lunedì 17 agosto 2015

Recensione: Tu sei il mio desiderio

Titolo: Tu sei il mio desiderio 
Autrice: Elisabeth Anthony 
Editore: Garzanti 
Pagine: 270 
Prezzo: 16,40
Descrizione:

Oxfordshire, 1921. Le antiche sale della dimora di Belfield Hall sono troppo ampie e solitarie per Madeline. A diciassette anni, sola al mondo, è stata costretta a lasciare il suo paese, la Francia, per andare in Inghilterra, patria del suo tutore. In questa terra lontana la ragazza non conosce nessuno, tutto le sembra ostile. Solamente nell’immensa biblioteca riesce a ritrovare il sorriso. Lì, tra quelle pareti colme di libri che parlano di mondi da scoprire, ha trovato il suo rifugio.  Eppure un giorno tutto cambia. Passeggiando per i boschi, quasi per caso, si imbatte nel guardacaccia della tenuta: Nathan Mallory. I suoi modi bruschi e arroganti non riescono a celare la bellezza dei suoi occhi. I suoi occhi scuri come il buio più profondo, che sono capaci di leggere fin negli abissi della sua anima. Madeline rimane senza fiato e cerca di resistere. Vengono da mondi diversi e cedere alla tentazione è sbagliato. È proibito. Ma anche inevitabile. Perché i loro cuori parlano la stessa lingua. Quella della passione, del desiderio, della fusione l’una nell’altro senza timori.
Fino al momento in cui il giorno arriva, il fuoco della notte si spegne e i segreti che Nathan le ha nascosto vengono a galla. Segreti che parlano di Mr Maldon, duca di Belfield, l’uomo che l’ha accolta e protetta. L’uomo che ora più che mai ha bisogno di lei, per difendere la sua relazione con Sophie che ancora una volta è in pericolo. Madeline è davanti a un bivio. Credere a Nathan è difficile, anche se è impossibile dimenticare quegli attimi in cui nulla aveva più senso: solo i loro battiti all’unisono, solo i loro respiri in un unico respiro.




L'autrice:
Elizabeth Anthony, inglese, dopo aver fatto l’insegnante si è affermata come autrice di romanzi storici. Prima di Tu sei il mio desiderio ha già esplorato i sensuali intrighi di Belfield Hall in Tu sei mia (Garzanti, 2013).  

La mia recensione:

Seguito di Tu sei mia, Tu sei il mio desiderio,  può essere letto anche come uno stand-alone. Pur contenendo riferimenti a episodi pregressi e tornando a porre in gioco personaggi già introdotti nel libro precedente, si regge su una trama autoconclusiva  dotata di grande autonomia. 
Protagonista è la giovane Madeline, di origini francesi,  che rimasta orfana abbandona il suo paese per seguire il duca di Belfield, suo tutore, in Inghilterra. In realtà, gli affari conducono l’uomo lontano da casa e la ragazza si ritrova sola, eccezion fatta per la servitù, nella tenuta di campagna di Belfield Hall. Le sue giornate procedono melanconiche fra noia e brutti ricordi fino a che non incontra nei boschi un guardacaccia dallo sguardo magnetico e i modi  seducenti che le fa un dono molto particolare: un talismano che, ben presto, si caricherà di una valenza fortemente erotica, e non solo in senso figurato.   
Fra Madeline e Nathan Mallory, questo il nome del misterioso seduttore, scoccherà sin da subito la scintilla della passione. Al primo incontro ne seguiranno altri e la meravigliosa campagna inglese diverrà lo scenario di una relazione segreta che si svilupperà in un crescendo di sensualità misto a un pizzico di perversione. 
Stregata dai giochini dell’irresistibile guardiacaccia, Madeline instaurerà con lui un rapporto che sfiora il sadomaso pur rimanendo in equilibro sul filo di una dominazione più psicologica che fisica. 
Man mano che il loro legame si intensifica, travalicando i limiti di una semplice intesa sessuale,  il passato riaffiora minacciando di erigere fra i due amanti una barriera insormontabile. 
Se Madeline ha alle spalle un’infanzia segnata dalle violenze sessuali e dai traumi subiti a causa della condotta dissoluta di sua madre, Nathan nondimeno ha trascorsi gravidi di segreti. 
Entrambi hanno qualcosa da nascondersi l’un l’altro, qualcosa che potrebbe decretare la fine della loro storia. Riuscirà l’amore a esplodere e a vincere, nonostante tutto, oppure la mancanza di sincerità lo soffocherà sul nascere in maniera irreparabile? 
Trascinandoci nelle atmosfere ammalianti dell’Inghilterra degli anni venti, Elisabeth Anthony fonde in unico plot intrighi, romanticismo e sensualità confezionando un romanzo  prevalentemente erotico ma dall’interessante taglio storico. L’eleganza  stilistica  che contraddistingue le descrizioni a sfondo erotico, la malia provocata dall’intreccio, la caratterizzazione a tutto tondo dei personaggi, conferiscono poi un ulteriore tocco di classe alla narrazione che nell’insieme, si connota per la sua spiccata raffinatezza. 
Non è un affresco sociale ufficiale quello che con tanta dovizia di particolari l’autrice ci descrive, ma il ritratto di un lato nascosto e sordido, quello di una nobiltà che ricerca nella lussuria più sfrenata la fuga dalla noia. È una realtà caratterizzata da festini proibiti e pratiche perverse nella quale la facciata del perbenismo cade. 
Sebbene in maniera niente affatto lineare, l’incontro con Nathan segnerà un momento di svolta nella vita di Madeline ma anche l’inizio di un percorso di crescita e, per certi versi, di redenzione (o liberazione). Con il suo guardiacaccia imparerà, infatti, a scendere a patti con i suoi desideri più intimi, a comprendere che cedere alla passione non necessariamente è peccato, così come le drammatiche esperienze del passato sembrano averle insegnato, e che l’amore è possibile, anche in un universo in cui non sembra esserci assolutamente spazio per la purezza dei sentimenti.







 


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