurre da uomini il cui unico pensiero era quello di fare sesso. Mi è capitato di andare a casa con loro, a volte, solo perché è piacevole desiderare ed essere desiderata, nonostante fossi consapevole che era tutta una finzione e che alla fine sarei stata delusa.
Io non mi scuso per chi sono o per cosa ho fatto a letto o fuori dal letto. Ho il mio lavoro, la mia casa e la mia vita, e per molto tempo non ho desiderato altro. Fino a Dan. Fino a ora.
Un romanzo intensamente erotico e, nello stesso tempo, di crescita personale. Un segreto dal passato contribuisce a rendere le pagine di questo libro intense e appassionate.

L'autrice:

Ama scrivere storie che spaziano dal genere romantico all'erotico per arrivare al suspense. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e riscontra allo stesso tempo un grande successo tra il pubblico dei lettori.

La mia recensione:


Mi sono innamorata di Megan Hart leggendo “Fragili e preziose” (la mia recensione qui). A colpirmi era stata soprattutto la sua capacità di penetrare la psicologia dei personaggi e di suscitare forti emozioni. Mi sono perciò accostata alla lettura di “Fondente come il cioccolato” con grande curiosità e un pizzico di timore. Forse condizionata dal genere assai diverso (un thriller il primo, un erotico il secondo), temevo di imbattermi in un romanzo più frivolo rimediando una cocente delusione. Ebbene, sono felicissima di poter dire che non è andata così. Nonostante l’incipit sembrasse non promettere nulla di nuovo, entrando nel vivo della storia mi sono resa conto di avere per le mani un libro di spessore in grado di andare oltre i confini di genere perché, se è vero che la componente erotica è al centro dell’attenzione, la trama sviluppata non si riduce a questo e chiama in gioco anche una tematica  fortemente drammatica, attuale, scottante.
Elle è una giovane donna enigmatica. Sobria nelle apparenze, si presenta tutti i giorni in ufficio spaccando il minuto; indossa sempre abiti piuttosto castigati non osando mai abbinare colori che non siano il bianco e il nero. È cordiale con tutti ma intrattiene rapporti formali glissando sull’argomento ogni qualvolta una conversazione rischia di sfociare nel personale. A guardarla sembrerebbe quasi un’educanda, eppure la sua vita sessuale è tutt’altro che piatta. Quasi fosse un dottor Jekyll pronto a trasformarsi in Mr Hyde (ovviamente in versione femminile), Elle diventa sfrontata, intraprendente, intrigante quando decide di abbordare un uomo per soddisfare le sue voglie. Non è molto selettiva nella scelta delle sue prede, l’importante è che si tratti di uomini disposti ad accontentarsi di un amplesso senza troppe complicazioni. Niente sentimentalismi, niente baci sulla bocca, nessuna frequentazione. Sono queste le regole di un gioco che non ammette mezze misure.
Con l’arrivo di Dan però tutto diventerà più complicato. Un incontro casuale in un negozio di dolciumi e una battuta sfacciata basteranno a far scoccare la scintilla dell’attrazione sessuale. Non ci vorrà molto perché i due si ritrovino a scambiarsi effusioni ardite su una pista da ballo. Fin qui si tratta di normale amministrazione per Elle, ma questa volta non è esattamente come le altre. Il pensiero di Dan la eccita all’inverosimile e la ossessiona tanto da non permetterle di accontentarsi di un solo incontro. Contravvenendo alle sue stesse regole, la donna accetta di rivederlo ancora e ancora…
Ma quante volte si può fare sesso prima di innamorarsi?
Elle ha speso anni per addestrarsi a tenere la sfera sessuale e quella dei sentimenti nettamente divise. È ben disposta a concedersi il piacere ma l’amore la spaventa al punto che ha deciso di tenerlo a distanza. Riuscirà nell’intento anche adesso che Dan è entrato prepotentemente nella sua vita?
La prima parte della storia è fortemente incentrata sulla nascita e l’intensificarsi dell’intesa sessuale tra i due protagonisti. L’autrice indugia sui loro giochi erotici senza lesinare sui dettagli proponendoci un’ampia carrellata di descrizioni piccanti, contestualmente però comincia a delineare la psicologia dei due personaggi. La rapidità con cui si spogliano degli indumenti fa da contraltare al graduale svelarsi delle loro personalità − esercizio ben più difficile questo perché richiederà il superamento di fortissime resistenze soprattutto da parte di Elle.
Nonostante, inizialmente, Dan si presti al gioco accettando di accontentarsi del sesso, non ha le stesse remore della compagna in materia di sentimenti. Per lui l’amore non è qualcosa di pericoloso e, per quanto si sforzi di evitarlo, è costretto ad ammettere di provare qualcosa di più profondo di una semplice attrazione fisica . Il suo desiderio di conoscere Elle e di penetrarne la corazza è fortissimo.
Uno dei punti di forza del romanzo è da rintracciarsi proprio nel suo protagonista maschile. Megan Hart rifugge lo stereotipo dell’uomo bello e dannato, offrendoci il ritratto di un ragazzo sicuramente piacente, sicuramente sexy fantasioso e disinibito, ma dotato anche di grande intelligenza e di una profonda sensibilità. È questo a renderlo incredibilmente vero e interessante agli occhi di chi legge. Dan in fondo potrebbe essere l’uomo della porta accanto, non un modello di perfezione ma, forse, quanto di più simile a un principe azzurro si possa rintracciare nella realtà.
Elle, invece, ha una personalità molto complessa. A un primo impatto potrebbe sembrare cinica, amorale fino a suscitare antipatia. Leggendo tuttavia, scopriremo che indossa una maschera e che la sua condotta ha una precisa ragione, una ragione che affonda le sue radici in’esperienza traumatica senza pari.
L’intera narrazione è costantemente attraversata da un filo che richiama la presenza di scheletri nell’armadio. Man mano che la trama si snoda avvertiamo la sensazione di qualcosa che si annida sullo sfondo, percepiamo l’esistenza di un mistero che può rappresentare la chiave di volta. Quando tutti i veli cadono nel finale, la verità ci trafigge come un colpo di spada.
Ecco allora che “Fondente come il cioccolato” si rivela per quello che è, non una banale storiella a tinte calde ma una storia pregna in egual misura di eros e sentimento, una storia che scava nei recessi più reconditi dell’animo umano, che ci scuote nel profondo ma, nello stesso tempo, lascia filtrare uno spiraglio di speranza. L’amore dopotutto può lenire qualsiasi ferita, avere il coraggio di rispondere a braccia aperte al suo richiamo può rappresentare un rischio che vale la pena correre.
Assolutamente calzante l’immagine del cioccolato fondente che con il suo gusto dolceamaro rispecchia in pieno il sapore di questo bellissimo romanzo.





2 commenti:

  1. Ciao Miriam! Non avevo richiesto il libro, ma mi è arrivato ugualmente la settimana scorsa. Dire che il genere non fa proprio per me è un eufemismo, ma grazie alla tua bella recensione ho qualche speranza adesso :)

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    1. Solitamente non sono neanch'io una grande estimatrice del genere erotico, di certo non rientra tra i miei generi preferiti, ma questo romanzo è stato davvero una bella sorpresa|
      Sono curiosa di leggere la tua recensione.

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